L'evoluzione dell'uniforme della school girl aesthetic
L'estetica scolastica è ricca di storia tra film cult, moda e spirito di ribellione
12 Settembre 2022
Una rondine non fa primavera, ma una minigonna a pieghe fa decisamente settembre. Non c'è niente di più iconico dell'uniforme scolastica, indossata da icone della cultura pop come Cher Horowitz in Ragazze a Beverly Hills (Clueless) e l'intero cast di Gossip Girl, tra vecchi e nuovi volti, per ritrovare la voglia di ricominciare tra minigonne e mocassini chunky. Comune ormai solo alle scuole private in Italia, indossare un'uniforme è ancora la regola in molti paesi europei dove gonne plissettate, maglioncini, calzettoni bianchi e stemmi sono all'ordine del giorno, anche fuori dai video virali di TikTok. Creata nel '900 per appianare le differenze sociali ed imporre ordine in circostanze accademiche, l'uniforme scolastica è stata boicottata, reinventata e ripensata dalle studentesse di tutto il mondo fino a diventare simbolo dell'adolescenza ed essere spesso anche strumentalizzata. Scopriamo come, tra conformismo e ribellione, disordine sociale e punk rock, la schoolgirl uniform è stata utilizzata dalle subculture e dall'alta moda di stilisti internazionali per sovvertire il sistema.
Come nasce l'estetica school-girl
L'uniforme può sembrare una soluzione funzionale, che libera da dubbi su cosa indossare e aiuta ad essere coerenti nello stile di tutti i giorni. Inventata nel sedicesimo secolo ma popolarizzata per le donne soltanto agli inizi degli anni '20 nel mondo occidentale, l'uniforme scolastica ha cambiato forma più e più volte. Sempre pensata con la gonna, negli ruggenti '20 era composta da camicia con colletto alla marinara, mentre nel decennio 1930-1940 da blazer maschile con incisioni e taglio più sartoriale. Dopo la seconda guerra mondiale gli orli delle gonne salgono, e con l'arrivo del rivoluzionario New Look di Christian Dior, anche l'uniforme femminile si trasforma con una silhouette a farfalla, composta di ampia gonna lunga che segna la vita. Dagli anni '60 in poi le uniformi rimangono in uso nelle scuole private e cattoliche, dove le ragazze per esprimere il proprio stile e la propria creatività personalizzano minigonne e calzini. Menzione particolare va ai calzettoni delle Kogyaru giapponesi, diventati simbolo di un movimento legato alla ribellione verso il sistema dimostrata attraverso le modifiche alle costringenti uniformi scolastiche. Con Tumblr, la sottocultura grunge ha reso di nuovo di tendenza l'estetica scolastica con il ritorno alla commercializzazione della minigonna plissettata, che oggi è ancora trending: su Tik Tok l'hashtag #BackToSchool conta già 11.7 miliardi di views, e le Gen-Zers incarnano perfettamente l'estetica nel loro stile di tutti i giorni.
Nei film e nelle serie TV
Chiunque sia stato adolescente a fine anni '90 inizio anni 2000 è perfettamente consapevole di essere stato influenzato dallo stile dei liceali dei teen movies e TV shows dell'epoca. Clueless, Gossip Girl, Mean Girls, Pretty Princess, High School Musical, American Pie, Cruel Intentions ed Il giardino delle Vergini Suicide sono solo alcuni dei nomi di cult del cinema e della TV che hanno segnato la storia degli outfit scolastici delle teenager di tutto il mondo. Lo stile preppy, legato alle scuole private inglesi e americane, era adottato anche dalle Spice Girls, e pervadeva le vicende delle ragazze in Gossip Girl, dove i colletti di Blair Waldorf hanno fatto sognare a tutte le ragazze una scuola privata cool quanto quelle dell'Upper East Side. In Clueless non esistono uniformi ma le protagoniste le indossano comunque, e vengono utilizzate come strumento di storytelling per dimostrare il passare delle stagioni e l'avanzata dell'anno scolastico, attraverso i colori ed i tessuti che cambiano. Un'estetica più dark arrivava in tutti i licei grazie all'ascesa del pop-punk, alla cui base c'era il concetto di rompere le regole e quindi anche stravolgere l'uniforme: Buffy l'ammazzavampiri e Sabrina Vita da Strega incarnano perfettamente l'estetica teenage-goth ripresa anche nell'iconico Jennifer's Body.
Le controversie sulla sessualizzazione
Ovviamente l'ascesa dell'uniforme femminile nella cultura pop è seguito da una sessualizzazione da parte dei media internazionali, sia nell'universo anime che nella musica: basta pensare all'immagine della favolosa Britney Spears ancora minorenne nel videoclip di Hit me Baby One More Time o agli episodi di censura nei manga giapponesi. La nascita delle figure degli "Otaku" - letteralmente "superfan" ma con un'accezione negativa che rappresenta uomini ossessionati da una precisa estetica - è dovuta alla rappresentazione e strumentalizzazione del corpo femminile nella pop culture. Questo fa sì che su Tik Tok, cercando gli hashtag #schoolgirl e #schoolgirloutfits si incorra in un disclaimer delle linee guida della community che segnalano come il termine sia associato a comportamenti o contenuti che violano le norme di sicurezza della piattaforma, e di conseguenza non si ottengano risultati. Nonostante tutto, l'estetica è ancora oggi apprezzata da celebrities e influencer più fashion del momento come Bella Hadid, Dua Lipa, Cara Delevingne e la giovanissima star Olivia Rodrigo che basa il video del suo singolo Sociopath sulla rivisitazione degli outfit school-girl inspired che hanno fatto la storia dei film cult sopracitati.
La school-girl aesthetic sulle passerelle
Tartan, minigonne, cravatte, gilet con scollo a V, mocassini, calze alte fino al ginocchio, cappellini e occhiali da vista. L'estetica scolastica arriva anche in passerella. Gli anni d'oro dell'adolescenza sono d'ispirazione anche per i designer che hanno più volte colto l'occasione di stravolgere i canoni imposti dalle istituzioni quando si parla di uniformi per dar loro un nuovo e frizzante twist. Fra i pionieri, Vivienne Westwood, con la Fall/Winter 2012. La passerella di Moschino Fall/Winter 2013 parla di school-uniform vibes in ogni singolo intrecci, la Versace Fall/Winter 2018 sembra aver rivisitato in versione pop l'armadio della protagonista di Clueless, mentre Maria Grazia Chiuri racconta un pezzo della sua storia nella collezione Dior Fall/Winter 2020 con blazer in tartan, gonne plissettate e camicie con cravatta. Thom Browne con la sua eleganza classica rivisitata è in linea con l'estetica scolastica, dove sartorialità e identità sono le prerogative. Anche la Fall/Winter 2020-2021 di Philosophy by Lorenzo Serafini fa riassaporare l'emozione da banchi di scuola.
Qualsiasi sia l'anno che sta per cominciare - dal liceo all'università, dal lavoro dentro e fuori gli uffici - accoglierlo con il giusto look è la perfetta dichiarazione di intenti. Per sentire l'energia da "primo giorno di scuola", ecco una selezione di capi per ricreare l'estetica della school girl, con un twist fashion per la vita di tutti i giorni.