5 iniziative di moda sostenibile da conoscere

La sostenibilità è la nuova caratteristica di cui tutti i brand sembrano non poter più fare a meno. Da Stella McCartney a H&M, da Reformation ad Hermès, che ha annunciato una nuova versione della sua borsa Victoria realizzata con una pelle vegana a base di funghi, icone del lusso e giovani start-up sono alla ricerca di materiali innovativi, green e nuove tecnologie che mostrino il loro impegno verso una moda eco-consapevole e circolare. Ogni giorno l’offerta si arricchisce di progetti interessanti che contribuiscono a rendere il nostro armadio più rispettoso dell’ambiente e alleggeriscono il nostro senso di colpa da shopping compulsivo.

Ecco 5 iniziative di moda sostenibile presentate recentemente da conoscere.

I capi in pelle di fungo Mylo di Stella McCartney 

Vegana da tutta la vita, Stella McCartney non ha mai usato pelli o pellicce di animali in nessuna delle sue creazioni ed è sempre alla ricerca di nuovi materiali eco-friendly da sperimentare e inserire nelle sue collezioni. L’ultimo si chiama Mylo, è stato sviluppato in collaborazione con l’azienda Bolt Threads ed è un’alternativa certificata biologica alla pelle, ottenuta dal micelio contenuto nelle radici dei funghi. Gli scienziati hanno scoperto come riprodurre in laboratorio i processi che avvengono nel sottosuolo, dove si formano le radici dei funghi, ottenendo così una speciale combinazione di terra, acqua e aria che è morbida, malleabile e ben si presta per la creazione di capi di abbigliamento. I vantaggi? A differenza delle pelli sintetiche, Mylo ha un impatto ambientale minimo, non utilizza il petrolio, è composto da sostanze totalmente rinnovabili e reperibili in natura. Dopo una speciale versione della borsa Falabella, i primi capi prototipo (non ancora in vendita) realizzati in Mylo a mano nell'atelier Stella McCartney a Londra, sono un top bustier nero e pantaloni cargo, ottenuti sovrapponendo scampoli di questa pelle di fungo a uno strato di nylon di neoprene riciclato.

La Science Story Collection di H&M

H&M ha appena presentato Science Story, una nuova capsule collection eco-friendly che fa parte del progetto sostenibile Innovation Stories, che si svilupperà nell’arco del 2021 realizzando diversi capi con processi innovativi e non dannosi per l'ambiente. I pezzi di questa prima collezione sono essential contemporanei realizzati in nuovi materiali green come EVO by Fulgar®, un filato a base biologica derivato dall'olio di ricino, e Desserto, un'alternativa vegetale alla pelle, prodotta da piante di cactus. Sfogliando l’offerta, disponibile online dal 18 marzo, si potrà scegliere tra jeans bianchi a gamba larga con doppia cintura rimovibile, camicia bianco gesso con taschino oversize e una tuta con risvolto. Gli accessori hanno colori e design accattivanti come i sandali con cinturino verde a tacco alto, gli occhiali da sole blu in plastica riciclata con montatura a doppia lente, o collane e orecchini chunky formati da cerchi arancioni e dettagli in strass. Ogni pezzo è dotato di una maxi etichetta che ne rivela il processo di realizzazione e l'origine.

I jeans tracciabili di Reformation 

Non è più sufficiente che i brand dichiarino di essere sostenibili. Ora i consumatori voglio le prove, per questo la tracciabilità è la nuova frontiera dalla moda green. Lo conferma la nuova linea di jeans di Reformation, l’azienda di Los Angeles che fin dalla sua nascita si è focalizzata sulla riduzione degli sprechi, sulla promozione di un consumo consapevole e che mira a diventare completamente sostenibile entro il 2025. Per fornire maggiore visibilità alla sua catena di fornitura e agli standard di produzione rigorosamente mantenuti, il brand ha unito le forze con FibreTrace, una tecnologia sviluppata dai coniugi Danielle e David Statham che incorpora pigmenti tracciabili e scansionabili direttamente nel tessuto. Basta scansionare con il proprio smartphone la tag di uno dei nuovi capi in denim per seguire tutta la blockchain virtuale "Farm to butt": dalla fattoria del cotone (che, in questo caso, è Good Earth Cotton, la prima azienda agricola climate positivity in Australia) alla produzione, dalle fasi di finitura al corpo di chi li indossa.
La selezione di item creati da Reformation con FibreTrace è disponibile online ed include nove paia di jeans, due paia di shorts e una giacca, con prezzi che vanno da 90 a 160 euro.

La collezione SS21 upcycled di OhSevenDays 

OhSevenDays è un brand fondato nel 2015 dalla designer australiana-canadese Megan Mummery, che ha la sua base a Istanbul, una delle più grandi città tessili del mondo. L’idea alla base del progetto era, come svela il nome, creare articoli sostenibili ed etici che potessero essere indossati comodamente dal lunedì alla domenica, suggerendo un senso di circolarità che è rispecchiato anche nel modello produttivo. Ogni capo, infatti, è realizzato (in limited edition) con tessuti di scarto, non utilizzati a causa di piccoli difetti e macchie o rimanenze di ordini eccessivi. Anche la collezione primavera-estate 2021 di OhSevenDays disponibile online segue questo concept di moda circolare e presenta una selezione di underwear mix n'match, camicie stampate in seta vegana ispirate al movimento Bauhaus e capi in lino color block.

La collezione di accessori upcycled GANNI Kiosk

Ispirandosi ai bazar locali danesi, GANNI ha presentato GANNI Kiosk, una collezione di merchandising upcycled divertente e colorata. Il direttore creativo Ditte Reffstrup ha realizzato una serie eclettica di accessori che vanno dalle custodie per il telefono create usando i sottoprodotti delle piante di lino coltivate localmente, agli articoli di cancelleria fatti di carta di pietra riciclata, dai calzini e set di biancheria intima in tessuti di cotone biologico di scarto alle custodie biodegradabili e agli scrunchies, dai bucket hat alle crochet bags, dai braccialetti pieni charm multicolor ai portachiavi.
Trovate la collezione sul sito di GANNI.