
Mini guida alla perimenopausa
Cos’è, quali sono i sintomi, i rimedi e le proposte del mercato
08 Marzo 2025
Se per qualche balzana ragione vi capitasse mai di digitare su Google termini come vampate di calore, sudorazione notturna, palpitazioni o insonnia, sappiate che è l’inizio della fine. L’algoritmo vi suggerirà un’unica voce misteriosa e ogni tipo di ritrovo miracoloso per gestirla, dagli integratori agli esercizi di mindfulness: perimenopausa. E dio non voglia che abbiate superato i 30. In quel caso lo spamming e pubblicità si faranno più insistenti, dipingendovi un presente di sintomi scomodi, che vi porterà a chiedervi cosa diamine stia succedendo alla vostra mente e al vostro corpo. Avete letto bene: presente. Perché anche se associamo la menopausa ad un momento lontano nella vita, la perimenopausa con il suo fluttuare selvaggio degli ormoni può essere dietro l’angolo, molto più vicina e scomoda di quanto si immagini.
Chiedetelo a Naomi Watts. Quando era poco più che trentenne e pronta ad avere un figlio, l’attrice si è sentita dire che stava vivendo una fase di perimenopausa precoce, con tutti i problemi e i disagi che ciò comporta. Dopo un iniziale spaesamento verso una patologia mai sentita nominare prima, Watts ha lanciato Stripes, un marchio di bellezza e benessere incentrato sulla salute della menopausa. Se parlare di menopausa e perimenopausa è ancora un tabù, il progetto della star australiana è un tentativo di aprire una discussione su patologie che si stima oltre 1 miliardo di donne in tutto il mondo avranno sperimentato entro il 2025, ma che fino ad ora sono state ampiamente ignorate dai media e dalla stessa medicina, lasciando chi le vive sola, dolorante e confusa.
Cos'è la perimenopausa?
La perimenopausa coincide col periodo di transizione che porta alla menopausa, termine che indica un anno senza ciclo. È il momento in cui le ovaie producono meno ormoni femminili. Il giorno in cui nasciamo, abbiamo da uno a due milioni di ovociti nelle nostre ovaie. A 30 anni, il numero scende al 10% e, quando arriviamo a 40, rimane solo il 3%. Durante la perimenopausa, i livelli di estrogeni e progesterone fluttuano in maniera imprevedibile, causando un’ampia gamma di sintomi, compresi cicli irregolari che potrebbero diventare più o meno abbondanti e, a volte, potrebbero saltare per mesi. Il vero problema? È tutto molto vago. Non è un evento preciso. Non esistono né una definizione univoca né un test accurato per fornire una diagnosi o una cura definitiva. Non si può nemmeno stabilire un inizio certo. Dipende da donna a donna. Può iniziare già a metà dei 30 anni, ma la maggior parte delle volte inizia tra i 40 e i 44 anni, influenzata fortemente da vari fattori, tra i quali genetica e stile di vita. Anche la durata è estremamente variabile. La fase della perimenopausa può protrarsi per qualche mese o per anni, in genere tra i due e i dieci.
Quali sono i sintomi della perimenopausa
Come detto prima i cambiamenti fisici, emotivi e cognitivi della perimenopausa sono dovuti ad alterazioni ormonali. L’impatto delle variazioni nel livello degli estrogeni che fluttuano, andando da alti a bassi, da su a giù come nelle montagne russe, è talmente drammatico che la perimenopausa è spesso definita una seconda pubertà o pubertà inversa. I sintomi che caratterizzano questo periodo sono molti (se ne annoverano oltre 50), tutti diversi per tipologia e intensità a seconda delle persone che lo vivono. Oltre a un cambiamento nel flusso, durata e lunghezza del ciclo, i quattro sintomi più comuni della perimenopausa sono:
- Vampate di calore: si stima che il 35%-50% delle donne in perimenopausa soffra di improvvise sensazioni di calore che in genere iniziano nel cuoio capelluto, nel viso e coinvolgono principalmente la parte superiore del corpo. Questi episodi possono durare da pochi secondi a diversi minuti e possono verificarsi sia di notte sia durante il giorno.
- Disturbi del sonno: il 40% delle donne sperimenta insonnia, risvegli notturni frequenti, difficoltà a prendere sonno. Le vampate notturne possono trasformarsi in sudorazioni disturbando il sonno e contribuendo a una sensazione di stanchezza e affaticamento durante il giorno.
