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Il boom di Puig, tra fragranze, moda, skincare e make-up

Il conglomerato spagnolo chiude il 2024 con un aumento delle vendite dell’11% e ricavi netti per 4,79 miliardi di euro

Il boom di Puig, tra fragranze, moda, skincare e make-up Il conglomerato spagnolo chiude il 2024 con un aumento delle vendite dell’11% e ricavi netti per 4,79 miliardi di euro

Puig sta crescendo oltre ogni previsione, trainata soprattutto dalle performance positive dei profumi. Nel 2023, la società di moda e beauty based in Barcellona ha ottenuto un utile netto di 465 milioni di euro, una cifra superiore del 16% rispetto al 2022. I risultati dei 12 mesi successivi sono ancora migliori. Nel corso del 2024, ha registrato un balzo dei ricavi arrivando a 4,79 miliardi di euro vendite totali, con un aumento del +10,9% a parità di perimetro (LFL) e del +11,3% a livello riportato, superando il mercato della bellezza premium. In particolare, nel quarto trimestre ha accelerato rispetto ai tre trimestri precedenti, con una forte crescita LFL del +14,1% e un fatturato di 1,362 milioni di euro. 

Puig tra successi e nuove sfide: un 2024 da celebrare

Commentando gli ultimi risultati, Marc Puig, presidente e CEO di Puig, ha dichiarato: "Il 2024 è stato un anno storico per Puig, in cui abbiamo celebrato il nostro 110° anniversario e siamo diventati una società quotata in borsa. Ancora una volta, abbiamo registrato ricavi record, guidati dalle eccezionali prestazioni del nostro core business delle fragranze e dalle nostre aree geografiche principali, Emea e Americhe. Abbiamo anche continuato a sviluppare i nostri segmenti di trucco e cura della pelle raggiungendo traguardi significativi come l’ingresso di Barbara Sturm e l'estensione del nostro accordo di partnership con Charlotte Tilbury. La desiderabilità e la forza dei nostri marchi e la nostra presenza geografica ci hanno permesso di superare il mercato della bellezza premium e le nostre previsioni di crescita dei ricavi a medio termine"Il 27 febbraio Puig presenterà i risultati dell'intero anno 2024 e fornirà le sue previsioni a medio termine, ma vediamo quanto sappiamo fino ad ora.

Puig cresce su scala globale: vendite in aumento in tutte le regioni

I dati sono incoraggianti in ognuna delle aree geografiche in cui Puig è presente. Il 55% delle vendite nette dell’azienda che produce, tra gli altri, anche i marchi di profumi Rabanne, Carolina Herrera e Jean Paul Gaultier, provengono da Europa, Medio Oriente e Africa. EMEA ha ricavato 2,62 miliardi di euro, con +12,8% su base reported. In crescita del +11,1%, è il mercato delle Americhe, che costituisce il 36% dei ricavi totali e nel 2024 ha incassato 1,71 miliardi di euro. La crescita degli Stati Uniti, del 18,1 percento nell’ultimo trimestre, è stata alimentata dalle fragranze. L’area Asia-Pacifico, che rappresenta il 10% del business di gruppo, ha aumentato le vendite del 10,2% su base riportata rispetto al 2023, raggiungendo nell’anno appena concluso con 455,1 milioni di euro. Nonostante la Cina rimanga sottotono.

Puig cresce del 13,6% nel 2024: successo delle fragranze e del marchio Jean Paul Gaultier

Profumi e moda rappresentano il segmento commerciale più grande per Puig, contribuendo al 73% del suo fatturato netto, registrando un avanzamento del 13,6% rispetto al 2023, fino a generare un totale netto di 3,538 milioni di euro nel 2024. Il principale fautore di questi risultati è Jean Paul Gaultier, che si conferma il marchio a più rapida crescita di Puig, per la prima volta nella sua storia, è entrato nella top 10 delle fragranze. Si stima che la linea di profumi Le Male si sia aggiudicata il terzo posto, in buona parte grazie al rinnovato interesse dei ragazzi e degli adolescenti. Vola verso la vetta del settore anche Good Girl di Carolina Herrera, la fragranza rivolta al pubblico femminile n. 1 negli Stati Uniti. Continua anche l’amore per i profumi di nicchia, come L’Artisan Parfumeur, Penhaligon’s e Dries Van Noten. Infine, è da segnalare la performance di Byredo, che ha dichiarato vendite annuali pari ai 4,79 miliardi di euro, in aumento dell’11% rispetto al 2023.

