L'olio per capelli è il segreto di una chioma sana?
Piccola guida per inserire l'olio nell’haircare routine
17 Settembre 2024
Fini o spessi, i capelli di chiunque hanno bisogno di un olio per sigillare le punte e per mantenere sano il cuoio capelluto. Clariss Rubenstein, hairstylist di celebrità come Cate Blanchett, Sofia Vergara e Leighton Meester, ne è convinta e sottopone le sue clienti a lunghi impacchi rigeneranti. Spesso considerato troppo aggressivo o causa di maggiore untuosità, l'olio può in realtà rivelarsi il miglior alleato per trattare i capelli stressati da fattori esterni come raggi UV, shock termici, uso frequente di strumenti di styling a calore e altri fattori che indeboliscono il fusto capillare. Utile a rinvigorire le radici e le ciocche sfibrate, disciplina le capigliature crespe e indomite, dona luminosità, nutre in caso di secchezza e favorisce la crescita. Bastano poche gocce, formulate ad hoc per soddisfare le specifiche esigenze individuali, per garantire una chioma folta, lucente e robusta. Le proprietà benefiche degli oli vegetali, da quello di melaleuca al rosmarino, dalla menta piperita alla lavanda e tanti altri hanno conquistato anche la Gen Z. Su TikTok si moltiplicano i video con l’ashtag #hairoiling, nei quali viene mostrata la tecnica per applicarli e viene suggerito il blend di oli migliore per sfoggiare chiome lunghissime e visibilmente sane. Non sapete come destreggiarvi tra tutti i contenuti social? Niente panico, ecco una piccola guida su come inserire l'olio nell’haircare routine e sull'hair oiling. Sapevate che è una pratica millenaria? Ecco, cominciamo da qui.
Cos'è l'hair oiling?
Non è un caso che il termine sanscrito "sneha" significhi sia oliare sia amare, perché l'oliatura dei capelli è un antico segreto di bellezza che le donne indiane e del Sud-Est asiatico si tramandano di generazione in generazione, di madre in figlia, un rituale di cura per manifestare amore. È una pratica millenaria che affonda le sue radici nell'Ayurveda, disciplina olistica nella quale vengono magnificati i suoi benefici nel rinforzare i capelli e rilassare la mente. Come si intuisce dal nome, si tratta di un processo di infusione di oli naturali che comprende un massaggio delicato sul cuoio capelluto, per stimolare il micro-circolo e l’attività pilifera. Le lunghezze vengono tamponate con un impacco di blend di oli e poi vengono lasciate riposare una notte intera per lasciare penetrare il prodotto, traendone così il massimo beneficio e un boost di attivi nutrienti come vitamine e aminoacidi essenziali. Il risultato è una chioma sana, folta e brillante che, inoltre, cresce più velocemente.
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Come si esegue l'hair oiling e quando si mette l'olio per capelli
Sono moltissimi i video che spiegano come fare un perfetto hair oiling. Il metodo più comune suggerisce di fare il trattamento sempre prima dello shampoo, meglio di sera, e prevede di iniziare dal cuoio capelluto. Primo step? Pettinare i capelli con una spazzola in legno di bambù, con un movimento energico ma non troppo, che va dalle radici alle punte. Quindi, si passa all'olio. Si lasciano cadere alcune gocce direttamente sul cuoio capelluto e poi si distribuiscono massaggiando con i polpastrelli (volendo si può ricorrere a una spazzola apposita), per stimolare la crescita attivando la circolazione. Poi, si applica l'olio su tutte le lunghezze, in modo da formare una sorta di impacco che va lasciato in posa tutta la notte. Il consiglio è di raccogliere la chioma spalmata di olio in una cuffia da doccia, così da non sporcare le lenzuola quando si dorme. Il mattino seguente, si fa lo shampoo e si risciacqua accuratamente prima di aggiungere il balsamo. Dopo tutti questi passaggi, i capelli dovrebbero apparire più idratati, sani e lucenti. Si consiglia sempre di fare una prova con una posa di poche ore per assicurarsi che l'olio o gli oli scelti siano ben tollerati dal nostro capello. Bisogna, inoltre, ricordare che i risultati si vedono solo se si usano gli oli giusti e si applicano con costanza. Volete provare il metodo indiano? Il rituale del Champi, ovvero il tradizionale massaggio indiano della testa, inizia col riscaldamento dell'olio, che si strofina sui palmi delle mani. Poi, l'olio viene massaggiato sul cuoio capelluto e applicato sulle lunghezze. Si lascia riposare per almeno un'ora. Poi si lavano normalmente i capelli.
