La camicia bianca è il must-have dell'estate
Ecco perché è fondamentale averne (almeno) una nel nostro guardaroba
20 Maggio 2020
“La camicia bianca è simbolo di purezza mentale. Io credo che tante collezioni oggi siano bianche perché c’è il rifiuto di tutto quello che la moda sta facendo” dichiarava lo stilista Massimo Piombo.
Da elemento essenziale dell’abbigliamento maschile, la camicia è diventata con il tempo un must-have anche nel guardaroba femminile, dove il bianco diventa protagonista evergreen.
Questo capo vede la sua prima comparsa nell’antica Roma, dove uomini e donne usavano delle tuniche dalle maniche larghe, che venivano accorciate o allungate in base alle stagioni, e fino al 1300 la camicia rimane pressoché invariata, solo dopo cominciarono a fare la loro comparsa dettagli su manica e scollo, dove venivano inseriti cordoncini in tessuto con tanto di fregi e ricami.
La storia della camicia bianca va di pari passo con l’emancipazione femminile, diventando per le donne degli anni ’70 un capo emblema del femminismo. All’inizio del 1900 la stessa Coco Chanel contribuì alla liberazione del costume sostituendo i corsetti femminili con le camicie bianche maschili, rivoluzionando in questo modo un’intera classe di stile. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, è Christian Dior a proporre una camicia bianca in organza e sapientemente abbinata a gonne a ruota o shorts a vita alta che evidenziavano il punto vita, look che diventò subito un classico tra le star di Hollywood.
La versatilità di questo capo che lo rende perfetto in ogni occasione, è anche un indiscutibile e chiaro sinonimo di femminilità: bianca, candida, pulita, la camicia abbottonata mette in risalto la vita mentre sbottonata la scollatura. Essa fu simbolo dello sdoganamento del cosiddetto look androgino grazie alle sue mille interpretazioni concretizzate con ogni tipo di tessuto, tra cui taffettà, crêpe de chine, organza, raso, tulle, stoffe di seta o di cotone.
Ma che differenza c’è tra la camicia bianca maschile e quella femminile? A differenza di quella maschile più classica e austera, la versione femminile della camicia presenta nell’insieme una minore rigidità di colletto e polsini, mentre la sua linea aderente con l’abbottonatura a sinistra risulta adeguata alla vestibilità del corpo femminile. Con lo sviluppo della società, le categorie stilistiche di menswear e womenswear sono diventate mere etichette che non definiscono più il genere ma diventano mezzi per dichiarare la propria identità e stile: un capo come la camicia non risulta più un affair esclusivamente maschile ma assume una connotazione universale e genderless.
Nata per lui ma arrivata nel guardaroba di lei, la camicia oggi viene riproposta come il simbolo di un’eleganza immortale che coinvolge i codici di abbigliamento universale, lavorando così sul dialogo stilistico e creativo tra i rispettivi sessi.
“Mi piace pensare che la mia camicia bianca sia un termine di uso universale, che però ognuno pronuncia come vuole”, dichiarava Gianfranco Ferré, che definiva questo capo come l’elemento distintivo del suo stile.
Ora, nel pieno della mezza stagione, la camicia bianca diventa automaticamente il capo più apprezzato e valorizzato del guardaroba grazie alle sue linee candide, pulite e fresche che gridano spensieratezza ma allo stesso tempo mostrano un’eleganza senza tempo che dona un’aria di solennità anche all’outfit più semplice e rassicura gli animi in questo periodo di incertezza. E infatti nss G-Club ha selezionato le camice perfette per questa stagione in una mini shopping guide.