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La Gen Z utilizza Chat GPT come un dermatologo

La prossima mossa sta ai beauty brand, che dovranno decidere come gestire il fenomeno

La Gen Z utilizza Chat GPT come un dermatologo La prossima mossa sta ai beauty brand, che dovranno decidere come gestire il fenomeno

All’inizio erano i magazine, riviste dalle pagine patinate e colorate che, tra immagini glam e foto modaiole racchiudevano consigli, recensioni e presentazioni dei migliori prodotti e degli ultimi trend. Poi, con l’arrivo dei social, quel ruolo è passato a piattaforme come Instagram e TikTok, con beauty influencer e tutorial che spiegano passo passo come realizzare il core o la routine del momento. Ora, c’è un nuovo player che si candida al ruolo di dermatologo in erba: ChatGPT.

@_juliawillis_ 1.) I really do have to avoid the heat if I want to avoid a flare up... I’m getting pale af 2.) Sulfur soap!!! 3.) Mineral sunscreen (This is 1000% recommended over chemical. I was using the ONE kind of elta md that is chemical yet it was recommended by a derm for this…) #rosacea #acne #skin #skincareroutine #chatgpt original sound - ‍taya

ChatGPT entra nella nostra beauty routine

Il software sviluppato da OpenAI è in grado di offrire risposte su qualsiasi argomento. Può creare testi, immagini, musica e fare praticamente tutto ciò che gli chiedi: dal pianificare viaggi, sviluppare strategie aziendali o suggerire il look per un matrimonio. Quindi perché non sfruttare le sue potenzialità per ottenere una skincare routine personalizzata o il metodo più efficace per trattare la rosacea? Sono migliaia i video di TikTok in cui gli utenti condividono le loro esperienze o di professionisti del settore che commentano i consigli dati dal chatbot, spiegano se sono corretti o meno. Sottolineato il fatto che non sostituisce il parere medico e chiunque abbia potenziali problemi di pelle o di salute in generale dovrebbe consultare un professionista sanitario appropriato, ci chiediamo se l’AI - affiancata a un dermatologo - può rivelarsi utile nell’informare e nel dare alcune nozioni di base, specialmente per chi non può, per un qualsiasi motivo, consultare un medico.

@viluong ChatGPT is giving that girlllllll #morningroutine #chatgpt #ai #selfcareroutine #mentalhealthmatters Modern Elevator Music/Cute Electronic Bossanova(960644) - Kenji Ueda

Le routine e i trattamenti proposti sono per lo più sensati, come detergere ed esfoliare regolarmente la pelle con prodotti contenenti acido salicilico o AHA e usare prodotti per la cura della pelle non comedogenici per restringere i pori dilatati o come ricordare che i sieri per il viso vanno applicati prima della crema idratante. Anche se a volte sembrano incompleti, troppo poco sfumati e con una tendenza ad includere una quantità eccessiva di prodotti. Nonostante ciò, molti utenti della Gen Z, ne gradiscono l’immediatezza, la convenienza e la personalizzazione e hanno più fiducia nell’AI rispetto a riviste e siti web di bellezza che con contenuti sponsorizzati e marketing di affiliazione, risultano di parte.

@caseyxwang

I am new to skincare and made chat gpt my dermatologist lol It’s a huge improvement from my old dysfunctional routine. So far, so good

Idyllic jazz bossa nova with piano and guitar(1298871) - TAKANORI ONDA

ChatGPT e i beauty brand

Come fa ChatGPT a elaborare la giusta lista di creme e detergenti per eliminare i punti neri o le occhiaie? È a questo che devono rispondere per prima cosa i beauty brand se vogliono rimanere rilevanti e sfruttare al meglio tutte le potenzialità del mezzo, garantendo che i loro prodotti siano riconosciuti all’interno degli algoritmi. Per fornire le sue risposte, il software attinge alle informazioni disponibili al pubblico, destreggiandosi tra articoli, studi, recensioni e altri contenuti che spesso non sono stati verificati o esaminati da esperti. Questo tipo di funzionamento dovrebbe ricordare agli utenti di essere sempre scettici e di controllare le risposte ricevute  con un professionista, soprattutto se riguardano la salute; mentre indica alle aziende che è importante la loro presenza online. Per venire intercettati dal chatbot i marchi non possono ricorrere agli annunci a pagamento come su Google, ma, come spiega a Vogue Business la Dr. Marie Haynes, leader SEO e consulente per molte aziende del settore, devono puntare su autorevolezza e continui aggiornamenti: ”Se un marchio desidera comparire nelle raccomandazioni AI, è essenziale pubblicare articoli su ricerche pertinenti e aggiornate. Si tratta di produrre un corpo di contenuti realmente utili che trattino approfonditamente gli argomenti di cura della pelle”. È necessario pubblicare informazioni nuove e interessanti, nuove ricerche e studi clinici, approvazioni di dermatologi, risultati prima e dopo. Insomma, i beauty brand devono creare hype e community, far parlare di sé. Rendendosi più presenti e più attraenti aumentano le possibilità che i loro prodotti rientrino nelle risposte di ChatGPT.

@ashleigh_janae Let’s use technology in our favor. If you don’t know where to start with a skincare routine, let ChatGPT create a personalized routine for you. #fyp #skincare #skincareroutine #fyppppppppppppppppppppppp original sound - AshleighJanae

Come i beauty brand integreranno ChatGPT nelle loro strategie?

Come i beauty brand riusciranno a sfruttare al meglio ChatGPT? La risposta e complessa. Si tratta di un processo ancora in divenire. Già da tempo, l’industria della bellezza ha imparato a usare l’intelligenza artificiale. Neutrogena Skin360, ad esempio, utilizza una forma di tecnologia AI che analizza la pelle, ne comprende le esigenze e fornisce consigli sui prodotti in tempo reale. Sephora, Ulta Beauty, LVMH ed Estée Lauder la usano per integrare e personalizzare i consigli, ma anche per mostrare gli effetti della cura della pelle sul viso del cliente. Klarna ha introdotto un assistente per lo shopping basato sull’intelligenza artificiale che fornisce consigli sui prodotti e routine di acquisto. Il prossimo passo sarà conquistare ChatGPT e gli altri chatbot.