Andy Sachs ha chiuso un cerchio alla NYFW
In front row da Michael Kors è andata in scena la fine perfetta de "Il Diavolo Veste Prada" con Anne Hathaway di fianco ad Anna Wintour
15 Settembre 2022
Sono passati sedici anni da quando Il Diavolo veste Prada è apparso per la prima sui nostri schermi, entrando nella lista delle commedie sul mondo della moda più amate di sempre, capace di rappresentare la lotta e il desiderio di centinaia di migliaia di stagiste negli ambienti del fashion system che è ancora oggi attuale. Mercoledì 14 settembre Anne Hathaway è stata fotografata seduta accanto alla direttrice di Vogue Anna Wintour, la Direttrice Globale di Vogue che ha ispirato il personaggio di Miranda Priestly di Meryl Streep, in front row di Michael Kors. L’attrice, vestita dalla stylist Erin Walsh, ha sfoggiato un look molto simile a quello indossato nella scena finale di Il Diavolo veste Prada: un trench in pelle marrone cioccolato con stampa a coccodrillo con una minigonna abbinata sopra un maglione nero a collo alto (tutto firmato Michael Kors), un paio di décolleté Louboutin nere, una pochette color caffè e gioielli Bulgari. Anche il beauty ricordava quello del film e puntava su una palette di colori rosati per guance e labbra, mentre i capelli erano raccolti in una coda di cavallo e la frangetta che le incorniciava il viso. Per un momento ci è sembrato di vedere Andie Sachs alla New York Fashion Week, che chiude finalmente il cerchio del suo percorso lavorativo.
Dopo i periodi di lockdown Anne Hathaway ha rinnovato il suo stile apparendo con outfit sempre più cool e interessanti, anche grazie alle collaborazioni con grandi maison come Valentino e Bulgari che l’hanno sostenuta in eventi ufficiali e red carpet spostando nuovamente lo spotlight su di lei dopo anni in cui la sua carriera era più concentrata su film, serie e progetti attoriali che sulla moda. L’attrice sembra aver imparato alla perfezione le regole della perfetta it-girl, proprio come se dietro alle sue uscite pubbliche ci fosse il buon Nigel, lo storico collaboratore della Editor-in-Chief nel film dei primi anni 2000 (che un po' ricorda Andrè Leon Talley e quella vicenda scomoda che ha ispirato l'autobiografia del recentemente scomparso fashion moghul "The Chiffon Trenches"). Dalla ragazza sprovveduta che indossava gonne della nonna è passata a look molto più sofisticati come quello preferito dalla star: "Adoro quello che ho indossato alla festa di James Hoult, quel cappotto di velluto di Chanel che arrivava fino alle ginocchia, e poi la minigonna, le calze e gli stivali morbidi".