La nuova campagna di Dior celebra l'empowerment femminile
#Diorstandswithwithwomen racconta le storie di donne straordinarie in una serie di video
23 Settembre 2020
Da quando Maria Grazia Chiuri è diventata la prima creative director donna, esordendo con una collezione SS17, che tutti ricordano per la t-shirt "We should all be feminist", la storica maison ha moltiplicato il suo impegno per promuovere l'empowerment femminile. Dopo Dior Talks, la serie di conversazioni sui temi del femminismo e dell'arte lanciato nei mesi scorsi, Christian Dior Parfums ha deciso di dare voce alle donne attraverso una serie di 11 video, caratterizzati dagli hashtag #Diorstandswithwithwomen e #Diorchinup. Il risultato è un mosaico di ritratti, pieno di storie personali, idee e ispirazioni che raccontano le donne di oggi, celebrando le loro differenze, i loro sogni e i loro obiettivi.
Il progetto, che sostiene l’associazione Charlize Theron Africa Outreach Project e, in particolare, il lancio di un nuovo programma (CTAOP Youth Leaders Scholarship) che mira a formare i leader di domani, coinvolge donne molto diverse fra loro, ma tutte libere, autentiche, unite da un femminismo concreto: da Charlize Theron, star di Hollywood e musa del profumo J’Adore, a Cara Delevingne, dalla modella Paloma Elsesser all’attrice Leyna Bloom, dalla professoressa di immunologia pediatrica Marina Cavazzana alla coreografa e ballerina Parris Goebel.
Ognuna di loro ha vissuto un’esperienza unica, ha lottato per essere se stessa, ha seguito i propri sogni. Cara Delevingne racconta come grazie alla sua personalità sfaccettata e multiforme è riuscita a diventare esempio per un'intera generazione. Golshifteh Farahani, attrice fuggita dall’Iran per cercare fortuna in Francia nel 2008, confessa di considerarsi semplicemente un essere umano, sottolineando come per lei non esistano differenze fra uomini e donne. Pamela Tulizo, fotografa congolese, parla di come l’emancipazione consista nel liberarsi dalla "legge del padre"; mentre Leyna Bloom spiega come essere una donna nera e una donna trans che cammina a testa alta sia una forma di attivismo. La professoressa Marina Cavazzana spiega come il suo lavoro possa favorire a eliminare il divario uomo-donna nel mondo della medicina:
Ho sottoscritto un manifesto a supporto della lotta contro la sotto-rappresentanza delle donne nei ruoli di potere sul lavoro, generalmente assegnati a uomini. Se non prendiamo potere, non potremo mai aiutare le generazioni più giovani. Il mio consiglio è: buttatevi, non autocensuratevi mai, fate sentire la vostra voce, fate rumore.