Perchè ci sono così tante bufale sul beauty su TikTok?
L'abbiamo chiesto a "The Cosmetic Cop" parlando di skincare, trend e imprenditoria femminile
20 Luglio 2022
Paula Begoun è approdata per la prima volta in Italia in occasione del lancio alla Rinascente con un evento dedicato alla community italiana, durante il quale ed è stata capace di coinvolgere tutti in un dibattito critico sulla skincare. "La skincare è chimica: chi ha detto che il Retinolo e la Vitamina C non possono lavorare insieme se lo fanno già all'interno del nostro corpo? Ma chi se lo è inventato?" chiede, portando avanti la sua lotta per sfatare i miti sulla bellezza, fatta sia a suon di parole dette a voce e raccolte nella sua pubblicazione del 2021 "40 Miti sulla Skincare Sfatati". La sua vocazione divulgativa ha sempre avuto l'obiettivo di fare informazione sul beauty, fornendo al pubblico gli strumenti per aiutarlo a discernere i dati scientificamente verificati dalle dicerie diffuse per campagne di marketing aggressive e basate sui bisogni indotti, nonostante il suo brand.
Negli anni è diventata "The Cosmetic Cop" (tradotto La poliziotta cosmetica) attraverso un percorso sfaccettato, fatto di tentativi e successi, che l'hanno portata ad essere uno dei volti prominenti nel mondo dell'imprenditoria femminile internazionale. Dal 1985 ha presentato il suo primo libro "Blue Eyeshadow Should Be Illegal" durante una versione 1.0 del The Oprah Winfrey Show, Paula Begoun ha fatto esperienza approfondita delle tendenze nel mondo del beauty, affermando che nonostante le diverse aree geografiche e momenti storici, non ci sono trend o estetiche che tengano: le donne vogliono sapere come risolvere i propri problemi in fatto di bellezza.
"Mi è stata posta la stessa domanda molte volte. Le persone in Asia potrebbero essere più attente alla cura della propria pelle, in India potrebbero essere più concentrate sulle occhiaie.... ma in tutto il mondo le persone hanno le stesse preoccupazioni: brufoli, qualità della pelle, ecc. Ci sono molti più aspetti comuni che differenze."
Una cosa che invece è cambiata nell'universo della comunicazione è la velocità della diffusione di informazioni non verificate: TikTok e il suo formato ammaliante rende più difficile resistere all'estetica delle tendenze galoppanti e dei beauty hack apparentemente salva vita che mette a disposizione soluzioni facili a problemi complessi, che andrebbero affrontati con un occhio cosmetico o persino clinico.
Nonostante Paula stia lontana dai social media, riconosce l'immenso valore della condivisione, ma nota la superficialità delle nuove generazioni e insiste sull'approfondimento i dati, sulla compararazione e selezione delle fonti di informazioni per essere beauty-aware e non beauty-addicted, e capire cosa si fa alla pelle prima causare danni. L'approccio tecnico che lei stessa applica nei prodotti di Paula's Choice Skincare e nella continua ricerca per il miglioramento delle formulazioni originali, viene semplificato sui vari canali social per essere più facilmente fruibile cross-channel. TikTok in questo senso, la spaventa un po' perchè è troppo semplicistico:
"La popolarità su TikTok è solo più virale e meno controllabile, ma nonostante la narrativa diversa, quando si parla di informazioni non verificate in campo beauty c'è nulla di diverso da Instagram [...] Ciò che rende un video virale non si traduce automaticamente in credibilità e crescita. TikTok è popolare e si sta adattando ai tempi che cambiano, così come altri social media."
L'importanza dell'algoritmo è in continua crescita, ma in contemporanea lo è lo sviluppo della scienza cosmetologica. Il futuro del beauty risiede nei laboratori alla continua ricerca di molecole di cui potenziare le funzionalità, come i peptidi, che Paula reputa una delle possibili future tendenze in ambito prodotti skincare, che hanno un enorme potenziale e potrebbero rappresentare un grande cambiamento nel futuro del settore:
Vedo un futuro in cui si riuscirà a capire dove i peptidi hanno una capacità più forte e robusta di comunicare con le cellule per creare cellule nuove, più giovani e più forti. Sono un gruppo di ingredienti che possono davvero fare la differenza (come è stato per la scoperta degli antiossidanti negli anni '90).
Questa continua ricerca di perfezionamento è la costante di una carriera costruita durante gli anni '80, in cui essere un'imprenditrice non era sempre facile. Sono tre i consigli che Paula vuole dare alle giovani imprenditrici oggi: il primo è quello di dedicare più tempo possibile alla propria attività, almeno nel primo periodo; il secondo quello di sperimentare, e non investire il proprio tempo in qualcosa che non fa davvero brillare gli occhi; la terza, è quella di avvalersi del lusso di cambiare idea, aprire diverse strade e tenere delle opzioni.