Tutte le volte che il make-up ha rubato la scena alle settimane della moda
La collezione Artisanal SS 2024 di Maison Margiela non è stata l'unica a ridefinire il rapporto tra make-up e moda
30 Gennaio 2024
Da quando giovedì scorso Maison Margiela ha chiuso la settimana parigina dedicata all’alta moda con la sua sfilata Artisanal SS 2024, non si parla d’altro. Certo si discute dello show, un vero cabaret decadente che ha avuto tra i suoi protagonisti anche l’attrice Gwendoline Christie. Certo tutti sono rimasti incantati dagli abiti decostruiti e dai dettagli maniacali (basta guardare i guanti o il trompe-l'œil di alcuni pezzi). Ma a monopolizzare l’attenzione di ogni social, sito e magazine è stato il trucco realizzato da Pat McGrath che ha trasformato in inquietanti bambole di porcellane il viso delle modelle. Come avrà ottenuto quell’effeto glass skin estremo? Le teorie a riguardo si sprecano. Tutti sono alla ricerca del magico prodotto. Sarà il Liquid Glass di Kryolan o una maschera viso peel off, come la Freeman Cucumber Peel Off Mask, mescolata con acqua? O sarà un prodotto che a breve verrà lanciato dal marchio di Pat? L'hype è alle stelle.
È vero che le fashion week anticipano anche i beauty trend che sfoggeremo nel futuro, ma spesso il lavoro dei make-up artist supera quello degli stilisti, sovrastando in popolarità e risonanza mediatica gli abiti visti in passerella. In passato è successo molte volte. Tra i look più indimenticabili e d’impatto ci sono quelli degli show di John Galliano, anche in collaborazione con McGrath. Ma ce ne sono molti altri, noi ne abbiamo scelto alcuni. Quale è il vostro make-up preferito?
Chanel FW 1992 Couture
La collezione Chanel FW 1992 Couture non è passata alla storia come la più interessante e innovativa disegnata da Karl Lagerfeld, ma il make-up, invece, merita di essere ricordato. Linda Evangelista, Naomi Campbell e le altre modelle sfoggiavano arditi hairstyle, quasi plastici e declinati in colori accesi come rosso, celeste e viola, en pendant con ombretti e rossetti. Labbra anni ’90, guance e zigomi scolpiti dal fard, sopracciglia sottili, ma ben delineate e smokey eyes sono i dettagli vincenti e tutti da copiare di questo look. Nelle sfilate successive, Lagerfeld ha continuato a giocare con make-up e capelli in tinte pastello.
Todd Oldham FW 1997
Forse il nome di Todd Oldham oggi non sarà riconoscibile da molti, ma negli anni ’90 lo stilista era popolare. Anche grazie al make-up delle sue sfilate che era curato da Kevyn Aucoin, il leggendario make-up artist, lo stesso che creò per Revlon The New Nakeds, una palette di colori sui toni del marrone e dei beiges, pensata per adattarsi al colore di pelle delle donne del mondo che potremmo definire la prima linea inclusiva nella storia del make-up. Per La FW 1997 di Oldham, puntò tutto sullo sguardo, ricoprendo tutto, comprese le sopracciglia di pigmento, blu nella parte superiore della palpebra, verde acido tutto intorno alla rima superiore e inferiore dell’occhio. Per finire, labbra nude e fard a scolpire le guance.
Christian Dior Spring 2004 Couture
Forse non sovrasta la popolarità della collezione, ma il make-up realizzato da Pat McGrath per la Christian Dior Spring 2004 Couture è entrato nella storia. Assecondando l’ispirazione di John Galliano per l’antico Egitto, la make-up artist ha giocato con opulenza, cristalli, sfumature metallizzate per un effetto bling-bling massimalista. Le modelle in versione Cleopatra, Ramses II e Tutankhamon sfoggiavano occhi tempestato di glitter oro o argento en pendant con le labbra, ombretti turchese, lavanda e corallo, alternate ad uno strato di pigmento bianco abbinate a un rossetto aranciato, ciglia XXL, eyeliner grafico e sottili arcate sopraccigliari disegnate ad arte. Il tutto esaltato dai gioelli di Victoire de Castellane che adornavano le orecchie, i capelli e talvolta il mento o la parte inferiore degli occhi delle modelle. Parlando dei beauty look, Pat ha detto: "Uno di quei look con la cotta di maglia sotto gli occhi ha richiesto circa 12 ore per essere realizzato. È stato davvero divertente quando il look è stato accettato, perché ho pensato: "Ah, sono così felice!" E poi ho pensato: "Come farò a farne 10 in tre ore?" Non ho fatto i conti e mi è venuto il panico." Mentre Robin Givhan, critico senior del Washington Post, ha sottolineato come il lavoro di McGrath per questo show abbia cambiando tutto, arrivando ad eguagliare, se non a superare, gli abiti: "Il trucco è sempre stato un elemento secondario rispetto alla grande storia, ma sembrava che Pat stesse davvero creando questo dialogo tra gli abiti e la bellezza".
