La sfilata di Paco Rabanne a Parigi è un memoir dolce amaro
Una dedica d'amore allo stilista scomparso e cinque curiosità che forse vi siete perse
02 Marzo 2023
Questa è stata la prima settimana della moda parigina da quando stilista Paco Rabanne è scomparso a 88 anni il mese scorso. La moda ha un rapporto molto stretto con la morte, con la storia e con le proprie origini. Julien Dossena, direttore creativo della maison dal 2014 ha reso omaggio allo stilista metallurgico con la passerella Autunno Inverno 2023 2024 in un tuffo profondo nelle sue radici e in alcuni dei suoi look più iconici. Dal 1966 a oggi, il Musée d'Art Moderne di Parigi ha ospitato così un memoir dolce amaro. Dalla speciale collezione con la Fondazione Dalì ai cinque abiti d'archivio, ecco cinque curiosità della sfilata Paco Rabanne FW 24-24 che forse potreste esservi perse.
Le parole di Dossena per Paco Rabanne
A Vogue, Dossena ha confidato che non ha mai incontrato Rabanne. Ma che un amico gli riferì che il designer era fiero del lavoro che stava facendo, e questo gli bastava. Per celebrare la sua scomparsa, Julien ha accolto gli ospiti della sfilata con una dedica riposta su ogni seduta. "Grazie per il tuo approccio creativo utopico che ha spostato i confini della realtà. Eri tra coloro che hanno cambiato la nostra visione del mondo".
La collezione tributo
Il direttore creativo aveva in realtà già completato la collezione quando Paco Rabanne morì. Dopo la sua morte Dossena ha realizzato che la collezione era un vero e proprio tributo alle origini del brand. In passerella infatti si sono potuti vedere tantissimi look materici che coprono le modelle dalla testa ai piedi. Non è solo il tessuto in alpaca a ricoprire il corpo ma anche il colore, lo stesso, che attraversa pantaloni, top e cinture tutte abbinate.
La collaborazione con la Fondazione Dalí
Julien Dossena celebra l'amicizia storica che legava Paco Rabanne e Salvador Dalí con una capsule Collection con la Fondazione Dalí. Cinque dei dipinti del pittore surreale vestono gli abiti dell'autunno inverno 2023 2024. Tra questi, Les ombres de la nuit tombante (1931) e Table solare (1935). Il punto di partenza della collezione è stato un video della performance che Dalí ha fatto con Paco Rabanne. Quello in cui Amanda Lear presenta il vestito di Paco Rabanne e rompe le macchine da cucire, un concentrato d'avanguardia.
Metal estremo
Il finale nostalgico
Per chiudere questa sfilata, sei abiti, usciti direttamente dagli archivi della casa Paco Rabanne. Tra le ispirazioni, l'abito in quadrati e rettangoli di alluminio indossato dall'attrice canadese Joanna Shimkus nel film di Robert Enrico Les aventuriers, nel 1967, quello in cerchi di metallo martellato visto su Naomi Campbell in un editoriale della metà degli anni 2000, il miniabito indossato dalla cantante francese Françoise Hardy sulla copertina della rivista Elle del 13 luglio 1966, fotografato da Jean.