5 nuovi designer italiani da tenere d'occhio
Altaroma consacra giovani talenti e progetti all'insegna dell'innovazione e della sostenibilità
16 Luglio 2021
Mai come in questo particolare periodo storico c'è stato bisogno di idee nuove e fresche per recuperare la voglia di poesia delle persone. E quale scenario migliore se non la città eterna, luogo d'origine dell'Alta Moda italiana, poteva ospitare l'evento dedicato all'innovazione e ai talenti emergenti nel campo del fashion design? Altaroma è l'evento che dal 2009 dà voce e spazio alle giovani eccellenze del panorama moda italiano, dove tra incontri professionali, sociali ed eventi culturali fiorisce un ecosistema fertile per la creatività e l'artigianato. Quest'anno le tematiche della sostenibilità si sono concretizzate in sfilate phygital, con pochi spettatori a causa delle restrizioni da Covid-19, ma rigorosamente dal vivo, presso gli storici studi di Cinecittà. Le sfilate sono andate in scena dal 7 al 10 luglio, ed nss G-Club ha individuato 5 brand emergenti con progetti unici e innovativi, tutti da scoprire. Ecco una selezione accurata di stilisti giovani, Made in Italy, che faranno sicuramente strada.
Edoardo Gallorini
Mistica, magica ed estraniante l'Estasi Mediterranea è la SS22 di Edoardo Gallorini, uno dei giovani talenti più acclamati ad Altaroma. La collezione echeggia alle icone di una "Vecchia Hollywood Italiana", come Roma, e porta in passerella uno stile senza tempo che si adegua alle tendenze contemporanee, riflettendo la nonchalance propria di una diva in vacanza, secondo l'idea di una "erotica noia borghese". Catherine Deneuve, Mariangela Melato e Tilda Swinton sono le muse del designer per la collezione. Il brand, nato nel 2019, è affezionatissimo all'iconografia cinematografica del Bel Paese.
Alessandro Vigilante
Movimento, identità e sapienza sartoriale per un concetto che gira intorno alla consapevolezza del corpo femminile. Alessandro Vigilante presenta ad Altaroma ATTO II - Body Rebirth, collezione che immagina nuovi orizzonti per la sensualità femminile, con una sottile citazione a Pierre Cardin, colori neon e silhouette aderenti che abbracciano ed accompagnano la fisicità in una danza libera. Frutto della expertise e di una professionalità maturata presso grandi firme della moda italiana come Dolce & Gabbana, Gucci e Philosophy, Alessandro Vigilante mette la firma sul futuro della moda donna.
Vescovo
Un brand divertente con una particolare sensibilità per tessuti e concetti sinceri, basati sul colore e sul fit oversize, con un approccio sostenibile. Vescovo.vescovo è il brand di Antonio Pondini, designer toscano naturalizzato milanese che grazie ad un background in architettura riesce ad immaginare strutture adatte al corpo senza mai risultare troppo lontano dalla realtà in cui è cresciuto. I colori pastello e i materiali innovativi della collezione SS22 contribuiscono a concretizzare l'estetica del marchio, che anche per questa collezione sceglie una produzione basata su materiali deadstock e riciclati.
Ctrl+z
Annulla l'ultima azione. Questo il concetto del brand Ctrl+Z fondato da Valentina Battaglia, Camilla de Santis, Beatrice Giaccaglia e Irene Piccirilli, 4 designer emergenti con l'obiettivo di eliminare le automazioni del sistema del fast-fashion e reinterpretare, recuperare e reinventare i capi in maniera smart e innovativa. Tessuti e filati naturali, realizzati interamente in Italia e provenienti da rimanenze di magazzino o riciclati da aziende terze compongono la collezione SS22, colorata e contemporanea, unisex, attenta alle esigenze estetiche e etiche della Gen Z.
KIDSOFBROKENFUTURE
KIDSOFBROKENFUTURE nasce dalle idee del duo formato da Elbio Bonsaglio e Marta Sanchez, parte di una generazione responsabile, attenta delle sorti del pianeta. Sempre attento alla responsabilità sociale ed ambientale nei processi di produzione e di ideazione, il brand nasce da un'idea radicale, quella di rendere la sostenibilità un tutt'uno con un approccio stilistico fresco e contemporaneo, cool e attento alle tendenze del momento. La collezione presentata ad Altaroma riflette la tematica sociale della paura, scaturita naturalmente dal difficile periodo della pandemia, e la risolve con una collaborazione a metà tra realtà e fantasia con il visual artist Daniel Sparkes a.k.a MUDCOM, che rappresenta mondi onirici per una fuga cosciente dalla realtà.