Jean Paul Gaultier SS 2007 Couture
La sfilata SS 2007 Couture di Jean Paul Gaultier avrebbe avuto lo stesso impatto senza quel make-up? No, dal momento che le immagini dei visi di Jessica Stam, Lily Cole e delle altre modelle continuano ad essere l’ossessione beauty di molti su Pinterest, TikTok e Instagram. Les vierges di JPG si ispiravano alla alla Virgen de la Macarena , l'immagine lignea della Vergine Maria del XVII secolo nella Basilica de la Macarena, a Siviglia, e all'arte devozionale vernacolare delle chiese cattoliche. Dal punto di vista del make-up, questo si tradusse in un incarnato perlescente, ombretti azzurri, gialli, rossi che circondavano l’occhio degradando nella parte inferiore e lacrime, cuori e stelle che impreziosivano le guance dando alle modelle un aspetto da statue piangenti. In una parola: iconico.
John Galliano FW 2009
C’è qualcosa nella partnership tra Pat McGrath e John Galliano di assolutamente grandioso. Insieme i due hanno realizzato dei veri capolavori, come dimostra il successo ottenuto dalla collezione Maison Margiela Artisanal SS 2024, il cui make-up sembra un’evoluzione naturale delle passate collaborazioni tra i due. Tra le reference e i beauty look del passato che continua a ispirare e sovrastare la popolarità degli abiti a cui erano abbinati c’è sicuramente quello della FW 2009 di John Galliano. Per l’occasione, McGrath portò in passerella delle "Ukranian Ice Princeses" con la pelle traslucida e argentata, ombretto oro, grigio e argento che circonda l’occhio con un finish un po’ sbavato, sopracciglia sottili, labbra rosse con il rossetto concentrato solo sulla parte centrale per ricreare una sorta di cuore e guance rosee. Un make-up stupendo ancora amatissimo anche su TikTok.
Christian Dior Fall 2011 Couture
Non è un caso se il soprannome di Pat McGrath è "Mother" e Vogue America, la definisce "la make up artist più influente del mondo". I suoi lavori sono sempre eccezionali. Uno di quelli che continua a vivere grazie a Pinterest e i social? Il make-up realizzato per la sfilata Christian Dior Fall 2011 Couture, la prima nell'era post John Galliano guidata da Bill Gaytten e Susanna Venegas, che si ispira al mondo dei clown, a Pierrot e al mondo del circo vintage, ma anche alle forme e i colori di Memphis Milano, il collettivo italiano di design e architettura fondato da Ettore Sottsass. Il risultato? Occhi truccati con polveri iridescenti applicati dalla palpebra fino alle tempie e paillettes e glitter, nei toni dell’oro, dell’argento e del nero, abbinate a labbra bordeaux, alternati a grafismi color pastello e labbra rosse.
Vivienne Westwood Red Label SS 2014
Val Garland è diventata una truccatrice perché "sembrava più facile che farsi i capelli", riuscendo a farsi un nome nel settore per il suo stile eclettico capaci di spaziare dal make-up New Romantics anni ’80 ai look alieni di Lady Gaga. Nella sua carriera ha collaborato con molti artisti, creativi e brand, ma, soprattutto con Vivienne Westwood. La sfilata Vivienne Westwood Red Label SS 2014 è stata un evento, uno show teatrale, ispirato dai Ballets Russes e dalla coreografa tedesca Pina Bausch, che si ricorda più per il lavoro di Garland che per gli abiti. Val Garland ha applicato del trucco bianco come base e poi ha disegnato sul viso delle modelle strisce selvagge di nero e rosso, abbinate ad unghie ad artiglio rosso ciliegia (pare abbia usato uno smalto di Nails Inc).
