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Millennials e Gen Z davanti allo specchio: cosa cambia nel make-up?

Le scelte beauty di due generazioni a confronto

Millennials e Gen Z davanti allo specchio: cosa cambia nel make-up? Le scelte beauty di due generazioni a confronto

Probabilmente sarà capitato anche a voi di imbattervi in uno di quei video che mette a confronto gli hack di make-up dei Millennial e della Gen Z. Influencer e sedicenti esperti mi ricordano che ombrettomascara sono morti e che devo evitare di sorridere e sfumare il blush direttamente sulla parte più rotonda delle guance, ma, invece, applicarlo più in alto sugli zigomi o addirittura sfumarlo verso le tempie per un effetto lifted. Appartenendo alla generazione di quelli nati tra il 1981 e il 1996 e avendo iniziato a truccarmi solo intorno ai vent’anni, potete forse avvertire il mio imbarazzo davanti a chi è invece cresciuto online, guardando tutorial di bellezza e imparando ogni segreto su prodotti e tecniche. Io uso pochi cosmetici, sempre gli stessi, tra i quali fondotinta, altro grande item che sembra ormai bandito. Guardo video di sedicenni o giù di lì che con un correttore e un blush fanno un trucco bellissimo e provo un po’ di invidia. Cerco di imparare, tenendo però presente che quello che alcune cose funzionano su un viso molto giovane e spesso non si adattano a chi ha un’altra età. E non mi scandalizzo se la Gen Z demolisce ogni mia certezza beauty, dai capelli con la riga laterale all’illuminante YSL Touche Éclat. Generazioni diverse. Tempi diversi. Influenze e esperienze diversi. O forse qualcosa in comune c’è? 

Gen Z vs. Millennial: le cose in comune nel make-up

Negli ultimi anni, il mondo del make-up ha subito profonde trasformazioni, con la Generazione Z e i Millennial a indicare la direzione da seguire. Sebbene questi due gruppi abbiano caratteristiche e abitudini diverse, condividono molte passioni e tendenze beauty, da una maggiore attenzione verso sostenibilità e inclusività fino a una predilezione per un’estetica più naturale e per il no make-up make-up, basato su una pelle luminosa e curata, l’uso di prodotti leggeri e look freschi e poco artefatti. Vediamo quali altre cose hanno in comune sul make-up queste due generazioni.

Focus su inclusività e diversità

Rihanna docet. Da quando, con il suo Fenty Beauty, ha lanciato 40 tonalità di fondotinta, mostrando che era possibile chiedere di più all’industria della bellezza, diversità e inclusività sono diventate obiettivi irrinunciabili, senza distinzioni generazionali. Ora ogni brand sa che, se vuole avere successo e ottime recensioni, deve offrire scelte multiple che assecondino le esigenze dei propri clienti, potenziali e reali. Maggiore inclusività significa abbattimento degli stereotipi di genere nel beauty, con una crescente richiesta di prodotti adatti a tutti, genderless, indipendentemente dall’identità di genere.

Make-up e skincare vanno di pari passo

Tutti noi, non importa l’anno in cui siamo nati, abbiamo imparato quanto sia importante prendersi cura della pelle, mantenendo sana la barriera cutanea. Così, anche nei cosmetici, Gen Z e Millennial cercano all’interno delle formulazioni ingredienti benefici come acido ialuronico, vitamina C e niacinamide, con una richiesta sempre maggiore di prodotti ibridi che fondono skincare e make-up.

Minimalismo e look naturale

No. La clean girl non è morta. Si è solo evoluta, adattandosi ai tempi e concedendosi, ogni tanto, un po’ di massimalismo. No make-up make-up, dewy skin, satin skin, soap nails o demi method make-up - dove il trucco c'è ma non si vede, lasciando spazio a una bellezza più naturale, con prodotti leggeri che enfatizzano la pelle senza coprirla completamente - sono tendenze amate sia dalla Gen Z che dai Millennial.

Brand etici e sostenibili

Vale nella moda e vale nel settore della bellezza. La consapevolezza ambientale ed etica è aumentata, portando sia Millennials che Gen Z a preferire l’acquisto di marchi che adottano pratiche eco-friendly, sono cruelty-free ed utilizzano ingredienti naturali e packaging riciclabili.

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Gen Z vs. Millennial: le differenze nel make-up

Gen Z e Millennial condividono un approccio innovativo e consapevole al make-up, ma sono tanti gli elementi che differenziano queste due generazioni. Ogni giorno si allunga la lista di trend beauty e cosmetici che la Gen Z bolla come poco cool, costringendo i millennial di tutto il mondo a fare un serio esame di coscienza e a ripulire le loro trousse e i loro cassetti del bagno. Via l’ombretto, via il mascara, via l’eyeliner, via il fondotinta. Tutto è più veloce, dinamico e in continua evoluzione. Le tendenze durano lo spazio di un video su TikTok. Un giorno funziona il trucco minimalista e quello successivo si riscopre il fascino di lip combo, gioielli da viso e si gioca con i colori accesi. Vediamo le principali differenze tra la Generazione Z (nati tra il 1997 e il 2012) e i Millennials (nati tra il 1981 e il 1996).

