L’importanza delle borse nelle serie tv
Dimmi quale modello indossi e ti dirò che personaggio sei
07 Dicembre 2022
I vestiti e gli accessori possono plasmare un personaggio sullo schermo. Anni di film e serie tv lo hanno insegnato anche ai meno cinefili fra noi. I colori, il fit, la texture, lo styling ci parlano spesso più del più appassionante dei dialoghi. Un bravo costumista lo sa. E uno spettatore lo impara. Basta saper ascoltare. Basta rivolgere lo sguardo ai dettagli, cose apparentemente insignificanti come il risvolto di una manica, il brand di una gonna, la forma di una molletta tra i capelli o il modo di stringere la borsa fra le mani per aprire una conversazione tra noi e chi abbiamo davanti. Cosa sarebbero Holly Golightly senza il suo little black dress e i gioielli scintillanti, Annie Hall senza il suo completo tomboy, Elle Woods senza i suoi outfit rosa o Carrie Bradshaw senza la sua Fendi Baguette? Semplicemente, sarebbero qualcun altro. Ecco perchè abbiamo cercato di immortalare le borse iconiche che utilizzano i personaggi delle serie TV più in voga del momento.
Prendiamo Mercoledì Addams. Non c’è bisogno che parli. Né che batta le ciglia. Basta osservarla per conoscerla. Le labbra perennemente imbronciate, le trecce affilate, gli outfit che mescolano elementi gotici, influenze Dark Academia e Gen Z vibes rigorosamente in bianco e nero. Raccontano della reietta più popolare di sempre, la ragazzina che amava ghigliottinare le sue bambole e torturare il fratello minore, quella che fa del distacco emotivo il suo credo e si concede di sorridere solo alla vista di zio Fester. Una reietta che ostenta sadismo, "non si fa condizionare dagli altri e rimane sempre sé stessa", ma che il format di Netflix vede come una specie di eroina femminista impassibile a delusioni, tradimenti e solitudine. La Mercoledì di Tim Burton, è un outsider, ma non troppo. È rigida e distaccata, ma si ammorbidisce man mano che gli episodi scorrono e il prosegue il suo soggiorno alla Nevermore Academy. E bastano gli abiti per capirlo o meglio ancora gli accessori. Lo zaino firmato The Cambridge Satchel & Co che porta sempre sulle spalle (a volte lo alterna ad una tracolla dello stesso brand) con le sue linee decise, squadrate, lievemente incrinati dall’usura. L’esatto opposto del modello indossato dalla sua compagna di stanza. L’esatto opposto del modello indossato dalla sua compagna di stanza. Enid Sinclair è un’esplosione di colori e calore che passa anche attraverso i suoi maglioni tricot e il suo zainetto peloso (un’allusione al suo essere licantropo?) e rosa, il Mini Alba Heart Backpack di Skinnydip.
Le borse sono un potentissimo veicolo di significati. Nate come item utilitaristico e unisex da portare appeso al collo o in vita, si sono presto svincolate dal corpo per diventare un’estensione della nostra personalità, capace di raccontare i nostri gusti, svelare l’appartenenza sociale e custodire i nostri segreti. Indicavano uno status privilegiato molto prima che Jane Birkin rovesciasse la sua borsa di paglia su un volo accanto a Jean-Louis Dumas, CEO di Hermès, facendo nascere uno degli oggetti fashion più desiderati di sempre. E continuano a farlo ancora oggi, ma non è l’unico argomento di cui parlano. Sigmund Freud, ad esempio, vedeva nella forma cava e nella funzione di racchiudere qualcosa una rappresentazione simbolica degli organi genitali femminili e dell’utero materno; un’estensione della sessualità femminile in senso ampio. Per leggere il loro storytelling senza scomodare il padre della psicoanalisi basta schiacciare play ed osservare una delle tante protagoniste delle serie tv.
Una borsa può veicolare e legittimare potere, status. Meglio se firmata Prada. E non stiamo alludendo a Miranda Presley, ma a girl boss che si distinguono in un ambiente dominato dagli uomini come Jessica Pearson di Suits o Olivia Pope di Scandal, che per tutte le sette stagioni della serie non ha indossato niente altro se non un modello minimale, autorevole e preziosissimo creato da Miuccia Prada. Prestigio, posizione sociale e, soprattutto, soldi che non ha più Moira Rose di Schitt's Creek, madre di una famiglia agiatissima truffata dal business manager che si trova costretta a riparare senza un soldo in un paesino sperduto e si aggrappa ai suoi outfit e alle sue borse griffatissime di qualche stagione fa come Falabella by Stella McCartney o la Mini Luggage di Celine. Chi è un soffio ad aver tutto quello che vuole (le manca solo una certa e un po’ inquietante casa) e non vede di ostentarlo è la stucchevole e falsamente amichevole Karen Calhoun di The Watcher che opta per la Classic Double Flap 26 di Chanel, nelle colorazioni rosa e bianco, in un match perfetto con la sua personalità da wannabe rich and famous. Una scelta in netta contrapposizione con l’understatement suggerito dagli accessori dell’altra protagonista femminile della serie Netflix, Nora Brannock, con la Celine Medium Trifold Bag in tono neutro al braccio. Una linea di borse, ma anche di condotta (minimalista, quasi trattenuto) che ricorda quella di Sophie Whitehouse in Anatomia di uno Scandalo (se cercate una reference per l’inverno, il suo guardaroba è tutto da copiare) con le sue Jil Sander Medium Tangle e Loewe Balloon. Colore, forme originali, taglie mini e brand spesso più abbordabili (ma non sempre, vedi una certa americana che si trasferisce a Parigi per un nuovo lavoro) caratterizzano i look e le borse di adolescenti e ventenni raccontati dalla serie tv. Qui, l’emotività e il percorso personale del personaggio, lasciano troppo spesso lo spazio a mero product placement o ai trend da fashionista. Qualche esempio? Le girls di Elite e di Euphoria sfoggiamo mini tracolline e borsette appetitose e cute come bonbon, dalla By Far lilla di Maddy Perez alla mini Top Handle Furla 1927 di Ari Blanco. La vera queen in materia di borse eccentriche è Emily Cooper di Emily in Paris, ne cambia talmente tante che il suo stile sembra fuori fuoco e spaesato quanto lo è lei in amore e nella nuova avventura francese: Jelly Snapshot di Marc Jacobs, la Knit bag di Longchamp, la Trifolio Bag di Ferragamo, la Cleo di Prada, tante Chanel, ma anche Dolce & Gabbana, Christian Louboutin, Mark Cross e tantissime altre.