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Storia ed evoluzione dell'ombretto

Tutte le curiosità su un segreto di bellezza dalla storia millenaria

Storia ed evoluzione dell'ombretto Tutte le curiosità su un segreto di bellezza dalla storia millenaria

Vi abbiamo già svelato le antichissime origini del mascara, e il prodotto protagonista di oggi non è da meno. Parliamo dell’ombretto, il miglior alleato del mascara per valorizzare lo sguardo, che ha vissuto un vero e proprio momentum in questo 2020.

Grazie alle sue diverse texture, composizioni e colori è sicuramente il prodotto di makeup in grado di cambiare più velocemente e in modo più evidente l’aspetto di chi lo indossa, permettendo di creare nude look naturali, ma anche combinazioni di colori eccentriche e multicolor. Molto amato dal mondo del cinema, del teatro, della danza e, ovviamente, della moda, è un vero must-have di ogni look degno di nota.

Le shades oggi disponibili in commercio sono praticamente infinite, abbinate a tantissimi effetti e finish come mat, glitter, wet o shine. Possiamo scegliere la nostra texture preferita - in crema, in gel, in polvere - e praticamente ogni brand di cosmetica e make-up annovera la sua signature palette tra i prodotti più venduti.

A differenza di oggi però, nel corso della storia l’ombretto non è stato usato solo per mera apparenza, bensì per esprimere il proprio status sociale, la propria religione e le proprie abitudini

Proprio nell’Antico Egitto, dodici secoli fa, troviamo le prime tracce dell’uso dell’ombretto: il khol infatti, una pasta di vari minerali e grasso animale, di un intenso colore nero, oltre ad essere stata la base per il mascara, è stata la miscela da cui è nato l’ombretto. Questa miscela molto densa veniva usata per proteggere gli occhi dalla luce intensa e per prevenire infezioni e arrossamenti. I faraoni e la classe reale inoltre si truccava gli occhi per simulare gli dei. Altre tracce sono state trovate in Mesopotamia, cinque migliaia di anni fa. Nell’antica Grecia e nell’Impero Romano, l’ombretto ha abbandonato definitivamente il suo significato religioso e ha iniziato ad essere usato dall’aristocrazia del tempo, come belletto pregiato, importato dall’India e Babilonia. Per ovviare a questa mancanza di materia prima, i Romani iniziarono a creare la loro versione, mischiando erbe, spezie, minerali, fiori secchi e parti di animali.

Ora facciamo un balzo temporale in avanti: l’ombretto che conosciamo oggi è nato solo durante i roaring twenties, arrivando a spopolare tra le flapper girls tutte piume e perline, grandi amanti dello smokey eyes. Negli anni '60 invece le tonalità più usate erano l’azzurro, il verde e il viola tenue, sfumati fino all’arcata sopraccigliare. Negli anni ‘80 via libera a tonalità accese e metalliche, abbinate rigorosamente a rossetti altrettanto scuri, che hanno aperto la strada al trucco glitterato degli anni ‘90 che sicuramente tante di noi ricordano. Colori vivaci abbinati a labbra altrettanto luccicanti.

Oggi i toni sono sicuramente meno accesi, e il nude look va per la maggiore; spesso l’ombretto viene usato anche come blush e i make-up artist prediligono rossetti matte nelle stesse tonalità. Dopo aver ripercorso le sue origini e i suoi usi, è venuto il momento di farci (o fare un regalo), e scegliere il nostro ombretto preferito tra le proposte di nss G-Club. Se vi sentite audaci provate a sfruttare la vecchia regola.

HUDA BEAUTY

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30€
TOO FACED

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25€
CHARLOTTE TILBURY

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NABLA

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NARS

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STILA

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32€
UND GRETEL

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RMS BEAUTY

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TOM FORD

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REVLON

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