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La Nigeria ha bandito modelle e attori stranieri dalle campagne pubblicitarie

Per promuovere i talenti nazionali

La Nigeria ha bandito modelle e attori stranieri dalle campagne pubblicitarie Per promuovere i talenti nazionali

La Nigeria ha preso una decisione che rivoluzionerà la sua industria pubblicitaria (che nel 2021 valeva 450 milioni di euro) e potrebbe contagiare anche il campo della moda e della comunicazione più in generale: dal 1° ottobre vieterà l’utilizzo di modelli e doppiatori stranieri nelle pubblicità. La news è arrivata direttamente dal Ministero federale nigeriano dell'Informazione e della Cultura con una dichiarazione su Twitter che condivideva il divieto dell'Advertising Regulatory Council of Nigeria (ACRON): "Tutti gli annunci, i materiali promozionali e di comunicazione di marketing devono utilizzare solo modelli e artisti pop nigeriani".

Come ha spiegato Steve Babaeko, direttore dello Advertising Regulatory Council of Nigeria all'Economic Times, per molti anni le pubblicità trasmesse in Nigeria hanno avuto come protagonisti attori bianchi e sono narrate da persone con accento britannico. I marchi autoctoni utilizzavano spesso volti stranieri, mentre le aziende internazionali si limitavano semplicemente ad importare le loro campagne globali. Oggi un nascente sentimento di orgoglio nazionale ed il desiderio di rivendicare con orgoglio le proprie radici e difendere la propria identità fa sì che "la gente si chieda: siamo 200 milioni, e volete farci credere che non riuscite a trovare attori indigeni per questi spot?"

Questo "nuovo senso di orgoglio", diffuso soprattutto tra la popolazione più giovane, ha creato un territorio fertile per la decisione del Ministero federale nigeriano dell'Informazione e della Cultura che, con il suo ultimo provvedimento non mira a chiudersi all'occidente, ma spera di promuovere i talenti locali che in futuro siano in grado si trainare la crescita dell’industria pubblicitaria nigeriana e dell’economia del Paese in generale. Il bando dei modelli stranieri diventerà effettivo il 1° ottobre, in corrispondenza del Giorno dell'Indipendenza dal Regno Unito, e arriva dopo un lungo periodo di transizione in cui le aziende dovevano pagare una soprattassa di 100.000 Naira (circa 240 euro) per ogni modello straniero utilizzato nelle loro pubblicità. 

Una delle prime agenzie ad adeguarsi alla nuova legge è stata la britannica AMV BBDO che ha già girato una campagna africana per Guinness, "Black Shines Brightest", a Lagos con un regista nigeriano e modelle locali. Si tratta solo di un esempio che testimonia il cambiamento in atto nel settore pubblicitario del Paese e ci porta a chiederci se altri stati seguiranno l’esempio della Nigeria attuando un provvedimento che privilegi un maggior numero di progetti creativi autoctoni.