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Maria Pia Priore: "Essere un beauty brand indipendente in Italia significa innovare"

Intervista alla fondatrice di Skin First

Maria Pia Priore: Essere un beauty brand indipendente in Italia significa innovare Intervista alla fondatrice di Skin First

La dottoressa Maria Pia Priore, la divulgazione, ce l'ha nel sangue. Si capisce quando, entrando nella bellissima location nel cuore di Milano scelta per organizzare una masterclass Skin First - il suo brand skincare che ha da poco compiuto 5 anni - la troviamo circondata di persone a spiegare la sua missione e i suoi obiettivi. Impossibile non farsi trascinare dalla sua solarità e dalla sua competenza, e proprio da questo concetto parte la nostra chiacchierata. E così continua il nostro viaggio nel mondo dei beauty brand indipendenti.

Skin First Cosmetics: intervista a Maria Pia Priore

Quanto è importante che tu come fondatrice abbia studiato farmacia? Pensi che sia una cosa che in alcuni brand manca?

Questa formazione mi ha fornito una solida base scientifica e una profonda conoscenza degli ingredienti cosmetici, delle loro proprietà e delle loro interazioni con la pelle. Grazie a questo background ho una conoscenza completa e approfondita per formulare e realizzare prodotti cosmetici funzionali ed efficaci, garantendo trasparenza e qualità ai miei clienti. Ritengo che questa competenza scientifica sia un grande valore aggiunto per il nostro brand oltre che un elemento distintivo. La mia formazione mi consente inoltre di comprendere e spiegare scientificamente il funzionamento dei prodotti, contribuendo a sfatare miti e a correggere le disinformazioni nel settore della cosmesi. Questo approccio non solo distingue Skin First nel mercato, ma crea anche un rapporto di fiducia con i consumatori, che sanno di poter contare su formulazioni basate su rigorose ricerche scientifiche. In un panorama dove la trasparenza e la sicurezza sono sempre più importanti, credo che avere una formazione in farmacia faccia la differenza e permetta di offrire ai clienti prodotti veramente validi e affidabili.

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Cosa pensi dei consigli che sbucano su TikTok? Dobbiamo fidarci? A chi dobbiamo rivolgerci quando abbiamo un dubbio?

I consigli che si trovano su TikTok possono essere molto variabili in termini di affidabilità. Alcuni creator condividono informazioni utili e corrette, mentre altri potrebbero diffondere miti o consigli non supportati da evidenze scientifiche. È importante essere critici e valutare la fonte dell'informazione. Il mio consiglio è di non prendere per oro colato tutto ciò che si vede sui social media. Quando si ha un dubbio, è sempre meglio rivolgersi a fonti affidabili. Consultare un dermatologo, un farmacista specializzato o un cosmetologo può fare la differenza. Professionisti del settore hanno la formazione e l'esperienza necessarie per fornire consigli basati su evidenze scientifiche e personalizzati per le esigenze specifiche della pelle. Purtroppo in Italia è consentito a tutti - senza alcun limite fin tanto che non si sfocia nella medicina/dermatologia - di impartire consigli e di argomentare su tematiche legate al mondo della cosmetologia che molto spesso però possono essere particolarmente complesse. In buona sostanza questa attività di divulgazione non è riservata, come capita per altre discipline, ai soli professionisti del settore. Penso che se qualcuno ha studiato e ha esperienza in un settore abbia maggiore autorevolezza.

Cosa vuol dire essere un beauty brand indipendente in Italia? Quali sono le sfide e quali le soddisfazioni più grandi?

Essere un beauty brand indipendente in Italia significa avere la libertà di innovare e creare prodotti che riflettono pienamente la nostra filosofia e i nostri valori. Una delle sfide principali è competere con i grandi marchi già affermati, che dispongono di risorse molto più ampie per il marketing e la distribuzione. Tuttavia, questa sfida ci motiva a essere creativi, autentici e a costruire un rapporto diretto e sincero con i nostri clienti.

Le soddisfazioni più grandi derivano dal vedere l’impatto positivo che i nostri prodotti hanno sulle persone. Ogni feedback positivo, ogni testimonianza di clienti soddisfatti che hanno risolto problemi di pelle grazie ai nostri prodotti, conferma il valore del nostro lavoro. Inoltre, poter educare e informare i consumatori, contribuendo a sfatare miti e a diffondere conoscenze corrette sulla skincare, è uno degli aspetti più gratificanti del nostro percorso. È estremamente soddisfacente vedere la crescita del brand, che è partito da zero e oggi conta una community affezionata e in continua espansione. Questo percorso di crescita è frutto di tanto impegno, passione e dedizione, ed è meraviglioso poter condividere questo successo con il nostro team e con i nostri clienti.

I piccoli beauty brand hanno più libertà di movimento?

Maria Pia Priore, raccontando la sua esperienza personale, ci fa riflettere su due cose. Soprattutto sul fatto che essere un brand beauty indipendente, con tutte le sue sfide e le sue difficoltà, significa anche avere una maggiore libertà di sperimentare, di provare, di tentare e di cambiare quello che non sta funzionando. Viene naturale, anche, chiedersi: che si riesca, proprio in virtù della propria "piccolezza", a costruire un rapporto diretto con i consumatori che brand più grandi hanno difficoltà a mantenere? Skin First ha deciso di sì, e ha lavorato in questa direzione. In secondo luogo, questo case history sottolinea l'importanza di metterci la faccia, sia sui propri profili personali (da cui tutto è partito) sia su quelli aziendali. Senza mai sforare nel personale e nel pernicioso, ma ballando sul confine (che è sottilissimo) tra simpatia personale, competenza e fiducia. È una bella scommessa, che pare essere riuscita.