L'immortale influenza dell'estetica di Maria Antonietta
Alla corte di Versailles la vanità aristocratica dei tempi ci dimostra tutt'ora che abiti e capelli sono simboli di potere
02 Novembre 2022
"Che mangino brioche" è forse la frase che meglio ricordiamo della Delfina descritta da Zweig, nella sua celebre biografia, come la dea del Rococò esemplare nel gusto. Odiata quanto amata, Maria Antonietta, ovvero la moglie di Luigi XVI che diventò regina di Francia nel 1774, fu indubbiamente la prima influencer al mondo. Anche se non lo sapeva. Proprio come accade alle It-girl di oggi, aveva haters al pari dei seguaci, e fu la prima consumatrice a dare importanza alla moda haute couture. Grazie al lavoro della sua sarta personale, Rose Bertin, quello che Maria Antonietta ha lasciato ai suoi posteri sono sicuramente idee di look che prima stupirono le corti di tutta Europa - la sua collezione di abiti occupava tre stanze circa - e che ora danno spunti inesauribili ai nostri guardaroba. Aveva addirittura un menabò in cui annotava tutti gli accostamenti di stoffe che più le aggradavano. Il diario in questione, risalente al 1782 e dal nome La Gazette des Atours, traducibile come gazzetta degli ornamenti, conteneva infatti i campioni di tessuto con accanto annotata una descrizione per ogni possibile utilizzo, per occasioni formali ma anche informali. Trionfava un tripudio di tinte pastello, micro fantasie a fiori e ricami preziosi, nastri e fiocchi, in stile rococò. Stoffe e stili che vivono ancora oggi nel nostro immaginario fashion, e che hanno preso il nome di moda coquette.
La moda alla Maria Antonietta oggi
Quel che è certo è che Rose Bertin ha dato agli abiti una sorte di potere. La regola di Versailles era che le donne a corte non dovessero mai indossare lo stesso vestito due volte, e così li modificavano oppure utilizzavano le stoffe per dare agli abiti nuove fogge. Pioniera contemporanea fu invece Vivienne Westwood che, per la sua collezione autunno-inverno 1995 portò in scena una moderna rivisitazione dello stile da delfina, con corsetti e crinoline. Fece lo stesso John Galliano per Dior, nel 2008, e anche Chanel per la sua collezione Resort 2013, andata in scena proprio a Versailles. Moschino, con la sua ironia, ha invece reinventato l'estetica della reggente nel 2020, mentre Guo Pei l’ha rivisitata con guizzi esotici. Ma lo stile che oggi viene definito coquette vive anche sul piccolo schermo e nei video musicali, come in quello di "Used to Know Me" della diva dell'hyperpop Charli XCX, che interpreta una Maria Antonietta dominatrice in chiave disco.
Prendiamo a esempio l'amatissima serie tv Bridgerton, con tutte le collaborazioni che ne sono arrivate successivamente dai trucchi di Pat McGrath alle scarpe sfarzose di Malone Souliers. Il merito di questa moda "civettuola" è dato grazie a un mix calibrato tra quello della ninfetta Lolita di Kubrick e della Marie Antoinette di Sofia Coppola. Capite di avere questo stile se il vostro armadio include: colori pastello, bustier e corsetti, gioielli con le perle o a forma di cuore e scarpe platform romantiche. Coquette, insomma, potremmo tradurlo come un look romantico e chatty, dalle connotazioni piacevolmente provocanti.
Il mito dei capelli "à pouf"
Fu l'acconciatura messa a punto dai parrucchieri di Maria Antonietta, che diede il via alla contemporaneità nelle corti. Questa sua acconciatura "a più strati", che permetteva di alzarla più di un metro, era composto da parrucche che venivano colorate con erbe, come il rabarbaro o la curcuma, per dare alla chioma sempre nuove nuance, en pendant con i vestiti, e dall'aspetto lucido. Prima che venisse inventato lo shampoo, era così che a corte le parrucche venivano mantenute fresche e profumate, dandoci lo spunto ancora oggi su come sfoggiare wigs impeccabili quando più ne abbiamo la necessità, come a party in tema.
La beauty routine pionieristica
Potremmo passare ore a parlare di tutti i rituali di bellezza sperimentati dalla sovrana e messi a punto dal suo staff. Tra i tanti segreti della sua bellezza, la più famosa è sicuramente l’Eau Cosmetique de Pigeon, la mistura per idratare il viso realizzata con limone, cetrioli succo di ninfee e piccioni in umido. La ricetta è stata ritrovata in un testo originale dell'800, The Toilette of Health, Beauty, and Fashion, che si ispirava a una ricetta danese per dare morbidezza ed elasticità al viso, schiarendo persino la pelle. Altra ricetta fai-da-te erano le maschere, ottenute dal mix di uova, latte, limone e cognac. Maria Antonietta era appassionata anche di profumi, proprio grazie alla passione portata in Francia da suo marito, Luigi XVI. Per combattere i cattivi odori, a corte erano soliti riempire le stanze di bouquet di fiori freschi e oli profumati. Secondo il libro A Scented Palace: The Secret History of Marie Antoinette's Perfumer, la delfina applicava l'Eau des Charmes, dal profumo di vite di maggio, o quella realizzata per lei dal profumiere Jean-Louis Fargeon, con gelsomino, rosa e bergamotto. Non meno importante era il trucco. Come riportato da Mentalfloss, la regina fu una delle prime donne a sfoggiare il rossetto rosso, ottenuto grazie a un pigmento di piombo rosso. La cipria bianca era il suo tocco finale, abbinato a guance rosate, per conferire un'allure angelica al suo volto.
Maria Antonietta torna sul piccolo schermo (e in un videoclip)
Certo, l'onere di aver riportato in auge nella nostra cultura la bella delfina è stato sicuramente di Sofia Coppola quando, nel 2006, la fece rivivere con il volto di Kirsten Dunst nel film parzialmente biografico, Marie Antoinette. Qui non mangiava brioches, piuttosto torte color pastello a più strati di panna e macarons, indossando un paio di Manolo Blahnik uno più desiderabile dell'altro. Ma dal 31 ottobre, su Canal+, la delfina torna interpretata dall'attrice russo-tedesca Emilia Schüle, che la racconta nella sua giovanissima età. Anche Taylor Swift ha omaggiato la regina di Francia nel suo ultimo video Midnights, con parrucche a più strati color rosa polveroso e un abito da sogno dalle connotazioni d'antan. Un momento che ci riporta indietro nel tempo, esattamente all’esibizione controversa di Madonna per gli MTV Awards, dove portò in scena una Maria Antonietta sexy sulle note della sua hit Vogue. Il che ci porta a dire, citando la storia, a coloro a cui non piace il suo stile eternamente contemporaneo di mangiare brioche!