Marina Abramović ha appena lanciato una collezione beauty
Tutto sul progetto e chi sono gli altri artisti che lo hanno fatto in passato
09 Gennaio 2024
Sembra che nessuna celebrità sappia resistere alla tentazione di entrare nel settore della bellezza, esplorando makeup, skincare, haircare e benessere in ogni sua accezione. Non solo influencer, cantanti o star del cinema, ma anche gli artisti. L’ultima ad aggiungersi alla lunghissima lista è Marina Abramović che ha appenano lanciato Marina Abramović Longevity Method, una linea di prodotti per la salute e il benessere. Lo ha fatto in partnership con la dottoressa Nonna Brenner, medico e psichiatra di formazione che nel suo rinomato centro della longevità a Fuschl am See, in Austria, si concentra sulla rigenerazione e sulla guarigione utilizzando terapie orientali, esoteriche e tradizionali incorporando scienza e fisioterapia.
Alla dottoressa e ad il suo mix di sanguisughe, rafforzamento del sistema immunitario, assunzione di gocce e diversi tipi di trattamenti energetici, Abramović attribuisce la cura dalla malattia di Lyme così come il suo aspetto giovane. A 77 anni ha una pelle di porcellana, labbra carnose, capelli neri e un’energia inarrestabile nonostante lo scorso maggio, ricoverata in ospedale per un'operazione al ginocchio, ha subito un'embolia polmonare che l'ha quasi uccisa. È sopravvissuta a un coma, a tre operazioni, a nove trasfusioni di sangue e a sei settimane di terapia intensiva, anche grazie Brenner che, una volta passato il peggio, è andata a prendersi cura di lei. "Non bevo, non fumo né mi drogo mai, dormo otto ore al giorno e ho un amante che ha 21 anni meno (Todd Eckert)" dice, svelando i suoi segreti di bellezza. Il resto è merito della dottoressa Brenner.
I prodotti di Marina Abramović Longevity Method
La sua fiducia nel metodo l’ha spinta ad intraprendere questa nuova avventura imprenditoriale che comprende un ibrido detergente/esfoliante/idratante e tre gocce di benessere. La lozione per il viso ha una nota fresca di limone e contiene sostanze vegetali idratanti, oli essenziali, vitamina C e acido ialuronico per illuminare e idratare in profondità, insieme ad enzimi creati dalla fermentazione del pane bianco e del vino bianco per ricostituire i nutrienti essenziali nella pelle. Le gocce immunitarie hanno una formulazione a base di bulbo di aglio fresco per le sue proprietà antivirali e antibatteriche, insieme a polvere di peperoncino, limoni e shilajit, una sostanza resinosa che si trova sull’ Himalaya e sulle altre montagne dell’Asia, oltre a ritenerlo un boost di vitalità e forza. Le gocce antiallergiche contengono shilajit, che viene utilizzato nella medicina ayurvedica per lenire le reazioni allergiche, in combinazione con la radice di liquirizia, ricca di antiossidanti nota per combattere le risposte allergiche. Infine, le gocce energetiche, puntano su antiossidanti come l'acido succinico e il succo di mirtillo rosso per supportare la produzione di energia cellulare e combattere lo stress ossidativo.
Gli artisti e il mondo del beauty: ToiletPaper Beauty
Non solo Marina Abramović. Sono tanti gli artisti che si sono approcciati in qualche modo al settore del beauty. Nel 2021, Maurizio Cattelan e il fotografo Pierpaolo Ferrari hanno lanciato ToiletPaper Beauty, un invito a prendersi cura di sé con divertimento e ironia che comprende delle linee per la cura della persona, della casa e del tempo libero, dallo shower gel alle candele profumate, dalla crema mani al sapone per i piatti. Tutti racchiusi in un packaging decorato con le immagini surreali caratteristiche di ToiletPaper Magazine.
