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Occhiali da sole: dalle origini ai trend di stagione

Da dove arrivano gli occhiali da sole e quali sono i modelli più hot del momento

Occhiali da sole: dalle origini ai trend di stagione Da dove arrivano gli occhiali da sole e quali sono i modelli più hot del momento

Dai leggendari occhiali da sole a forma di cuore della Lolita di Stanley Kubrick agli iconici Manhattan disegnati da Oliver Goldsmith e indossati da Audrey Hepburn in Breakfast at Tiffany's, gli occhiali definiscono la personalità di un personaggio e ci dicono molto della persona a cui appartengono. Che si tratti poi di occhiale da sole o da vista non importa, ciò che veramente conta è che sappiano dare il giusto twist al proprio look tanto da renderlo un elemento di forte distinzione. È il caso quindi di Woody Allen, che con i suoi occhiali dalla montatura nera e spessa ha tracciato l’ideale del regista intellettuale, o quello di Lina Wertmüller, bianco, squadrato e irriverente quanto basta. Dalla prima differenziazione fra lente di ingrandimento e occhiale, ecco allora una breve storia dell’accessorio a cui nessuno di noi è più in grado di rinunciare.

Cenni storici

Noti come vitreos ab oculis ad legendum, alla fine del Duecento gli occhiali erano conosciuti come l’accessorio in grado di distinguere il rango e il ruolo intellettuale di chi li indossava. I primi occhiali, infatti, avevano lenti convesse e servivano solo a correggere la presbiopia tipica delle persone più anziane, e visto che la vecchiaia era anche simbolo di saggezza, rappresentare un uomo con un paio di occhiali era considerata una forma di omaggio e rispetto. Fu poi nel Quattrocento che fecero la loro comparsa le lenti concave per i miopi, portate abitualmente e non solo per leggere.

Ad evolvere non fu solo la lente, ma anche la stessa montatura. I primi occhiali erano costituiti da due lenti rotonde cerchiate di cuoio e legate fra loro ad un perno che permetteva di tenerli fissi sul naso. Successivamente invece, fu inserita un’asola di cuoio con cui era possibile fermarli dietro le orecchie, fino ad arrivare al XVI secolo, con montature che prevedevano l’utilizzo di molle e materiali più leggeri per una migliore aderenza sul naso.

 

L'origine degli occhiali da sole

Alla fine del 1800 le montature iniziarono a diversificarsi – in termini di materiali e forme. Nel 1873, infatti, l’americano John Wesley Hyatt e l’inglese Daniel Spill brevettarono la celluloide, ma quand’è allora che nascono gli occhiali da sole? Come ogni indumento, anche gli occhiali devono la loro evoluzione ad eventi storici, scoperte scientifiche e nuovi usi e costumi. Negli anni '30 del Novecento in particolare – vista la nuova abitudine alle villeggiature – fecero la loro comparsa su riviste di moda femminili gli occhiali da sole – in celluloide bianca e lenti blu - un accessorio ormai indispensabile e al tempo stesso frivolo per proteggere la vista dalla luce del sole, dai riflessi dell’acqua del mare, ma anche dal bianco della neve durante l’inverno. Per gli uomini invece, l’abitudine a portare occhiali da sole arrivò dagli Stati Uniti, da una parte grazie alla rappresentazione dei gangster rappresentati in lenti fumé, dall’altra grazie invece ai membri dell’aviazione militare che si rivolsero alla Bausch&Lomb – una nota fabbrica di lenti – per risolvere il problema della luce del sole per i piloti dell’aeronautica. Nacquero così gli occhiali da sole con lenti verdi a goccia che, una volta usciti dall’ambito militare, divennero universalmente noti come Ray-Ban.

Durante gli anni della Seconda Guerra Mondiale, a Torino Giuseppe Ratti perfezionò il modello Meflecto, la cui novità consisteva nella flessibilità delle astine e nella loro estrema leggerezza. Lo stesso principio venne applicato da Ratti per gli occhiali da sole, i Persol, con armatura e ponticello flessibili che permettevano il perfetto adattamento dell’occhiale al viso. Le lenti erano in vetro con una colorazione inimitabile che non alterava i colori della natura, venivano prodotti in quattro tonalità e avevano un fortissimo potere di assorbimento della luce del sole. I Persol conquistarono subito le dive del cinema e le riviste di moda, diventando probabilmente l’occhiale da sole italiano per eccellenza.

 

Dagli anni '50 ad oggi

È tuttavia dagli anni '50 in poi che gli occhiali da sole esplosero in tutta la loro creatività: le lenti si colorarono di mille sfumature, spesso in sintonia con gli abiti, e l’evoluzione delle forme iniziò a tendere al sofisticato e al kitsch. Fecero la loro comparsa per esempio occhiali a farfalla o con eccentrici alettoni di pizzo, e ancora decorazioni di strass o perle. Entrati quindi a far parte della vita di tutti i giorni, gli occhiali persero in questo periodo la valenza di meri correttori della vista per diventare a pieno regime un accessorio in grado di esaltare la personalità di chi lo indossa. Come non citare allora occhiali che hanno fatto la storia della moda come quelli di Helena Rubinstein a maschera del 1968, quasi più adatti allo spazio che alle giornate di sole sulla Terra, o quelli a farfalla gigante di Pierre Cardin del 1970, o ancora quelli trasparenti monocolore di Dior e quelli di Courréges con tanto di lunghe ciglia in plastica – sempre del 1970.

Dopo anni di sperimentazioni, azzardo e creatività, oggi gli occhiali da sole fanno parte della vita e soprattutto dello stile di ognuno di noi. Ecco allora le tendenze di questa stagione.

 

Il cat-eye

SAINT LAURENT

SAINT LAURENT

265€
CELINE

CELINE

270€
CELINE

CELINE

290€
BOTTEGA VENETA

BOTTEGA VENETA

370€
BALENCIAGA

BALENCIAGA

295€

 

Forma rettangolare

JACQUEMUS

JACQUEMUS

280€
SAINT LAURENT

SAINT LAURENT

305€
PRADA

PRADA

300€
SALVATORE FERRAGAMO

SALVATORE FERRAGAMO

265€
THE ATTICO

THE ATTICO

220€

 

Occhiali a mascherina

LOEWE

LOEWE

350€
ALEXANDER MCQUEEN

ALEXANDER MCQUEEN

230€
SAINT LAURENT

SAINT LAURENT

345€
CHANEL

CHANEL

950€
MAISON MARGIELA

MAISON MARGIELA

560€