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A cosa serve l'olio per capelli
L'oliatura dei capelli ha il vantaggio principale di riequilibrare i capelli disidratati, spenti o che crescono lentamente. Depositandosi sulle ciocche e le radici, gli oli formano una sorta di barriera che trattiene al suo interno l'idratazione e respinge gli aggressori esterni come smog, raggi UV, umidità o shampoo aggressivi. Idratazione e nutrimento sono garantiti, ma quali altri benefici offrono la pratica dell'hair oiling e l'uso degli oli per capelli? Ecco un recap:
- Aiuta il cuoio capelluto e i capelli a trattenere l'idratazione: gli oli per capelli, come l'olio di cocco, l'olio di jojoba e l'olio di argan, penetrano nel cuoio capelluto e nel fusto del capello, regalando un boost di idratazione e nutrienti.
- Riduce l'effetto crespo: la perdita di umidità è scongiurata da oli come l'olio di ricino e l'olio d'oliva, ricchi di vitamina E e di acidi grassi.
- Rafforza i capelli: come spiegato in precedenza, il rivestimento dell'olio forma uno strato protettivo per il fusto. La chioma è, quindi, più resistente ad aggressioni esterne o al calore del phon e anche meno propensa alla rottura.
- Migliora la salute del cuoio capelluto: applicare l'olio di melaleuca e l'olio di menta piperita, che hanno proprietà antibatteriche e antimicotiche, aiuta a mantenere sano il cuoio capelluto. Il problema è la forfora? Provate l'olio di cocco o l'olio di argan, che prevengono la secchezza del cuoio capelluto.
- Stimola la crescita dei capelli: la tecnica di massaggio utilizzata per l'applicazione dell'olio stimola la circolazione del sangue nel cuoio capelluto ed agisce come antistress, arginando la caduta dei capelli. Il migliore olio per incentivare la crescita è quello di ricino, ma sui social spopola l'olio di rosmarino, elogiato per la capacità di aumentare la circolazione sanguigna nel cuoio capelluto e stimolare i follicoli piliferi.
- Può potenzialmente ridurre le doppie punte: l'olio di avocado e l'olio di moringa sono efficaci nel migliorare e prevenire i danni ai capelli, mentre l’olio d’oliva, che ha una funzione elasticizzante, previene lo sviluppo di doppie punte.
- Dona lucentezza: se il problema è una chioma spenta, provate ad applicare l'olio di macadamia e l'olio d'oliva, i migliori alleati per avere lucentezza.
Come scegliere l'olio per capelli
L’olio deve essere scelto in funzione del proprio tipo di capelli e della problematica che si vuole risolvere. Prima di procedere, però, bisogna sapere che alcuni oli devono essere diluiti prima dell'applicazione perché sono molto potenti e possono causare irritazioni. Per sicurezza e per evitare effetti negativi, gli oli essenziali puri vanno diluiti con un po' d'acqua o, se preferite, si possono trovare in commercio formule già mixate e pronte per essere utilizzate. Tra questi oli ci sono l'olio di rosmarino, noto per le sue proprietà purificanti e rivitalizzanti; l'olio di melaleuca, usato spesso in caso di forfora perché antisettico, antinfiammatorio ed antibatterico; l'olio di menta piperita, che col suo effetto rinfrescante può essere utile alla cute irritata e pruriginosa; e l'olio di lavanda, un noto lenitivo, calmante e purificante. Quali si possono, invece, applicare direttamente sul cuoio capelluto? L'olio di cocco, un toccasana per capelli disidratati e secchi; l'olio di mandorla, che lenisce ed è un boost di idratazione; l'olio d'oliva, multifunzionale sempre utile e l'olio di jojoba, ricco di sostanze nutritive.