Tutto quello che ancora non sapevi sull'oroscopo
Una tradizione millenaria che continua ad essere seguitissima, soprattutto in meme super divertenti
14 Gennaio 2020
L'inizio di ogni nuovo anno è accompagnato da sfilze di risoluzioni e buoni propositi dei più ottimisti, oppure da lapidari Same shit, different year dei cinici in circolazione. Eppure un’ampia fetta di popolazione, di età, provenienza ed estrazione sociale differente, è accomunata da un unico guilty pleasure: scoprire cosa ci riserverà il futuro, grazie naturalmente all’oroscopo. Che si tratti di amore, futuro, soldi o lavoro, ci piace essere rassicurati, presi in giro, sgridati (senza neanche sapere bene da chi). Che si tratti di Paolo Fox e del suo sguardo ammiccante che buca il piccolo schermo, oppure di parole sulla carta stampata delle riviste femminili o della Gazza, poco importa: nessuno rinuncia a dare una sbirciatina al proprio segno. E non ci basta sapere come andranno i primi giorni dell’anno, le prime settimane, il primo mese. No, niente affatto, noi vogliamo sapere già ora come saranno tutti i 365, ops, 366 giorni davanti a noi.
Ebbene sì, nonostante il 1° gennaio abbiamo potuto ammirare sul nostro feed Instagram decine di foto con caption “1st page of 365”, il 2020 è bisestile, con buona pace di tutti i superstiziosi che credono al detto “anno bisesto anno funesto” (fun fact: secondo una tradizione irlandese il 29 febbraio invece segnerebbe un cambio nelle tradizioni e le donne possono fare la proposta di matrimonio agli uomini). Ma da dove arriva l’oroscopo? Come si è guadagnato questa posizione all’interno della nostra agnostica società occidentale?
L’oroscopo è l’atto di divinazione dell’astrologia, ovvero l’ottenere informazioni da fonti soprannaturali. La parola astrologia deriva dal greco antico ἀστρολογία ed è l’unione delle parole ‘stella’ e ‘discorso’. Secondo questo insieme di credenze, la posizione e il movimento dei corpi celesti rispetto alla Terra sono in grado di influire sugli individui e gli eventi più in generale. Fino al XVII secolo anche gli studi di astronomia erano parte dell’astrologia, che era ritenuta “la regina delle scienze”. Perfino personaggi come Keplero e Galilei erano, anche, astrologi. Tutte le più importanti civiltà antiche hanno rivolto il naso all’insù, osservando i fenomeni celesti; i primi manuali sul tema furono scritti in Mesopotamia e i babilonesi credevano che tra quello che succedeva nel cielo e gli avvenimenti terreni ci fosse una innegabile corrispondenza. Ma prima di loro anche i popoli primitivi guardavano alle comete e alle eclissi come fenomeni inspiegabili, presagi di imminenti accadimenti. Facciamo un veloce flash forward e arriviamo al terzo secolo a.C., quando l'astrologia si diffuse nel Mediterraneo. I greci cominciarono a predire non solo il corso degli eventi, ma anche il destino di ogni individuo in base in base alle posizioni dei pianeti, ovvero creando l’antenato dell’oroscopo che oggi conosciamo. Nel corso del Medioevo in Europa ci fu una fase di declino ma nel XIII secolo con la ripresa dell’interesse nei confronti dell’astronomia, rinacque anche l’astrologia.
Oggi è considerata dalla comunità scientifica una pseudoscienza determinata da superstizioni e credenze popolari e secondo alcuni è addirittura una scienza patologica, ovvero un insieme di idee dalle quali non ci si riesce a liberare, nonostante siano state dichiarate erronee. In psicologia questo viene chiamato effetto Forer (o effetto di convalida soggettiva o effetto Barnum) ovvero quando ogni individuo messo di fronte a quello che dovrebbe essere il suo profilo psicologico si immedesima fino ad arrivare a ritenerlo preciso e accurato, in una profezia che si auto avvera, nonostante gli stessi tratti potrebbero essere comuni ad un ampio numero di persone.
Come afferma il centro di Psicologia e Psicoterapia di Milano “alla maggioranza delle persone piacerebbe vivere in un mondo prevedibile del quale in qualche modo poter avere il controllo, avere un certo potere sugli eventi futuri, non essere colti alla sprovvista. Perché le persone insicure, spesso tormentate dai dubbi, che non sanno decidere o si preoccupano di prendere la decisione sbagliata, la trovano rassicurante. L’oroscopo le deresponsabilizza, sono le stelle che decidono per noi quindi non val la pena di sforzarsi per decidere in maniera autonoma. Inoltre l’oroscopo ha pur sempre un effetto consolatorio, perché ha sempre una buona parola per tutti, una speranza, solletica insomma un po’ il nostro ego, il nostro desiderio di essere persone speciali, positive, uniche.”
L’oroscopo che siamo abituati a leggere prende come punto di partenza il nostro segno zodiacale di nascita e l'influenza che il passaggio dei pianeti ha su tutti quelli nati in un determinato periodo di tempo. Ogni segno zodiacale prende nome da una costellazione e per tradizione il primo segno zodiacale è l'Ariete, cui seguono gli altri undici. La tradizione occidentale utilizza la suddivisione cosiddetta tropicale dello zodiaco, ovvero che si basa sul moto di rivoluzione della Terra intorno al Sole e divide lo zodiaco in quattro settori, in corrispondenza dei due equinozi e dei due solstizi. Ciascuno di questi settori è poi ulteriormente suddiviso in tre parti uguali.
A voler essere sinceri ci sono alcune evidenze che darebbero ragione agli scettici. Le costellazioni hanno ampiezza variabile (ad esempio la costellazione del Leone è quasi tre volte quella del Cancro). Inoltre a causa del cambiamento della direzione dell'asse di rotazione della terra (circa un grado ogni 72 anni) e quindi degli equinozi, la collocazione dei segni zodiacali non coincide più con quella delle costellazioni da cui hanno preso il nome in origine. Anzi, la sovrapposizione più precisa tra segni e costellazioni risalirebbe a ben 1700 anni fa. C’è chi sostiene che per compensare il tutto dovremmo aggiungere un nuovo segno all’oroscopo: l’Ofiuco, ovvero “colui che domina il serpente”. Il nuovo simbolo riguarderebbe i nati tra il 30 novembre e il 18 dicembre, ma in realtà tutti noi dato che questo ovviamente provoca uno stravolgimento a cascata sugli altri segni.
Quando vi chiederanno di che segno siete, preparatevi a lasciare tutti a bocca aperta.