I trend dello shopping beauty del 2024
Un nuovo report ci illustra il comportamento dei consumatori in materia di bellezza e benessere
11 Giugno 2024
Investiamo più nella skincare o nella cura dei capelli? Nei brand di lusso o in quelli sostenibili? Andiamo ancora nei negozi fisici o preferiamo la comodità dell'online? A queste e molte altre domande risponde il report di Scalapay dedicato ai trend dello shopping del 2024. L’azienda fondata nel 2019 da Simone Mancini - che consente la rateizzazione degli acquisti - ha incrociato dati proprietari ed esterni, con un focus specifico su Italia, Francia e Spagna, scoprendo come le preferenze dei consumatori siano in continua evoluzione e come, nonostante le previsioni economiche indichino un rallentamento globale e spingano alla cautela e al risparmio, l’e-commerce sia in crescita, soprattutto per i settori moda e bellezza.
Dove, quando e cosa comprano di più i consumatori italiani?
Per quanto riguarda il beauty, si prevede una crescita delle vendite del 6% all'anno a livello globale, con l’e-commerce destinato a rappresentare un quarto del mercato entro il 2027. Guardando nello specifico al nostro paese, il valore medio degli ordini beauty registrati da Scalapay in Italia nel 2024 è di 99 euro, con ricerche orientate in particolare verso make-up, cura dei capelli e fragranze. Nell’ottica del risparmio, gli italiani spendono di più durante eventi stagionali e promozionali come il Black Friday o i saldi estivi, ordinando principalmente il mercoledì nella fascia oraria tra le 12 e le 14.
Effetto lipstick, efficacia e fedeltà
I consumatori sono più cauti nelle spese, ma si concedono comunque regali e acquisti in occasioni speciali, piccoli lussi per coccolarsi. È l’effetto lipstick, che conferma come durante i periodi di crisi ci si orienti verso piccoli prodotti o rituali di self-care accessibili, ma appaganti. Via libera, quindi, a rossetti, creme, sieri, shampoo e blush, purché siano efficaci. La fedeltà non è più scontata: i consumatori, soprattutto quelli più giovani, sono sempre più aperti a sperimentare nuovi prodotti, prediligendo quelli che offrono risultati autentici piuttosto che per quelli più noti. Tanto che solo il 40% degli intervistati dichiara fedeltà ad un brand, mentre il 69% manifesta una tendenza a testare nuovi prodotti ogni sei mesi, ad esempio nella cura dei capelli, dove a indirizzare la spesa sono le esigenze del momento e non i marchi.
Disparità generazionali nel mondo beauty: Millennial vs Gen Z
Dal report di Scalapay emergono differenze generazionali nello shopping. Come accennato prima, la lealtà dei consumatori non è più automatica, in particolare tra la Gen Z che, al 50%, si informa sui prodotti beauty prima di effettuare un acquisto ed è propensa ad orientarsi verso nuove proposte. A differenza dei Millennials, i consumatori più giovani sono meno propensi a credere che i prodotti costosi siano più efficaci, mostrando un approccio pragmatico, attento e informato agli acquisti. Per entrambe le generazioni, invece contano valori come sostenibilità e responsabilità sociale, con una preferenza verso prodotti biologici/naturali e brand innovativi.
È boom del self-care
La pandemia ci ha insegnato a porre attenzione sulla nostra salute fisica e mentale. Il risultato si traduce in un boom per l’industria del benessere che, attualmente valutata a 1.5 trilioni di dollari, si prepara a espandersi ulteriormente, con una previsione di crescita annua compresa tra il 5% e il 10% entro il 2027. Per quanto riguarda l’Italia, secondo i dati Scalapay, il valore medio degli ordini salute e benessere effettuati nel 2024 è di 80,13 euro. A guidare questo trend sono principalmente le generazioni più giovani, con il 73% della Gen Z e il 65% dei Millennial che dimostrano un forte interesse per la salute, rispetto al 54% della Gen X e al 47% dei baby boomer. I clienti sono sempre più esigenti. Preferiscono trattamenti dall’approccio olistico e pretendono risultati visibili, supportati da studi e test scientifici, ma anche ingredienti di qualità e prodotti "puliti", privi di additivi artificiali. Sia che si tratti di integratori (in Italia si registra un aumento del 150% nelle ricerche di integratori rispetto al 2022) o di trattamenti più complessi. Un altro dato interessante: sale l’interesse verso i gadget indossabili come i tracker fitness, un mercato che le previsioni indicano raggiungerà i 182.90 miliardi di dollari entro il 2030, mentre in Italia le ricerche nel 2024 per questa categoria merceologica hanno registrato un aumento del 210% rispetto al 2022.