Jake Warden vuole cambiare il mondo con la bellezza

Il più giovane dei veterani, Jake Warden ha solo 22 anni ed è già Global Make-up Expert per Dolce&Gabbana Beauty, proprio come Cecile Bernaerts. A fargli da curriculum e portfolio la sua esperienza online come influencer del trucco, tra sprizzi di creatività ed eye-liner grafico. Ce lo ha raccontato lui stesso, e non abbiamo potuto fare altro che starlo ad ascoltare, incantate.

"Conosco e frequento il mondo del make-up e dei social media da 10 anni ormai. I miei look bold mi hanno reso virale. Truccarsi come ragazzo della mia età era veramente una dichiarazione forte, ai tempi. Quando Dolce&Gabbana Beauty ha notato il mio lavoro e mi ha chiesto di entrare nella squadra sapevo che volevo farne parte, che saremmo stati un team perfetto, ero innamorato di tutto quello che stavano facendo. Per me significa tantissimo che un brand così abbia voluto sottolineare e aiutare la mia arte e nel frattempo rendermi un rappresentante. È un onore, è una celebrazione, una maturazione, un riconoscimento". Talmente tanto, che ha monopolizzato il suo futuro, almeno sul medio termine: "Sto lavorando a tantissimi progetti e sono molto contento di quello che c'è nel mio futuro. Voglio rappresentare e mostrare tutto il mio amore per Dolce&Gabbana Beauty e far scoprire al mondo questi prodotti incredibili. Questa partnership sta giocando un ruolo fondamentale nella mia vita e mi sento veramente fortunato di potermici dedicare, ed è quello che farò nel mio futuro".

Tra social network e popolarità: l'esperienza di Jake Warden

Tutto questo, forse, non sarebbe mai successo senza i social network, compreso TikTok. "Andare virale su TikTok mi ha permesso di seguire i miei sogni e di continuare a fare quello che amo. Ho iniziato con Instagram, poi sono riuscito a trasportare il tutto su TikTok e su altre piattaforme. Mi hanno portato dal vivere in un paesino in Colorado a Los Angeles. La popolarità ha i suoi alti e bassi. Quando ho iniziato un sacco di persone non capivano e non supportavano cosa stavo facendo. Ho ricevuto tantissimo odio online. Il mondo ci ha messo un po' ad accettarmi per quello che sono, a dare valore al modo in cui esprimo la mia creatività e a incoraggiarmi a continuare. Ho utilizzato tutto questo come una spinta, una motivazione a insistere e a coltivare la mia passione. Non riesco a immaginare di rinunciare a una cosa che mi fa così felice!" E a questo si collega anche il suo consiglio per chiunque voglia intraprendere un percorso simile al suo: "Non ascoltare nessun commento negativo o di odio. Fai quello che ami, usalo per caricarti e per farti ispirare nel tuo percorso. Per trovare felicità in quello che fai devi amarlo, e non è detto che tutti lo capiscano o lo accettino: continua in ogni caso, cresci ed evolviti in ogni caso".

La sua passione per l'arte e il bello non si esprime soltanto con il make-up, anzi: "Dico sempre che il mio talento è rendere le cose belle, esteticamente piacevoli. Lo faccio anche con il design d'interni. Sono bravo a trasformare gli spazi grazie alla mia visione artistica attraverso i colori, i pattern, le texture". Questa passione lo segue da sempre: "Quando ero alle scuole elementari ero già molto portato per l'arte. Amavo disegnare e dipingere, il mio sogno era quello di diventare un artista, di creare qualcosa da condividere e per ispirare il mondo. È esattamente quello che sto facendo adesso, ma a modo mio".

Impossibile non chiedergli un parere professionale sui prodotti che ama. "Per il mio make-up quotidiano mi piace tenere la pelle naturale, glowy e fresca con un tocco di Dolce&Gabbana Beauty Blueberry Nutri-Tint" ci racconta. "Amo aggiungere un tocco di colore sugli occhi con gli ombretto olografici della Eye Dare You Palette e mi piace anche molto l'eye-liner grafico con un altro tocco di colore sull'angolo interno, è un look divertente ma anche semplice. Il prodotto di cui non potrei fare a meno al momento è il Dolce&Gabbana Beauty Mint Lip Oil. Avere le labbra idratate è fondamentale per me, non posso uscire di casa senza indossarlo". E chi siamo noi per non seguire i suoi consigli?