Solange Knowles, icona fashion e musa del pop contemporaneo

Solange Knowles non è più la sorella minore di Beyoncé. O almeno non solo. La ragazza è cresciuta e, da ballerina di secondo piano nei tour delle Destiny's Child, si è trasformata in una delle artiste più interessanti del panorama internazionale. DJ, cantante, cantautrice, performer, visual artist, scultrice, coreografa... non basta un’unica parola per definire il suo talento eclettico, quella visione artistica affascinante, incisiva, che ha creato, secondo Il New York Times, un nuovo modello di icona pop contemporanea e l’ha portata lontano: dai palchi del Coachella al Guggenheim Museum di New York, dall'Hammer Museum di Los Angeles alla Tate Modern di Londra.

I suoi ultimi due album, A Seat at the Table e When I Get Home, il loro mix tra jazz, funk, blues e pop, accompagnato da testi politicamente impegnati, ha regalato un dipinto vivido e bellissimo della black culture, segnando l’inizio di un’evoluzione interiore ed estetica. È una sorta di rinascita, di empowerment, frutto di un lunghissimo percorso personale accidentato, fatto di alti e bassi, una malattia debilitante (la disautonomia neurovegetativa), l’inevitabile competizione con la sorella-diva.

Il mio stile si è evoluto e cambiato così tanto negli ultimi 10 anni, e penso che una delle cose più divertenti dell'essere ragazza sia sperimentare, divertirsi, essere leggera ed esprimersi attraverso questo. - Ha detto recentemente a Fashionista - Da quando è uscito questo disco, penso che sia stato davvero importante per me comunicare attraverso tutte le sfaccettature dell'immaginario e dell'arte che sono associate all'album. Il mio stile performativo si è evoluto in un modo molto più sobrio, minimale e diretto di comunicare attraverso la moda e lo stile. Ho guardato molti costumisti di danza moderna - Trisha Brown, Martha Graham, Bill T. Jones - e mi sono davvero ispirata da una colorway decisa e da silhouette in grado di valorizzare al meglio le linee del corpo in movimento.

Solange non è più l’adolescente impacciata che voleva sposare Brandon Boyd (il leader degli Incubus), amava il contorno labbra marrone e i pantaloni capri, la stessa a cui ha scritto una bellissima lettera pubblicata da Teen Vogue. Ora è una black woman fiera, appassionata, raffinata, sofisticata che ha plasmato per se stessa un’estetica estremamente ricercata piena di riferimenti artistici. Nei suoi outfit che prediligono le forme sinuose che esaltano il corpo femminile ed i colori terrei si leggono le sue origini texane, il suo ruolo di artista donna black, le sue icone musicali e di stile come Kate Bush, Bjork, Erykah Badu, Lauryn Hill, Kelis, ma anche gli artisti che ama e con cui ha collaborato: Adrian Piper, Cary Fagan, Mickalene Thomas, Carlota Guerrero, Armina Mussa... La surreale cowgirl nera dal mood Afrofuture che veste Telfar, Mugler vintage, Tom Ford-era Gucci, Virgil Abloh, Darlene e Lizzy Okpo è l’incarnazione della nuova Solange, una talentuosa artista che sta decidendo chi vuole essere, destreggiandosi tra le sue tante anime: da madre a performer, da icona di empowerment femminile ad attivista politica.