Il mondo esoterico dei tarocchi di Dior Haute Couture SS21
Una fiaba fashion raccontata da un corto di Matteo Garrone
26 Gennaio 2021
Si racconta che Monsieur Christian Dior fosse un uomo molto superstizioso, tanto da prediligere il numero 8 perché ritenuto beneaugurante o da avere l’abitudine di cucire rami di mughetto nei nuovi vestiti di ogni sfilata per assicurarsi il successo delle sue creazioni. Queste piccole pratiche scaramantiche quotidiane si aggiungevano ad una passione più profonda per l’occultismo e per il mondo dei tarocchi che ha ispirato la collezione Haute Couture SS21 di Dior.
In periodi di incertezza, proprio come quelli che ha vissuto Monsieur Dior durante la guerra, ogni riferimento alla magia beneaugurante trasmette sicurezza. Non credo che i Tarocchi siano divinatori ma semplicemente che l’incontro con gli Arcani maggiori e minori aiuti ad analizzare i propri pensieri e permette di fare delle scelte. Oggi abbiamo la sensazione di essere rinchiusi in questa "nuova dimensione" e il ricorso ai Tarocchi può essere una strada che ti dice: "vai avanti".
Spiega Maria Grazia Chiuri, paragonando i sentimenti di paura e incertezza verso il futuro che proviamo in questo periodo con l’esperienza avuta da Christian Dior durante la Seconda Guerra Mondiale, quando si affidava alla divinazione per avere notizie della sorella Catherine, membro della Resistenza francese, deportata nel campo di concentramento di Ravensbrück.
La designer trasforma le misteriose e affascinanti carte divinatorie, così piene di significati e simbolismo, in abiti complessi, opulenti e bellissimi. Sono silhouette architettoniche, degne di una Madonna bizantina o della principessa di una fiaba. Forme, stoffe, texture, colori e ricami si sovrappongono raccontando una storia di pura poesia fatta, invece di parole, di corpetti che sembrano bassorilievi, eteree gonne see-through, completi maschili in velluto, mantelle jacquard, abiti stile impero.
Sui capi, declinati in tweed, cachemire, velluto e organza, troviamo i segni dello zodiaco, le stelle e l’estetica dei tarocchi miniati da Bonifacio Bembo per i duchi di Milano verso la metà del secolo XV, resi ancora più speciali dal know-how dell’atelier Dior e dalla reinterpretazione dell’artista Pietro Ruffo.
Dior ha scelto di esaltare il fascino delle sue nuove creazioni rinnovando la collaborazione con Matteo Garrone. Una ragazza si fa leggere le carte da un'anziana signora. "Che cosa vuoi sapere?", chiede la cartomante. "Chi sono?", risponde la ragazza. Lo scoprirà vagando tra le stanze di un castello, incontrando, di volta in volta, La Papessa, l’Imperatrice, la Giustizia, il Matto, il Diavolo e tutti gli altri arcani che, come spiriti guida, le rivelano un lato nascosto di se stessa.
Inizia così Le Château du Tarot, fiaba fashion raccontata dal regista romano in un cortometraggio con protagonista Agnese Claisse (attrice e cantante figlia di Laura Morante e George Claisse), ambientato nel castello toscano di Sammezzano che, con i suoi interni bizantini opulenti ed eccentrici, diventa la location perfetta per dare vita alla collezione Haute Couture SS21 di Dior.