Vendite make-up in calo, ma nuove prospettive con l'acquisizione di Charlotte Tilbury

Rispetto gli altri settori, quello del make-up ha sottoperformato. Le vendite sono scese dell’1,3%, su base riportata e a perimetro costante rispetto al 2023, fermandosi a 763 milioni di euro, pari al 16% dei ricavi netti di Puig nel periodo. Marc Puig, ha detto che a determinare questo andamento negativo sono stati il confronto con gli straordinari risultati del 2023 e le “dinamiche specifiche di sell-in e sell-out, che hanno rallentato il segmento nel corso dell’anno, e del ritiro volontario dello spray fissante Airbrush Flawless Setting Spray [Charlotte Tilbury]”. A dicembre, alcuni lotti dello spray fissativo Airbrush Flawless di Charlotte Tilbury sono stati ritirati volontariamente, diminuendo del 7,2% i ricavi relativi al make-up nel quarto trimestre. Nonostante questo, il marchio ha mantenuto la posizione numero uno nel Regno Unito e ha raggiunto il terzo posto tra i marchi di trucco negli Stati Uniti. Le cose miglioreranno probabilmente nei prossimi mesi, ora che Puig ha annunciato l’estensione della partnership con Charlotte Tilbury, iniziata nel 2020, fino ad arrivare alla piena proprietà di Charlotte Tilbury Limited all’inizio del 2031. 

Puig: crescita del 19,8% nel settore skincare nel 2024, spinta dai marchi dermocosmetici

Nel 2024, il settore della cura della pelle del gruppo ha generato 516,2 milioni di euro, in crescita del 19,8%, pari all’11% dei ricavi netti di Puig. Si tratta di un aumento del +19,8% su base riportata e del +7,4% a perimetro costante rispetto allo stesso periodo del 2023. Il segreto di questi risultati? Secondo Marc Puig, sono i marchi dermocosmetici, come Uriage che ha registrato una crescita a doppia cifra, anche grazie al lancio di successo del siero Uriage Age Absolu. Bene anche Dr. Barbara Sturm, che il colosso spagnolo ha recentemente incorporato e che, nel quarto trimestre del 2024, ha contribuito a far raggiungere al reparto skincare una crescita delle vendite del +11,7% su base riportata e del +2,1% a perimetro costante rispetto allo stesso periodo del 2023.

Puig e il dominio del beauty: nuove acquisizioni all’orizzonte?

La scalata al successo di Puig è stata agevolata da una strategia basata, non solo sul lancio di nuovi marchi di bellezza di design, come Dries Van Noten nel settore delle fragranze e dei rossetti nel 2022, ma, soprattutto, sulle acquisizioni di grandi e piccoli marchi già esistenti. Nel 2020 ha aggiunto al suo portfolio una quota di minoranza di Charlotte Tilbury, con l’intenzione di assumerne la piena proprietà nel 2031. Nel 2022 e nel 2024, invece, ha acquisito una quota di maggioranza di Byredo e di Dr. Barbara Sturm, azienda tedesca specializzata in cosmesi molecolare. Parlando dell’acquisizione, Marc Puig ha sottolineato quanto per il conglomerato spagnolo rappresentasse un passo significativo nell’espansione nel segmento premium della cura della pelle. Ogni volta, i termini delle transazioni non sono stati resi noti, ma si stima si aggirassero intorno a 1 miliardo di euro. Quale sarà la prossima mossa?