Come prendersi cura del cuoio capelluto
Il vero segreto per una chioma più bella è un cuoio capelluto sano
15 Maggio 2024
Pensiamoci: quando è l’ultima volta che abbiamo dedicato la nostra attenzione al cuoio capelluto? Magari abbiamo investito soldi in un balsamo nutriente o acquistato un phon ipertecnologico, ma in pochi ci siamo concentrati su questa delicata area cutanea, ignorando che da essa dipende il benessere di tutta la chioma. Ultimamente, però, le cose stanno cambiando e sui social come TikTok, #scalp, #scalpcare e #scalptreatment, hanno milioni di visualizzazioni tanto che si parla di "skinification" dei capelli, paragonando l'abitudine ad avere un'elaborata routine per il cuoio capelluto a quella per la skincare del viso.
Cos’è il cuoio capelluto e perché dobbiamo averne cura
Il cuoio capelluto è la zona dove hanno sede i follicoli piliferi preposti alla crescita dei capelli. La sua pelle è molto simile a quella del viso con alcune differenze: è composta da epidermide, derma e ipoderma ma è un po' più spessa, ha più ghiandole sebacee e contiene centinaia di migliaia di follicoli piliferi. La chiave per mantenere un cuoio capelluto sano è prendersi cura del suo microbioma, cioè l'ecosistema di microrganismi, inclusi batteri, funghi e parassiti, che vivono sulla sua superficie oltre che all'interno del follicolo e, tra le altre cose, agiscono come prima linea di difesa contro i microbi dannosi. Quando il cuoio capelluto è in buone condizioni e si presenta liscio e senza arrossamenti, significa che c'è circolazione sanguigna nel follicolo pilifero e, quindi, una base sana per la crescita dei capelli. Quando, però, si manifestano desquamazione, irritazione, diradamento o perdita di capelli abbiamo un chiaro indicatore che qualcosa non va e dovremmo rivolgerci al medico di famiglia, ad un dermatologo o avvalerci di una consulenza tricologica professionale.
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Perché il cuoio capelluto prude? I segnali che qualcosa non va
Ogni giorno il microbioma del cuoio capelluto viene aggredito da agenti interni e esterni che possono portare a uno squilibrio e, di conseguenza, alcune problematiche più o meno gravi. I segnali di una cattiva salute del cuoio capelluto includono:
- Prurito, arrossamento o infiammazione della cute;
- Bruciore, irritazione o dolore sulla superficie del cuoio capelluto;
- Capelli grassi, estremamente untuosità o estrema secchezza;
- Forfora o desquamazione;
- In alcuni casi, protuberanze o addirittura piaghe sul cuoio capelluto;
- Caduta eccessiva o diradamento dei capelli.
Anche le cause di questi problemi possono essere molteplici, per cui quando si verificano i sintomi sarebbe più prudente consultare uno specialista, invece di tentare soluzioni fai da te che potrebbero rivelarsi terapie sbagliate, non individuando le origini del problema, ma anzi peggiorandolo.
Le cause di un cuoio capelluto malsano
Tra i fattori che condizionano l’equilibrio del cuoio capelluto bisogna sempre valutare una dieta poco sana, carenze vitaminiche, condizioni di salute e alti livelli di cortisolo dovuti allo stress. Possono avere un impatto negativo sui follicoli piliferi su accumuli di sebo e forfora che bloccano i follicoli e ostacolano la crescita dei capelli anche:
- Condizioni meteorologiche, freddo, caldo, raggi UV;
- Inquinamento atmosferico e metalli pesanti presenti nell’aria;
- Cloro e salsedine;
- Detergenti aggressivi (attenzione a parabeni, alcol e solfati) e lavaggi eccessivi;
- Lavaggi troppo frequenti o troppo diradati o con prodotti non idonei;
- Phon e piastre troppo caldi o spazzolature troppo energiche.
Come prendersi cura del cuoio capelluto
Secondo l’Associazione Italiana Dermatologia e Cosmetologia (AIDECO) "Il cuoio capelluto, sede dei follicoli piliferi da cui fuoriescono i capelli e ricco di ghiandole sebacee e sudoripare, deve essere trattato in modo da mantenerlo in buono stato, evitando di alterare il suo microbioma, le sue condizioni naturali di idratazione e proteggendolo dagli effetti degli agenti atmosferici esterni", ma come? La cura del cuoio capelluto comprende almeno tre passaggi base, a cui, volendo possiamo aggiungere altri step: una buona pulizia, riequilibrio e idratazione.
- Pulizia: per prima cosa dovremmo conoscere il nostro cuoio capelluto e i capelli e ciò a cui rispondono meglio e, in questo caso, può essere utile un'analisi ad hoc. Una volta individuate le tipologie e acquistati i prodotti più adatti alle nostre esigenze, dovremmo ricordarci di non lavarli troppo spesso. Quando lo facciamo, molti consigliano di massaggiare il cuoio capelluto con movimenti circolari delle mani o usando una spazzola specifica (in cui abbiamo inserito lo shampoo) in modo da eliminare le cellule morte della pelle e stimolare il flusso sanguigno, incoraggiando così la crescita dei capelli. Un'ulteriore accortezza è quella di lavare i capelli con acqua calda, ma non bollente.
- Ripristinare l'equilibrio e l'umidità: quando funziona correttamente, il cuoio capelluto ha un proprio contenuto di umidità auto-sufficiente che non necessita di trattamenti particolari. Possiamo, però, dare un boost di idratazione ulteriore usando appositi balsami, sieri e oli per il cuoio capelluto (diversi da quelli che usiamo per le lunghezze della chioma), meglio se ricchi di proteine e vitamine.
- Asciugatura: bisogna fare attenzione anche a come si asciugano i capelli. Se non lo si fa all’aria ma si utilizza un phon, meglio accertarsi di evitare temperature elevate che possono irritare lo scalpo. Preferiamo una temperatura medio-fredda e ricordiamoci di mantenere una certa distanza dall'attaccatura. Una volta finita l’asciugatura, è il momento di districare i nodi, poiché i capelli asciutti sono meno deboli e soggetti a spezzarsi e cadere.
- Extra: a seconda delle esigenze, possiamo dedicare qualche coccola in più al nostro cuoio capelluto come un’esfoliazione settimanale per scongiurare la congestione dovuta allo shampoo secco e all'inquinamento atmosferico. Possiamo completare la nostra haircare routine con una maschera settimanale per il cuoio capelluto che magari contenga peptidi per risvegliare i follicoli inattivi e aloe vera per rinfrescare il cuoio capelluto. Infine, ricordiamoci di proteggere sempre la zona dai raggi UV indossando una sciarpa o un cappello o applicando dei prodotti ad hoc e, anche se non sembra superfluo, affidiamoci sempre a parrucchieri professionisti per tutto ciò che riguarda i trattamenti chimici come la tinta, la decolorazione o il detox. Un'idea sempre buona? Dormire su una federa di seta.