Sempre più uomini si rivolgono alla medicina estetica
Ecco perché è una cosa positiva
23 Aprile 2024
La medicina estetica e la chirurgia plastica sono ormai completamente (o quasi) sdoganate. Forse anche troppo, soprattutto sui social. Ragazze sempre più giovani si rivolgono ai medici della bellezza, che agiscono sui loro volti in maniera più o meno profonda per prevenire, migliorare o curare. Gli interventi di cui si parla più spesso sono i soliti: filler e botulino, lifting, rinoplastica, mastoplastica, liposuzione. Esiste però un mondo inesplorato di trattamenti, per le donne ma anche per gli uomini. Quando si parla di chirurgia plastica, infatti, si tende a parlare di donne, quasi in automatico. Sono loro che analizziamo, famose o meno famose non importa, loro a cui chiediamo consigli e pareri, loro che critichiamo quando, secondo noi, hanno esagerato. Rimane in larga nell'ombra, per l'opinione pubblica, il mondo della medicina estetica per gli uomini (a meno che non si tratti di casi eclatanti) che sempre di più si avvicinano alla cosa, sfidando pregiudizi e paure.
Quanti uomini vanno dal chirurgo estetico? Parola al Dr. Borbon
Cosa richiedono gli uomini al medico estetico? Cosa vogliono eliminare, cosa sottolineare? Lo abbiamo chiesto a Giulio Borbon (medico estetico, direttore sanitario e fondatore, a Milano, dello Studio Borbon) per sapere cosa registra lui, dal suo osservatorio sulla città, a livello di numeri, di pazienti e di tendenze. "C'è più richiesta rispetto a una volta, rispetto anche solo a 5 o 6 anni fa. Gli uomini che si rivolgono a noi sono principalmente di due tipi: quelli diciamo dai 20 ai 40, che hanno soprattutto richieste di medicina estetica, e quelli dai 40 in poi, che tendono a richiedere correzioni di inestetismi che si prestano di più a una correzione chirurgica, come ad esempio la blefaroplastica". L'approccio, passando dalle donne agli uomini, cambia. "Bisogna stare attenti a come si trattano i maschi, perché la medicina estetica tende ad essere femminilizzante. Pensiamo ad esempio all'acido ialuronico, che rende il volto più tondo e crea volumi. Non bisogna varcare quella soglia, a meno che non sia richiesta esplicita del cliente". Proprio della medicina estetica, con focus sui filler alle labbra, si basa gran parte del discorso online sul tema, anche a seguito di una statistica pubblicata dalla Harley Street Clinic di Londra, che ha documentato un incremento del 74% nella richiesta di lip filler da parte dei clienti maschi. Dopotutto, ci spiega il dottore: "Il riassorbimento della mucosa labiale esiste negli uomini come nelle donne. Nelle donne viene percepito di più, per gli uomini meno, ma esiste".
Gli uomini non hanno più paura di essere ridicolizzati
"I maschi si sono un po' liberati. Si sentono più liberi nel venire senza grossi imbarazzi a richiedere questo tipo di trattamenti, senza paura di sentirsi ridicolizzati. Perché no? Ovviamente rimangono in minoranza, ma le labbra maschili che io tratto, ad esempio, portano a risultati molto belli. Maschili, ma comunque molto belli". All'origine dell'aumento delle richieste, secondo lui: "Una voglia di normalizzazione e accettazione, senza sentirsi strani o fuori luogo". La cosa si allarga anche alla skincare che, una volta considerata ad appannaggio femminile, diventa di tutti: "Fino a un po' di tempo fa era una cosa completamente femminile, e le linee skincare maschili delle aziende non funzionavano, perché sembravano sempre riduttive dal punto di vista dell'efficacia. Adesso è sempre più normale prendersi cura della propria pelle, con le dovute differenze, perché la pelle maschile e il suo invecchiamento sono differenti".
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Le (altre) differenze tra uomini e donne
Le differenze tra uomini e donne nel loro rapporto con la medicina e con la chirurgia estetica non si fermano a una questione fisica. Le donne vivono l'invecchiamento e la non aderenza ai canoni della bellezza maschile in maniera forse un po' più problematica rispetto agli uomini, che hanno il permesso di essere imperfetti. Ciò non toglie che possano desiderare di prendersi cura di loro, delle loro labbra, della loro pelle e delle loro occhiaie, naturalmente. Il dottore la chiama "riappropriazione emozionale", cioè quel processo che porta a riprendere controllo del proprio aspetto e di far coincidere come ci sentiamo dentro con come ci vediamo fuori. Poi, ci fornisce anche una nota di colore: "Gli uomini sono più sensibili al dolore e alla paura rispetto alle donne e non si nascondono nel post, quando magari sono gonfi o cose del genere".