La chirurgia estetica che vuole bannare le guance paffute
Tra le celebrità e le persone comuni aumenta la domanda per interventi di "buccal fat removal"
19 Dicembre 2022
Lo scorso anno Chrissy Teigen aveva fatto molto parlare per aver ammesso in una story su Instagram di essersi sottoposta a una bichectomia, un intervento di chirurgia estetica per rimuovere il grasso dalle guance. Nel video la modella si dichiarava entusiasta del risultato e anticipava un trend che sembra essere particolarmente diffuso tra le celebrità e non solo. L’ultima che si dice abbia scolpito il suo viso rimuovendo il buccal fat, ossia il grasso naturalmente situato nelle guance, sia Lea Michele. L’attrice di Glee ha pubblicato un selfie in cui i suoi lineamenti sembrano molto più scavati e la mascella più definita rispetto alle foto del passato. Anni di tutorial sul contouring per creare un effetto lifting e da schiere di modelle ritenute aspirazionali (prima fra tutte Bella Hadid) ci hanno insegnato a rimodellare il viso per avere lineamenti più affilati, ed ora la chirurgia estetica offre una soluzione permanente per avere zigomi alti e prominenti con una procedura ambulatoriale che nella maggior parte dei casi non comporta un ricovero in clinica ne ha ulteriormente fatto aumentare la domanda.
Come funziona la bichectomia? Il trattamento che va a rimuovere il cuscinetto adiposo buccale, cioè una massa di grasso che si trova tra gli zigomi e la mascella che contribuisce a creare la forma del viso. Tutti ce l'hanno, ma le dimensioni variano da persona a persona. Più grasso buccale c'è, più il viso è rotondo. Se lo si rimuove si evidenziano la struttura ossea del viso, gli zigomi e, ovviamente, si scavano le aree scavate tra le guance e la mascella. L’intervento in sé è semplice e, come spiega il Dr. Michael Horn, può essere eseguito in un ambulatorio autorizzato o nella sala operatoria di un medico, in sedazione endovenosa o in anestesia generale. Il chirurgo pratica un’incisione all’interno della guancia per rimuovere parte del grasso buccale o eseguono la procedura in combinazione con un lifting. L’intervento, che costa tra i 2.000 e i 5.000 dollari, dura circa 30 minuti e il recupero postoperatorio prevede un collutorio speciale per prevenire le infezioni e una dieta liquida per una settimana. Il gonfiore scompare in circa due settimane senza cicatrici visibili (le suture utilizzate per l'intervento sono in genere riassorbibili). Tutto nella norma a livello clinico, ma come questa estetica influenza il modo in cui lo standard di bellezza continua a muoversi in un'orizzonte sempre più lontano dalla realtà?
@centennialbeauty is #buccalfatremoval trending all over your socials?
Negli ultimi anni, la procedura è diventata tra le più popolare e non solo tra chi ha le guance molto rotonde. Sempre più persone vogliono un incavo definito delle guance, simile a quello che si ha socchiudendo le labbra, soffiando in un fischietto o dopo un elaborato contouring. I medici, tuttavia, consigliano di riflettere attentamente prima di ricorrere alla chirurgia, valutando bene i pro ed i contro, soprattutto tra il target di popolazione che sembra più interessato alla procedura, cioè i giovani, tra i 20 e i 40 anni, non fumatori e in buona salute fisica, con guance molto piene e paffute che desiderano un aspetto del viso più affilato. Ma ci sono dei rischi nella rimozione del buccal fat? Tra le potenziali (sebbene relativamente rare) complicazioni ci sono la lesione accidentale della ghiandola salivare o dei nervi facciali, ma il rischio più comune è legato all’avanzamento dell’età. Il problema maggiore della rimozione del grasso buccale è che invecchiando perdiamo naturalmente un po' di tonicità del viso, il che significa che le persone che si sono sottoposte all'intervento diventeranno ancora più scavate, con un aspetto più vissuto e deperito quando saranno più adulte o anziane. Essendo la bichectomia irreversibile, l’unico modo per rimpolpare la zona delle guance sarebbe ricorrere ad un ulteriore intervento che stavolta, invece di togliere, dovrebbe aggiungere volume.
La domanda che ci poniamo, vedendo l’aumentare di richieste di bichectomia e di altri interventi di chirurgia plastica ed estetica è quando smetteremmo di continuare a sottoporre il nostro corpo a pratiche spesso irreversibili solo per adeguarci ad un’ideale di bellezza che è irreale e schiavo di trend temporanei, che cambiano costantemente. L'estetica delle magrezza è da sempre un focus delle immagini associate al mondo della moda, ma non va incentivato. Ognuno ha diritto di migliorarsi, ma l’accettarsi è un percorso lungo, complesso e spesso accidentato. Nessuno dovrebbe sentirsi in difetto perché alcuni parti del proprio corpo o del viso non corrispondono ai trend del momento, soprattutto perché un viso non è una minigonna di Diesel. Ad un certo punto l’unica cosa saggia da fare (e per nulla facile, soprattutto se sui social e fuori tutti sono pronti a criticare e a gettarci fango addosso, come recentemente successo a Chiara Ferragni dopo il video in intimo) è cercare di venire a patti con noi stessi e con la nostra immagine. Oggi sono di moda i look con le "model cheeks", ma forse tra cinque minuti l'estetica chiave sarà l’esatto contrario, rendendo così inutile la bichectomia appena fatta nel tentativo di assomigliare a Bella Hadid. Insomma, la ruota della bellezza, come quella della moda, gira continuamente e non si ferma mai. C’è sempre un nuovo trend, ma tornare indietro dopo un’operazione chirugica non è così facile come scambiare una minigonna di Diesel con un paio di cargo pants.