- Depressione: durante la perimenopausa, si possono sperimentare sbalzi d’umore, irritabilità, ansia, annebbiamento mentale, problemi di memoria a breve termine e difficoltà di concentrazione. Una ricerca pubblicata sul Journal of Affective Disorders ha concluso che le donne in perimenopausa presentano "un rischio significativamente più elevato di sintomi e diagnosi depressive". Hanno circa il 40% di probabilità in più di soffrire di depressione rispetto a prima o dopo questa fase.
- Secchezza vaginale: il calo dei livelli di estrogeni può portare ad un assottigliamento del tessuto vaginale, che diventa anche meno lubrificato ed elastico. La secchezza vaginale può provocare prurito, irritazioni e rendere maggiormente vulnerabile a infezioni urinarie o vaginali, ma anche essere una fonte di disagio o dolore durante i rapporti sessuali.
Tra gli altri sintomi abbastanza comuni da segnalare si annoverano anche aumento di peso (con addominale soprattutto nella zona addominale), perdita della libido, perdita di capelli, odore corporeo, acne, dolori, palpitazioni, seno dolorante, crescita di nuovi peli sul viso, pelle più sottile o secca.
Fatti, miti e business legati alla perimenopausa
Da sempre tutto ciò che riguarda il corpo femminile, in particolare la sfera intima, segue la regola del Fight Club: non se ne parla. Mai. Con nessuno. Nemmeno fra donne. E quando l’argomento viene sollevato e qualcuna lamenta dolori o sintomi preoccupanti, il suo male viene presto archiviato nella categoria "psicosomatica". La conseguenza di questo atteggiamento è una mancanza di conoscenza di molte malattie e problemi di salute che colpiscono in prevalenza le donne. Tra queste rientrano perimenopausa e menopausa. Negli ultimi anni, il velo di segretezza che circonda queste fasi naturali della vita si è assottigliato. Se ne inizia a parlare, la medicina se ne occupa e il settore del wellness ne ha scoperto il potenziale economico, offrendo rimedi e prodotti più o meno efficaci. Il mercato globale della menopausa è stato valutato pari a 17,66 miliardi di dollari nel 2024 e si prevede che raggiungerà 18,56 miliardi di dollari nel 2025 e 27,63 miliardi di dollari entro il 2033. Tornando a parlare di perimenopausa, se a questi numeri aggiungiamo la confusione sulla patologia, la mancanza di studi approfonditi e l’ignoranza di molte donne, ma anche di medici, si apre un grande terreno inesplorato da conquistare, abitato da vitamine, corsi di mindfulness, preparati miracolosi, progetti di aziende femtech e trattamenti pensati per alleviare l’intero spettro di sintomi della perimenopausa, dai cambiamenti estetici ai disturbi fisici fino alla salute mentale. Come distinguere tra ciò che funziona e ha validità scientifica dai prodotti che sfruttano ansie e reali patologie femminili portando le donne a spendere inutilmente per rimedi inefficaci?
Quali sono i trattamenti per la perimenopausa?
La perimenopausa comprende tanti sintomi diversi e ogni donna è un caso a sé, quindi non esiste una soluzione unica o una pastiglia da prendere una volta al giorno per sentirsi bene. Il principale trattamento che i medici prescrivono, dopo una valutazione ginecologica, per considerare i benefici e rischi della terapia, è la terapia ormonale sostitutiva (TOS), che prevede la somministrazione di farmaci ormonali in formulazioni e dosaggi mirati. Spesso vengono prescritti trattamento del pavimento pelvico, tecniche di riduzione dello stress e farmaci non ormonali per le vampate di calore o i problemi del sonno. Questa è anche la categoria su cui si specula maggiormente, con aziende che propongono integratori a base di erbe in compresse e cerotti, tisane, integratori in polvere per bevande, mist rinfrescanti e altri integratori spesso contenenti vitamina B, vitamina D, zinco, ma anche erbe e composti provenienti da piante come soia, trifoglio rosso, maca e la popolare cimicifuga. Ad esempio, Drew Barrymore ha detto di usare una pillola che contiene cromo, agnocasto e radice di maca per alleviare le vampate di calore e per la gestione ormonale del peso. Nonostante la loro popolarità, non ci sono prove sufficienti che molti di questi ingredienti possano migliorare gli effetti collaterali della perimenopausa. L’unico consiglio che valga la pena ascoltare? Parlare sempre apertamente con il proprio medico di famiglia o con un medico specialista per trovare il percorso terapeutico più adatto al proprio corpo.