Givenchy SS 2014
Alzi la mano chi si ricorda gli abiti della collezione SS 2014 di Givenchy e chi si ricorda, invece, il make-up? Scommettiamo che sono di più i secondi? McGrath ha sempre sperimentato il trucco come gioiello, ma questa volta, ha segnato un momento indimenticabile, che è stato di imitato da altri nelle fashion week successive. Parlando delle intricate maschere viso fatte di Swarovski e tulle, Pat MacGrath ha detto: "È incredibile. Volevamo far viaggiare la mente. Pensavamo al futuro, all'Africa, e volevamo che fosse squisitamente ingioiellata. Ciò che abbiamo ottenuto è pazzesco: iniziando dalla base, abbiamo applicato strati di vernice, glitter, cristalli fissati con colla per ciglia, quindi garza e plastica. Ci sono volute nove ore per arrivarci. L'abbiamo provato in tutti i colori nel corso di alcuni giorni e poi abbiamo solidificato tutti i colori per alcuni giorni. Per lo spettacolo, abbiamo iniziato a truccarci alle nove del mattino e avevamo finito alle sette e mezza, solo mezz'ora prima dello spettacolo!". Il risultato è stato sensazionale, ripetuto in versione diverse, ma altrettanto d’impatto nelle collezioni Givenchy FW 2015 e SS 2016.
Jacquemus FW 2015
Per L’enfant du soleil, Simon Porte ha portato in passerella l’ingenuità infantile, una bambina assessuata che gioca spensierata, ama i film di Michel Gondry e indossa collage dai bordi grezzi, cappotti ritagliati, linee asimmetriche, capi oversize da cartone animato e mani che sembravano ritagliate durante le lezioni di arte e artigianato dell’asilo. Sul viso non un make-up normale, ma dei volti disegnati, frutto della collaborazione con l'artista berlinese Sebastian Bieniek (noto per la serie Doublefaced del 2013), che ricordano le opere surrealiste e la famosa immagine di Willy Vanderperre del 1999 del modello Robbie Snelders con Topolino disegnato in faccia da Peter Philips.
Dries Van Noten FW 2020
Quello scelto da Dries Van Noten per la FW 2020 è senza dubbio uno dei beauty look di maggiore impatto delle ultime fashion week. L’ispirazione di trucco e capelli arrivava dalle campagne create negli anni ‘80 per la casa cosmetica giapponese Shiseido dal make-up artist e fotografo Serge Lutens, ma aggiornata alla contemporaneità. Inge Grognard, che si è occupata del trucco, ha giocato con pigmenti saturi sugli occhi, declinati grigio, rosa, celeste, grigio, senape. Tutti sfumati verso l’esterno nella palpebra superiore e sotto l’occhio. Il tocco che enfatizza il lavoro di Grognard? Sam McKnight, hair stylist della sfilata, che ha ricreato una sorta di ricrescita, tingendo le radici dei capelli di verde lime, rosso cremisi, blu e viola. In realtà, non si trattava di una tinta: i capelli erano stati raccolti con riga laterale e alla radice radice è stata applicata una piuma di marabù, poi tinta e fissata con spruzzate di lacca. Il risultato? Misteriose vamp iconoclaste e glam.
Rodarte FW 2023
Per la sfilata FW 2023 di Rodarte, le sorelle Mulleavy hanno pensato ad una favola gotica, ispirata alla Morticia Addams di Anjelica Huston, soprattutto nel make-up. James Kaliardos ha puntato su look grafici di eyeliner nero per un effetto forte e audace. Kaliardos e il team di Nars hanno donato alla pelle delle modelle una luminosità radiosa utilizzando il Radiant Creamy Concealer di NARS e la Orgasm Four Play Palette per il blush, poi si sono concentrati sullo sguardo. Hanno utilizzato del nastro adesivo e una matita per sopracciglia per creare le forme, quindi hanno applicato l'eyeliner liquido NARS Climax per riempire il colore. Infine, hanno aggiunto numerosi strati di Nars Climax Mascara. Sulle labbra un rosetto mat nero o blu, mentre le unghie a stiletto erano nere lucide. Il risultato finale era strepitoso e ha ottenuto maggiore risonanza della sfilata stessa.