Perfezione vs. Espressione

I Millennials sono cresciuti con l’ideale di un trucco impeccabile, che serve a nascondere e a correggere, a rendere più belli. La perfezione, invece, non è l’obiettivo di chi fa parte della Gen Z. Almeno non quello principale. Il contouring scolpito, le sopracciglia perfette, piene e ben disciplinate e le basi matte e full-coverage - che chi è nato un decennio prima ha imparato a realizzare grazie ai tutorial di YouTube e alle sorelle Kardashian - non è nella lista delle loro tendenze da rincorrere. La Gen preferisce un approccio più sperimentale e inclusivo, che incarni un mezzo di espressione personale e artistica

Ispirazioni e icone beauty

I nati tra il 1981 e il 1996 hanno imparato a truccarsi studiando le riviste di moda, le star e le pop star, come Kim Kardashian, Britney Spears, Jennifer Aniston o le gemelle Olsen, e seguendo le YouTuber beauty guru come Huda Kattan. I nati tra il 1997 e il 2012, invece, sono cresciuti nell’epoca di TikTok e delle nuove piattaforme social, ispirandosi a icone digitali come Hailey Bieber, Zendaya e Iris Law, diventando spesso a loro volta make-up creator grazie alla voglia di esprimersi e sperimentare.

Full-Coverage vs. Skinimalism

Le differenze tra Millennial e Gen Z si vedono già analizzando il modo in cui realizzano la base del make-up. I primi hanno sempre optato per prodotti full-coverage, in grado di nascondere i "difetti". Nelle loro trousse non mancavano mai fondotinta coprente, stick per il contouring, illuminanti e blush in polvere o rossetti da usare per regalare un po’ di colore all’incarnato, di marchi come MAC, NARS e Fenty Beauty. La Gen Z, invece, abbracciando il concetto di skinimalism, preferisce prodotti leggeri che mettano in risalto una pelle già di per sé sana e idrata, come BB cream, che spesso sostituiscono con il solo il correttore. Immancabile il blush, come e dove applicarlo dipende dal trend del momento.

Sopracciglia, differenze tra generazioni

I Millennials hanno attraversato varie fasi nel mondo delle sopracciglia, da quelle sottilissime degli anni ’90, di Angelina Jolie e Pamela Anderson, a quelle folte e definite con gel e matite precise, rese popolari da Cara Delevingne e spesso realizzate con prodotti di Anastasia Beverly Hills, fino a quelle decolorate. Chi fa parte della Gen Z, invece, predilige sopracciglia più naturali e spettinate, spesso realizzate con la tecnica della brow lamination o semplicemente pettinate verso l’alto con un gel trasparente. Insomma, less is more.

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Come truccano gli occhi Millennial e Gen Z?

I Millennials hanno sempre amato usare ombretto, eyeliner e mascara, con una preferenza verso i colori caldi e neutri, come i marroni (non a caso le palette di Urban Decay sono state un must-have per anni). Il risultato doveva essere chic, sofisticato, ma mai troppo carico. Al massimo si concedevano di osare con righe bold di eyeliner e molta matita nera nella fase Indie Sleaze. E la Gen Z? Per chi ne fa parte nel trucco occhi vale tutto e il contrario di tutto. L’ombretto è "da anziani", ma se si indossa deve farsi notare, così come eyeliner e mascara che acquistano popolarità nelle versioni colorate. Via libera anche a eyes gems e glitter, soprattutto dopo l’uscita di Euphoria.

Labbra: Matte vs. Glossy

Dimmi come di trucchi le labbra e ti dirò a che generazione appartieni. O forse no, perché se il rossetto matte è stato il re indiscusso dell’era millennial, con Kylie Jenner e i suoi Lip Kit a guidare la rivoluzione del rossetto liquido opaco, non si può scordare un certo amore per il gloss dei primi anni 2000. Un trend che la Gen Z, invece, sta riportando in auge sono le texture idratanti e lucide, con effetto plump, ma naturale. Così, i trattamenti per le labbra ai peptidi di Rhode sono diventati un must. Attenzione, perché non funzionano solo le tinte lucide e trasparenti, ma anche le combo labbra, matita e rossetto, declinate nelle shades neutre o più cariche. 

Prodotti preferiti

Come detto prima l’obiettivo dei Millennials era la perfezione, il che si traduceva in prodotti prodotti full coverage come fondotinta a lunga durata, rossetti liquidi opachi e ciprie fissanti. Con l’avvento della skincare coreana e di brand come The Ordinary e Drunk Elephant, anche loro hanno iniziato a dedicarsi di più alla cura del viso, a prevenire i problemi piuttosto che a nasconderli. La Gen Z, invece, ha da subito capito il fascino dei "difetti" e ha adottato una mentalità skin-first. Ha dato priorità a una skincare mirata e preferito prodotti leggeri e multifunzionali, in grado di lasciare la pelle naturale, idratata e luminosa. Tra i suoi prodotti must-have ci sono i blush in crema, i gloss idratanti e gli illuminanti liquidi. Inoltre, dato che molti membri della Generazione Z non hanno un reddito indipendente, spesso i loro acquisti sono orientati verso i marchi giovani e economici e verso i dupe.