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É iniziata l’epoca dell’anti-influencing

“De-influencing” è la nuova parola d’ordine, e la tendenza più recente che mira a sconvolgere il mondo beauty

É iniziata l’epoca dell’anti-influencing “De-influencing” è la nuova parola d’ordine, e la tendenza più recente che mira a sconvolgere il mondo beauty

Comprare o non comprare? Questo è il dilemma! Una domanda devastante su cui si fonda la nostra intera esistenza. Dopo anni in cui content creators su TikTok ci hanno consigliato cosa acquistare, il copione si ribalta: adesso sono proprio loro a suggerirci cosa non comprare. Questo è il fenomeno nascente del "de-influencing". Il nuovo trend, il cui hashtag #deinfluencing ha già raggiunto più di 30 milioni di visualizzazioni, si schiera contro la cultura del consumo e della viralità. I creatori di questi video esprimono la loro onesta opinione riguardo i prodotti beauty più popolari, in alcuni casi fornendo anche delle alternative. Il Dyson Airwrap non è più l’unico strumento in grado di rendere strepitosi i capelli, così come la Charlotte Tilbury Beauty Light Wand non è il solo illuminante per un make-up scintillante.

In un post con oltre 4 milioni di visualizzazioni, l'influencer @alyssastephanie denuncia con orgoglio proprio gli articoli che essa stessa è stata influenzata a comprare, per poi elencare una serie di dupe products più economici che, a suo avviso, sono molto più efficaci delle loro controparti di lusso. 

@alyssastephanie I love deinfluencing #deinfluencing #deinfluencergang #cultproduct original sound - Alyssa
@mattloveshair the goal here is not to influence, just to inform #hairtiktok #hairdryer #hairtrends Sure Thing (sped up) - Miguel

Il "de-influncing" trend nasce come conseguenza a tre fattori principali. Come prima causa la moltitudine di nuovi articoli di bellezza lanciati sul mercato che vanno a sopraffare influencers, make-up artists e beauty editors che devono, in seguito, promuovere tali cosmetici. Il troppo stroppia. Dopodiché, da considerare è la rapidità del ciclo delle tendenze TikTok, come analizzato da Larry Milstein, co-fondatore della PRZM, un’agenzia per la consulenza e marketing rivolta alla Gen-Z. Infine, ultimo elemento è sicuramente il periodo storico che stiamo vivendo. Con l’inizio della recessione molte persone fanno molta più attenzione a spese e consumi, spingendo i creatori a reagire e proporre contenuti più consapevoli.

Come afferma Elle Grey, famosa "de-influencer" su TikTok meglio conosciuta come @basicofcourse, noi non abbiamo sicuramente necessità di acquistare qualcosa di cui non si era mai sentito parlare fino a 30 secondi prima. Citando le sue parole - “I love [Kim Kardashian], but you don't need the SKIMS stuff — a T-shirt isn't going to change your life. You don't need that ice skin roller; you don't need the big headbands that girls are putting on to do their makeup; you don't need a bunch of random laundry products.”

@basicofcourse Disclaimer! no judgment if you have or want these things! I think we can all just be more intentional in our consumption choices and making sure we genuinelyyy want something rather than being convinced by TikTok that we do! I have no problem with promoting things u truly love, and I do it myself (basic is legit the name) but 2023 is about all abt lowering the consumption game! #sustainableliving #sustainability #deinfluencing #consciousconsumerism #intentionalconsumption #amazonstorefront Right Back Where We Started From - Maxine Nightingale
@katiehub.org Replying to @.sam_ross THIS MIGHT BE A HOT TAKE HAHA #fyp #deinfluencing #dior original sound - katie

Questo trend dà finalmente l’opportunità di fermarsi, fare un passo indietro, mettere da parte la carta di credito e riflettere su quella crema o rossetto: sono davvero necessari? E’ una tendenza sovversiva che sbaraglia le carte in tavola. Per i vari brand può anche risultare un'arma a doppio taglio. Il “de-influencing” trend potrebbe costare ad essi alcuni ricavati dati da quegli acquisti fatti d’impulso ma, al tempo stesso, ascoltando le critiche costruttive può essere la nuova strategia per stabilire una rapporto più forte e di fiducia con i clienti.

Insomma un trend che sembra puntare a valori quali l’onestà e autenticità. Da ora in avanti le influencers risponderanno solo e soltanto a questo grido di battaglia - “Giuro di dire la verità, tutta la verità, nient’altro che la verità.”