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Chi è Isamaya Ffrench, nominata come "il futuro del beauty"

La make up artist è molto più della creatrice dei rossetti a forma di fallo

Chi è Isamaya Ffrench, nominata come il futuro del beauty La make up artist è molto più della creatrice dei rossetti a forma di fallo

Anticonformista, sovversiva, creativa, talentuosa, ma sempre sorprendente e interessante. Isamaya Ffrench è appena stata nominata come "il futuro del beauty" da Business of Fashion, che l’ha inserita in The BoF 500 Class 2023, una lista di personalità che stanno contribuendo a plasmare il futuro del mercato della moda e del beauty. Amata da fotografi, brand e celebrità come Madonna, Kate Moss, Rosalìa, Julia Fox e Iris Law, la make-up artist britannica è conosciuta da molti per aver creato una linea di rossetti a forma di fallo, ma, in realtà, il suo talento e il suo impatto sull’industria e sul concetto di bellezza contemporaneo sono molto più grandi e sfaccettati. Il segreto del suo successo? Un’estetica che va oltre il concetto canonico di bello, che, anzi, sfida l'ossessione del settore per il perfezionismo. Ffrench è orientata verso una concezione anticonformista del "glam", un approccio moderno e genderless al beauty perché "Là fuori c'è gente che non vuole essere solo "glamour e carina", ma anche qualcosa di più edgy ed eccitante. Voglio che il mio marchio parli a queste persone. Qualcosa di onesto e disinibito." Non le interessa realizzare un prodotto che consenta a chi lo usa di "avere un aspetto migliore e sentirti meglio con te stesso se stai avendo una brutta giornata". Isamaya crede che "il trucco sia un'opportunità per esplorare un concetto più grande, un mondo più grande e un'idea più grande".

Chi è Isamaya Ffrench, studi e carriera

Nata a Cambridge nel 1990, Isamaya si innamora del make up a 7 anni, quando riceve in regalo il libro The Art of Makeup di Kevin Aucoin, bibbia del mondo della bellezza. Lo sfoglia a bocca aperta, affascinata dal mix di persone e celebrità che Aucoin trasformava con il trucco nelle versioni più straordinarie di loro stesse. Dopo aver studiato design 3D al Chelsea College of Art e design del prodotto alla Central St. Martins, nel 2010 entra a far parte della Theo Adams Company, un collettivo di artisti impegnato in produzioni teatrali, film, eventi, fotografie e suoni unici. È solo quando realizza il primo body painting per una rivista che capisce di poter tramutare la sua passione e la sua abilità, sviluppata facendo face painting per bambini durante l’università, in lavoro. Nel 2017 viene assunta come direttrice di Dazed Beauty e la sua carriera entra in un frenetico vortice di progetti e collaborazioni che l’ha portata ad affermarsi come uno dei talenti più influenti e dirompenti del beauty contemporaneo. Nell’ultimo decennio è stata ambasciatrice del marchio per YSL Beauty e Christian Louboutin Beauty, consulente creativa per Tom Ford Beauty, direttrice creativa di Byredo e Burberry Beauty, ha lavorato per sfilate e editoriali con fotografi del calibro di Mert e Marcus, Tim Walker e Inez e Vinoodh, contribuendo a creare look iconici come Rihanna con le sopracciglia sottilissime sulla cover del numero di settembre 2018 di British Vogue. E ogni volta si è distinta per una visione unica, dark, sperimentale e alternativa di bellezza. Dopo anni di gavetta, la talentuosa inglese, che attualmente ricopre il ruolo di beauty curator di Off-White, nel 2022 ha lanciato una sua linea di make-up chiamata semplicemente Isamaya.

Dove abbiamo visto i suoi lavori?

Isamaya ha portato il suo talento nel face painting e la sua personalità non convenzionale nell'industria della bellezza in modi sempre diversi, attraverso collaborazioni con brand e celebrità come Madonna, Bella Hadid, Cher, Björk, Julia Fox e Rihanna. Ricordate Riri nel 2018 sulla cover di British Vogue con le sopracciglia alla Marlene Dietrich? I suoi make up più memorabili e sperimentali sono quelli realizzati per le fashion weeks. L’esempio più recente è il make-up tumefatto e livido, con cicatrici e contusioni, su Irina Shayk e le altre modelle della SS24 di Mowalola o il bacio “stampato” sul volto coperto del cast della SS24 di Vivienne Westwood. Sempre frutto del suo estro e della sua personale estetica sono i volti da animali transumani della FW23 di Collina Strada, i riflessi extraterrestri e i dispositivi a LED della FW23 di Mowalola, le lingue a tinte bioluminescenti e le ciglia separate a ciuffetti, una rivisitazione delle spider lashes di Twiggy, per la FW23 di Chet Lo, le orecchie da cerbiatto della SS22 di Burberry, ma anche le sopracciglia sottili e intonacate della FW16 di Junya Watanabe

Isamaya, i rossetti fallici e la sua idea di bellezza

L'esperienza e il know-how appreso da Ffrench nel corso della sua carriera si sono concretizzati nel 2022 con il lancio del suo beauty brand, Isamaya. Anche qui il suo approccio non è quello di una semplice make up artist. French è una storyteller. Le sue sono favole dark fatte di creature degne dei fratelli Grimm, vampire glam, incubi BDSM, feticci, cowgirls spaziali, sci-fi e rossetti anatomicamente corretti. Il suo primo, Industrial, è stato seguito da ombretti glitter per cowgirl moderne e luccicanti, poi da pigmenti metallizzati dal mood industriale. Ma il suo drop più famoso, grazie al quale il marchio ha raggiunto un fatturato a sette cifre nel suo primo anno, è la linea Lips. Più che su una formulazione innovativa o delle colorazioni speciali, Isamaya si è focalizzata sul packaging, creando un astuccio cromato a forma di fallo. Una provocazione, certo. Ma anche ironica e in linea con un’idea di bellezza cangiante, che rispecchia e anticipa i tempi, cercando di proporre qualcosa di non definito, ma completamente soggettivo, personale. È lei stessa a ribadirlo in diverse interviste: "Sto creando un nuovo mondo per una nuova generazione di amanti del trucco. Voglio ispirare le persone e mostrare loro che ci sono altri modi di approcciarsi alla bellezza. Per liberarle dagli ideali del mainstream ed essere più veri proponendo qualcosa di più artistico e altamente visivo. Non voglio dire alle persone come dovrebbero apparire. Si tratta di un viaggio in cui esse devono chiedersi: "Chi sono? Quali sono i miei gusti? E come posso truccarmi per valorizzarmi?". Si tratta di usare il trucco per tornare alla propria essenza, non per diventare qualcun altro".