L'estetica sinistra del Succubus Chic
Dal Medioevo al 2023 passando per Angelina Jolie negli anni '90
11 Gennaio 2023
Il 2023 vuole dire addio alla Clean Girl, alla glazed skin di Hailey Bieber e al make-up glitterato stile Euphoria, perché anche per il beauty è giunta l'ora di passare ufficialmente al lato oscuro. Passerelle e feed parlano della liberazione della dark feminine energy e del desiderio di sperimentare con il make-up per creare look capaci di "ispirare l'ossessione", come una vera Dark Mermaid appena uscita dalla profondità degli abissi o, meglio ancora, come una Ghoulish Girl, una giovane donna dark e sensuale che rifiuta la male gaze e si caratterizza con abbinamenti dark e scelte di outfit gotici che abbracciano un desiderio di chaos, con pochissimi disillusi sorrisi.
Dimentichiamoci delle goth girls degli anni ’80, che ascoltavano Bauhaus o Siouxsie and the Banshees e indossavano abiti senza logo: la loro versione 2023 ha l’aspetto di una sposa cadavere che indossa Versace che non aderisce a nessun movimento sottoculturale e lascia nel passato ogni fondamento filosofico o preferenza musicale, ma morirebbe per un armadio composto solo da capi Ann Demeulemeester o Rick Owens. Il termine utilizzato per definire questa estetica è il Succubus, una figura nata nel medioevo per identificare potenti demoni femminili che usano la loro sessualità per apparire nei sogni delle vittime e ucciderli. L'origine di questo immaginario sinitra viene in realtà dall'incontro del goth con l'estetica messicana associata alle Cholas, caratterizzata da sopracciglia finissime che espongono le ossa del viso e la pelle estremamente luminosa, imitate anche da Gwen Stefani e Aaliyah negli anni '90. La cattiva ragazza a cui il trend si ispira l’Angelina Jolie dei primi anni ‘90, la "Born to be wild", per citare il titolo di un editoriale della rivista Elle del 2000 a lei dedicato, che la immortalava con una fiala contenente il sangue del secondo marito (l’attore Billy Bob Thornton) appesa al collo, accompagnata da un'intervista i cui afferma di amare i coltelli. La Succubus Girl contemporanea ha la stessa attitude delle antenate medievali e lo stesso look di Angelina alle prese con i suoi demoni: lunghi capelli neri, zigomi alti e guance scavate (non importa se eredità genetica, effetto di un abile contouring che ricorda il look dato dall'asportazione del grasso buccale) e, soprattutto, sopracciglia sottilissime, rasate o bleached, decolorate fino a scomparire.
Se Angelina Jolie è l'originale, Mia Goth ed Arca sono due delle precorritrici della versione del nuovo millennio, le celebrità che meglio ne hanno interpretato i codici sono la creator di TikTok e cantante delle Nasty Cherry Gabbriette Bechtel, insieme alle modelle Amata Alp e Amelia Gray Hamlin. L'improvvisa trasformazione della Hamlin, da nepo baby cresciuta nella serie TV The Real Housewives of Beverly Hills, a it-girl che sfila per Balenciaga con le sopracciglia decolorate, si è rivelata particolarmente fortunata per la sua carriera, permettendole di calcare le passerelle dei brand più importanti del periodo grazie alla sua estetica dark e Y2k allo stesso tempo, che anche Diesel ha scelto. L’ultima ad aver sposato lo stile Succubus Chic è stata Kylie Jenner, a confermare che quando le Kardashian sposano un'estetica, significa che quella è già un trend popolare nelle nicchie di appartenenza ed è pronta a spopolare nel mainstream nel giro di pochi mesi. In vacanza invernale ad Aspen, la founder di Kylie Cosmetics ha condiviso con i suoi follower una nuova immagine decisamente gotica curata dal suo styling team con la passione per gli emerging designers: bustier in denim nero dall’orlo sfrangiato di Hoda Kova, chioma corvina raccolta in uno chignon alto e spettinato e sopracciglia annullate. L’habitat ideale della Ghoul Girl è un mondo virtuale, dove tra non-morti e abiti lussuosi, ogni outfit è pensato per raccogliere like e allontanare un'estetica troppo romantica e luminosa, per rendere un look deciso una forma di potere e affermare la propria identità attraverso una preferenza estetica, tralasciando le leggende sui vampiri.