Amanda Harlech, la musa di John Galliano e Karl Lagerfeld
Una vera Lady che ha contribuito a scrivere la storia della moda
02 Marzo 2020
Avrebbe potuto essere una ballerina, una pianista o un'artista. Invece ha sposato un lord ed è diventata la musa ispiratrice di due dei più importanti stilisti del mondo. Amanda Harlech è sempre rimasta dietro le quinte. Ascoltando, suggerendo, consigliando. Ha lavorato per Givenchy, Chanel, Fendi. Prima al fianco di John Galliano, poi, per oltre 20 anni, a quello di Karl Lagerfeld. Naturalmente chic, bella, elegante la sua è una presenza fissa nelle liste dei Best Dressed. Ecco tutto quello che dovete sapere su Lady Amanda Harlech.
È una vera Lady
Il suo titolo di Lady è vero. Lo ha ottenuto nel 1986 dopo aver sposato Francis Ormsby-Gore, sesto Barone di Harlech. Prima di quel momento era semplicemente Amanda Jane Grieve. Nasce nel 1959, figlia di un avvocato di successo e di un'elegantissima madre, e cresce nel lussuoso quartiere londinese di Regent's Park insieme a due fratelli. La sua infanzia è piena d’arte e bellezza. Studia pittura, musica, danza, equitazione e passa le giornate a giocare con le bambole con il futuro designer Jasper Conran o ascoltando i genitori chiacchierare con i loro vicini di casa, artisti come Alan Bennett, George Melly e Jonathan Miller. Dopo aver completato gli studi, inizia a frequentare un corso di Letteratura Inglese a Oxford (ha una passione per Henry James), ma non lo terminerà mai.
L'inizio della sua carriera come redattrice
Voleva andare ad Oxford per studiare inglese e sognava di fare un dottorato di ricerca su "Henry James e la corruzione morale", ma, invece, accetta l’offerta di lavoro di Sophie Hicks e finisce ad Harpers & Queen. Quando l’amica si trasferisce a Vogue, Amanda eredita il suo posto di fashion editor junior e inizia a lavorare con stilisti e fotografi, come Mario Testino. Di quel periodo ricorda:
Scattavamo queste cose che erano come fiabe, davvero. Ma io ero una redattrice difficile, complicata, troppo idealista, che si metteva i tacchi a spillo e si rifiutava di fare le cose perché troppo simili alla pubblicità, così al punto in cui penso che mi avrebbero licenziata, ho incontrato John [Galliano].
In quel momento la sua vita cambia per sempre.
L'amore a prima vista con John Galliano
Tra Amanda e John fu davvero un colpo di fulmine. Quando lei, allora junior fashion editor della rivista Harpers & Queen, vede le creazioni di Galliano che si è appena diplomato al Central Saint Martins College of Art and Design ne riconosce immediatamente il grande talento. Lascia il giornalismo e inizia a lavorare col designer.
Ho incontrato John…era la risposta visiva a tutto ciò che avrei potuto immaginare. – ricorda la Lady - Faceva spettacoli che erano storie e avventure, così sono andata con lui.
Più di una semplice musa, Harlech collabora con Galliano in ogni fase del percorso, dai bozzetti al set-dressing. Il loro è un rapporto simbiotico. Negli anni '80 vivono fianco a fianco: la gente li ricorderà molto dopo fare colazione al Copper Kettle di Londra. Soprattutto, ricorderanno Amanda, vestita come un contadino olandese di un dipinto di Bruegel. Per tutto il decennio successivo le loro chiacchierate si trasformano in creazioni e show indimenticabili. Poi quando lo stilista lascia Givenchy per Dior, qualcosa si spezza. Harlech lo lascia e diventa la musa di Karl Lagerfeld.
La collaborazione con Karl Lagerfeld
Amanda Harlech ha incontrato Karl Lagerfeld per la prima volta nel 1996 durante una festa nella sua casa in Rue de l'Université. Lei era stata invitata come ospite di John Galliano, con il quale lavorava da dieci anni. In quel periodo lo stilista inglese stava per abbandonare Givenchy per ricoprire il ruolo di direttore creativo di Dior, ma la maison esitava ad assumere anche Amanda. Lagerfeld, a conoscenza della situazione, ne approfitta e quando la rivede ad una cena per festeggiare il compleanno di Elton John le offre immediatamente un contratto. Lei, su consiglio di Anna Wintour, accetta. Sin da subito Harlech capisce che lavorare per Lagerfeld è molto diverso dal lavorare per Galliano. Insieme lei e John avevano iniziato da zero, il loro rapporto era quasi fraterno e parte del suo lavoro consisteva nel rafforzare la fiducia del designer. Con Kaiser Karl è tutta un’altra storia.
È stato molto diverso e mi sono sentita molto isolata, tanto per cominciare. All'inizio ho sentito che Chanel era incredibilmente ritualizzata, come una corte, dove ognuno aveva il suo ruolo. Ci inchinavamo e ci baciavamo tutti allo stesso tempo: e se non si bacia quella persona, si è considerati molto maleducati e ci si fa tagliare la testa. Ora capisco meglio. Karl è incredibilmente caldo, generoso, istericamente divertente, molto impegnativo, straordinariamente brillante, un genio anticonformista, mai aggressivo; è vivace a suo modo come lo era con John.
Nonostante i difficili inizi, col tempo la loro intesa cresce sempre più, tanto che il creativo tedesco la definisce il suo "paio di occhi esterni". Una delle sue colleghe dell'industria della moda parigina osserva:
Amanda porta una dose di inglese a Parigi. Viene, vede, ascolta, guarda, si inchina, se ne va.
Il suo ruolo, infatti, è dare un senso al processo creativo di Lagerfeld, aiutandolo a tradurlo in collezioni di moda. Per oltre vent’anni la sua sfida principale è tenere il passo con Karl, sempre al suo fianco, suggerendo idee, ispirando, mediando, negoziando e mantenendo l’atmosfera intorno a re Lagerfeld piacevole e creativa.
La sfilata per Prada nel 1994
Nel 1993 Amanda ha partecipato come modella alla sfilata SS94 di Prada. La musa di Galliano e Lagerfeld ha camminato in passerella insieme a Kate Moss, Christy Turlington e Amber Valletta indossando una serie di outfits vagamente ispirati all’eccentrica britannica Vita Sackville-West. Un’esperienza indimenticabile, come ha dichiarato Lady Harlech:
Mi ricordo l'emozione di essere invitata. Ricordo che anche John Galliano era entusiasta e volevo conoscere il mio "look" per lo show e ogni dettaglio del backstage. Il fitting era tranquillo, ma lo spettacolo era molto spaventoso. André [Leon Talley] era seduto in prima fila accanto ad Anna [Wintour]... Ho cercato di non attirare la sua attenzione, ma alla mia seconda uscita mentre lo sorpassavo, ho sentito la sua voce dall’accento del profondo sud, del North Carolina, dire "Amanda! Sorridi!" Penso di aver abbozzato un mezzo sorriso. Il tutto come se fossi al rallentatore. Lo rifarei di nuovo. Avrei voluto passare più tempo con Miuccia.
Un modello di stile British
Nell’armadio di Amanda Harlech ci sono molto nero, qualche raro tocco di bianco e di colore, molti pezzi vintage e haute couture, scarpe Manolo Blahnik e stivali da equitazione. I suoi essentials sono giacche di tweed e in pelle, tailleur, romantici abiti in tulle e pizzo che ricordano un po’ Miss Havisham. I brand sono facili da individuare: Chanel, Fendi, Galliano, Prada, ma anche JW Anderson.