Sui red carpet è febbre Versace vintage
Perchè sugli ultimi red carpet le celebrities scelgono prettamente i look d'archivio del marchio
26 Maggio 2022
Quest'anno i red carpet sono tornati più forte che mai e il brand a dominarli tutti è quello di Donatella Versace con i suoi look d'archivio. La regina del nostalgia marketing sfrutta l'expertise di Versace per curare la presenza delle star del momento, da Bella Hadid a Dua Lipa, passando per Meghan Thee Stallion e Zendaya e anche ai Ferragnez. Le creazioni delle passate collezioni della casa di moda italiana indossate da questi personaggi influenti hanno ancora più valore dei capi visti sulle ultime passerelle vista la loro unicità e lo sforzo economico e temporale impiegato per la loro conservazione e performance sul corpo. Questa wave sofisticata nello styling risveglia una passione per la ricerca di capi d'archivio e mixa la spinta sostenibile della moda vintage all'allure degli anni d'oro di Versace, gli '80 - '90, che rispecchiano totalmente le tendenze di oggi, tra il ritorno della tendenza BSDM e l'autoaffermazione femminile con l'uniforme dalla vita da vespa ottenuta con il corsetto.
Al recente red carpet del Festival di Cannes, Bella Hadid portato alto lo stendardo del valore aggiunto del vintage ben due abiti dall'archivio Versace, uno aderente con una morbida gonna pouf della collezione del 1987 disegnata da Gianni in persona e un altro più recente, proveniente dalla collezione Fall/Winter 2001 con profondo scollo e fascia in pelle marrone, mentre è stata paparazzata fuori dalla sua stanza a La Croisette con un abito Fall/Winter 2003, con silhouette a sirena e corsetto stringato color carne. Scorrendo la linea degli eventi mondani ritrovati in questo 2022, anche al Met Gala i look d'archivio Versace hanno stupito il pubblico. Indossato da Emily Ratajkowski, il prezioso abito tempestato da perline colorate con strascico scenografico viene dalla Spring/Summer 1992 di Versace. All'evento del Metropolitan Museum erano presenti anche i Ferragnez, vestiti rigorosamente Versace in rappresentanza dell'Italia: per Chiara, Donatella ha selezionato un abito lungo e see-through nero, proveniente dalla collezione Couture 1997, l'ultima disegnata da Gianni Versace, dal profondo valore affettivo. Anche per i Grammy Awards, la citazione visiva ad un momento topico nella pop culture (e nella vita di tutte le donne) ricreata da Dua Lipa e Meghan Thee Stallion sulla scena originale di Mariah Carey and Whitney Houston ha visto protagonista il look con harness decorata dal logo Medusa della Fall Winter 1992, indossato anche dalla stessa Donatella.
In un circolo virtuoso la vita di queste creazioni d'archivio continua a scorrere e guadagnare importanza negli annali della moda, grazie alla celebrities e al sapiente placement operato dal marketing team Versace e dalla lungimiranza di Donatella. "I pezzi originali di Gianni sono sempre molto ambiti e i primi pezzi di Donatella stanno rapidamente recuperando valore", spiega la commerciante d'epoca Cherie Balch di Shrimpton Couture in un'intervista, secondo la quale i prezzi dei pezzi d'archivio di Versace sono in continuo aumento di valore e sempre più interessanti per i collezionisti e i possessori di archivi che lavorano con la conservazione e l'affitto alle celebrities di capi del genere. Quando gli stylist scelgono per le proprie clienti famose una abito vintage Versace stanno selezionando un capo con profondo valore storico, sentimentale, legato alla cultura della moda italiana e alla celebrity culture: "Le ragazze che vogliono e indossano Versace d'epoca ora cercano gli stessi abiti di spicco che volevano le ragazze che li indossavano quando sono stati introdotti" continua l'esperta.
Anche prima del 2022 gli abiti vintage Versace avevano conquistato gli image makers di fama mondiale, primo tra tutti Law Roach, che ha selezionato per l'allora stella in ascesa Zendaya un abito Gianni Versace del 1996 per i Green Carpet Fashion Awards back in 2020 e poi nuovamente nel 2021 per i BET Awards, optando per un look della SS2003 con fasce di seta colorate che lasciavano intravedere la fisicità dell'attrice, precedentemente indossato da Beyoncè l'anno d'uscita.