Il ritorno del tramp stamp, il tatuaggio sul fondoschiena
Come un dettaglio di stile si è evoluto passando da stigma misogino a simbolo di libertà
06 Marzo 2024
Qualcuno, soprattutto chi c’era in quel momento, potrebbe gridare "Fermate questa giostra. Voglio scendere!" vedendo affermarsi l’ossessione per Thigh Gap e per lo stile Y2K. Beh, se siete tra i refrattari alla nostalgia per i primi anni 2000, arrendetevi e fatevene una ragione o ignorate beatamente l’intero fenomeno perché, insieme ai pantaloni a vita bassissima e al tanga a vista, stanno tornando anche i tatuaggi sul fondoschiena. In un 2024 in cui non si fermano guerre e genocidi, l’aria in città diventa irrespirabile, i nostri stipendi sono sempre più magri e diritti fondamentali come l’aborto sono messi in discussione, molti, per lo più della Gen Z, rielaborano il recente passato proponendo una versione romanticizzata e emancipata dell’edonismo di inizio millennio. In questa rilettura contemporanea il tatuaggio sulla parte bassa della schiena, noto anche come "tramp stamp", si libera delle connotazioni misogine per diventare un simbolo di rivendicazione della sessualità femminile e di riappropriazione del proprio corpo.
Breve storia dei tatuaggi sul fondoschiena
No, la moda di tatuarsi la zona bassa della schiena non l’ha inventata Anastacia nel 2000. Pare che le donne dell'antico Egitto (come testimonia il ritrovamento di due mummie nel 2022) fossero solite adornarsi quella parte del corpo con dei tatuaggi per proteggere se stesse e gli altri durante il parto, un tributo alle divinità Bes, il dio del parto e della fertilità, e Hathor, la dea associata alla maternità, all'amore e alla sessualità. C’è voluto un lungo e lento processo prima che i tatuaggi entrassero nella normalità. Ancora più ostico fu l’affermarsi nell’universo femminile. Chi usava l’inchiostro sulla pelle incontrava animosità e giudizio, venendo etichettata come poco femminile o promiscua. Secondo Negotiation and Resistance: The Female Tattooed Body di Ariane Ellerbrok, questo legame tra i tatuaggi sulle donne e la promiscuità nella cultura occidentale deriva probabilmente dai circhi del XIX e XX secolo nei quali le performer si spogliavano per mostrare al pubblico i disegni sul corpo. Un’altra probabile origine di questa demonizzazione delle donne tatuate è il razzismo. Molte culture di persone di colore includono il tatuaggio nelle loro tradizioni e i colonizzatori lo usavano come esempio di primitività e inferiorità culturale. Secondo la dottoressa Anna Felicity Friedman, storica del tatuaggio e direttrice del Center for Tattoo History and Culture, le donne nella società occidentale hanno iniziato a incidere l'inchiostro sulla parte bassa della schiena alla fine degli anni '80 . "A causa dei persistenti stigmi della metà del secolo sui tatuaggi, volevano metterli in un posto che fosse facilmente nascosto", spiega.
L’amore delle celeb Y2K per i tramp stamp
Il trend esplose nei decenni successivi, reso popolare da celebrità come Britney Spears, Lindsay Lohan e Jessica Alba. Bastava sfogliare un magazine per vedere spuntare dai pantaloni Juicy Couture una farfalla, un cuore o un tribale. Quali erano i disegni più amati dalle star? Britney ha scelto una piccola fatina; Jessica Alba un fiocco; Drew Barrymore due cherubini; Christina Aguilera ha optato per una citazione in ebraico; Eva Longoria per una croce; Victoria Beckham mostrava fiera cinque stelle che rappresentano lei, David e i loro tre figli Brooklyn, Romeo e Cruz (chissà se ne ha aggiunta un’altra dopo la nascita della figlia Harper Seven nel 2011?). La più audace? Angelina Jolie che si incisa sulla parte bassa della schiena una tigre del Bengala lunga 15 centimetri.
Lo stigma misogino dei tatuaggi sul fondoschiena
Sono tante anche le celeb che hanno deciso di rimuovere il loro tatuaggio. Lo hanno fatto, tra le altre, Eva Longoria, Khloé Kardashian e Nicole Richie che nel 2013 spiegando la sua decisione disse "Significa solo una certa cosa e non voglio far parte di quel gruppo". A cosa alludeva Nicole? Allo stigma misogino e allo slut shaming che ricopriva le donne con un tattoo sul fondoschiena, chiamato anche "tramp stamp". Non è del tutto chiaro quando e come sia nato il soprannome dispregiativo, ma ha cominciato ad affermarsi grazie al Saturday Night Live e al personaggio di Vince Vaughn in Wedding Crashers che dice "Il tatuaggio sulla parte bassa della schiena... potrebbe anche essere un bersaglio" indicandolo come un invito immediato per il sesso. Ben presto, grazie all’accanimento di paparazzi, stampa scandalistica e pop culture, tatuarsi quella che è considerata una delle parti più erotiche del corpo equivalse ad attirare ogni genere di battuta di scherno sessista tanto che qualcuno definì il trend "la lettera scarlatta della nostra generazione". Un trattamento che non era riservato al corrispettivo maschile. Ad esempio anche David Beckham ha un tatuaggio sul fondoschiena, ma nessuno lo ha mai accusato di essere promiscuo o ha espresso su di lui giudizi negativi basandosi solo su quel dettaglio.
I tatuaggi sul fondoschiena nel 2024
Sì sa, la moda è ciclica. Anche nel mondo dei tattoo. Attingendo dalla cultura Y2K, la Gen Z ha preso elementi come l’underwear a vista, l'estetica bimbo, il rosa o i tatuaggi sul fondoschiena sovvertendo lo stigma sessista e misogino del passato. Ora avere quella zona tatuata è simbolo di liberazione, riappropriazione del proprio corpo. C’è anche chi lo trova semplicemente carino, ma non subisce più la pressione di venire bollata come "leggera", promiscua o peggio. I designer hanno abbracciato questa nuova concezione e hanno inglobato i tatuaggi sul fondoschiena nelle loro creazioni. Paloma Wool ha lanciato una capsule collection ad hoc, mentre Collina Strada ha presentato delle cinture ispirate ai tatuaggi per la sua collezione primavera 2022. Anche le celeb hanno ricominciato a sfoggiarli: Miley Cyrus e Ice Spice hanno dei maxi tribali sulla zona lombare, la fashion influencer Maria Bernad ha una farfalla in pieno stile Y2K e Grimes delle "cicatrici aliene".