Profumo d’artista
Il mondo dell’arte esplora da sempre quello della bellezza, declinando il concetto in tanti modi diversi. Lo fa attraverso la pittura, la fotografia, la scultura, le installazioni e moltissime altre tecniche, compresa la profumeria. Sono molti gli artisti, come Salvador Dalí e Andy Warhol che hanno collaborato con brand realizzando illustrazioni per prodotti di makeup e fragranze, ma c’è anche chi si è spinto oltre lanciando sul mercato il proprio profumo. Nel 2022, James Turrell, l'artista americano noto per le sue installazioni luminose immersive e gli olografi, ha appena debuttato con le sue prime fragranze Range Rider e Purple Sage, creati in collaborazione con lo storico produttore di cristalli e casa di fragranze francese Lalique. Il primo è un omaggio all'Arizona che unisce il sentore di chaps in pelle graffiata con salvia, pepe, ambra e agrumi, mentre il secondo combina note di salvia viola, mandarino, pompelmo e rabarbaro. Turrell ha disegnato i due flaconi ispirandosi alla sua fascinazione per le piramidi egiziane al romanzo Riders of the Purple Sage di Zane Grey. Qualche anno prima Anicka Yi, un'artista concettuale il cui lavoro si colloca all'intersezione tra profumo, cucina e scienza, ha dato vita a Biography, cercando di proporre qualcosa che andasse oltre la limitante concezione di cosa sia la femminilità espressa nel settore delle fragranze commerciali. Così ha cercato di ricreare le essenze di Hatshepsut, un faraone donna che regnò a lungo nell'antico Egitto, con una base di legno di sandalo e patchouli, e Fusako Shigenobu, fondatore dell'Armata Rossa giapponese, attraverso yuzu, shiso e cedro. Yi ha incorporato nelle bottiglie di profumo prismatiche di plastica veri insetti morti. Nel 2016 Rankin, invece, ha scelto di puntare su sesso, sensualità e libertà con S&X Rankin, una fragranza ambrata e unisex realizzata in collaborazione con il fragrance designer Azzi Glasser. Prima ancora, nel 2014, Tracey Emin ha collaborato con la galleria Serpentine di Londra e Comme des Garçons. Emin è stata incaricata del design di bottiglie e scatole di Serpentine by Comme des Garçons, che all’interno contiene tra gli altri ingredienti galbano, foglia di iris, labdano e cedro affumicato. Andando ancora più indietro nel tempo, nel 1982 Niki de Saint Phalle ha lanciato il profumo Niki de Saint Phalle, per finanziare la realizzazione del suo giardino dei tarocchi toscano. Scelse di diventare mecenate di se stessa e incaricò l'azienda americana Jacqueline Cochran di produrre e lanciare il profumo, disegnò lei stessa la bottiglia: un cubo blu cobalto con un tappo a forma di due serpenti intrecciati. Le vendite le permisero di raccogliere un terzo dei 5 milioni di dollari necessari per completare il Giardino dei Tarocchi a Garavicchio, in Toscana, su un terreno messole a disposizione dai fratelli di Marella Caracciolo Agnelli.
La storia del profumo di Salvador Dalí
Per Salvador Dalì l’olfatto era il più magico dei cinque sensi, "quello che meglio dà l'idea dell'immortalità". Per questo e con un lungimirante senso degli affari, nel 1981 concesse il suo nome in licenza a Jean Pierre Grivory, fondatore di Cofinlux, per una linea di fragranze. Famoso per la sua eccentricità, pare si profumasse con colla di pesce e sterco di mucca per mantenere la sua aura di individualità, un mix di odori molto diversi dal suo profumo ufficiale, lanciato nel 1983, che univa gelsomino, il fiore preferito da Gala Dalí, moglie e musa ispiratrice, con note di rosa. Il flacone si ispirò all’opera Apparizione del volto dell'Afrodite di Cnido in un paesaggio, in particolare ad elementi come il naso e la bocca della dea della Bellezza e dell'Amore. Da quel momento, la bocca diventò il simbolo delle fragranze Salvador Dali e continua ad essere presente nella maggior parte delle bottiglie del marchio.