Law Roach si ritira?
Lo stylist di Zendaya ha deciso di allontanarsi da un’industria piena di "politica, bugie e false narrazioni"
15 Marzo 2023
"Avete vinto voi... io sono fuori". Law Roach, stylist di Zendaya, Megan Thee Stallion, Celine Dion e altri, ha annunciato il suo ritiro ieri sera su Instagram. È successo all’improvviso, con l’immagine della parola "Retired" e un post in cui sembra accusare il fashion system: "La politica, le bugie e le false narrazioni alla fine mi hanno preso". Il suo "addio" continua con una serie di ringraziamenti: "Il mio bicchiere è vuoto… Grazie a tutti quelli che hanno sostenuto me e la mia carriera nel corso degli anni. A tutte le persone che hanno creduto in me affidandomi la propria immagine, sono così grato a tutti voi. Se questo business fosse solo per i vestiti lo farei per il resto della mia vita, ma purtroppo non è così!". Sotto, una pioggia di commenti. Stilisti, modelle, celebrità, colleghi e colleghe esprimono sconcerto e vicinanza, ammettendo di comprendere le difficoltà e dinamiche tossiche che si trova ad affrontare chi lavora nel business della moda. Naomi Campbell lo invita a non arrendersi, la top model Iman afferma che è troppo talentuoso per ritirarsi, Edward Enninful, direttore della versione britannica di Vogue, gli ricorda che avrà sempre un posto nella sua rivista, Pierpaolo Piccioli commenta con un laconico "No way", mentre Giambattista Valli si spinge oltre e scrive "Law per favore, nulla ha più senso senza di te".
Anche se Law ha rifiutato di fare ulteriori commenti né si sa se le sue dichiarazioni siano frutto di uno sfogo momentaneo o qualcosa di più serio, secondo i bene informati parlano di uno screzio tra l’autoproclamato "architetto dell'immagine" e la sua più famosa cliente, Zendaya. Secondo i rumors, la star avrebbe appena firmato un contratto con Louis Vuitton, scelta che limiterebbe la creatività di Roach nel vestire la star di Euphoria. A far traboccare il vaso, ci sarebbe anche un episodio accaduto negli scorsi giorni, proprio durante la sfilata di LV. I due sono arrivati insieme, in ritardo di oltre mezz’ora, ma solo a Zendaya era stato riservato un posto nel front row. In un video diventato virale si vede l’attrice chiedere al collaboratore di sedersi in una delle file posteriori e lui andare via stizzito, considerando la proposta una sorta di oltraggio per uno degli stylist più amati di Hollywood.
@kylazingaround He and Zendaya were a legendary pair #zendayafashion #zendayaoutfit #zendayaoutfits #zendayastyle #zendayalook #zendayalooks #lawroach #lawroachlegendary #lvmh #louisvuitton #louisvuittonlover #louisvuittoncheck #louisvuittonbag #louisvuittonchallenge #louisvuittonaddict #louisvuittonshow #louisvuittonrunway #louisvuittonfashionshow #Celebritygossip #celebritynews #celebritytea #deuxmoi #popculturenews #popcultured #entertainmentforyou #celebgossip #hollywoodgossip #hollywoodtea #hollywoodlife #hollywoodstar #hollywoodstars #hollywoodnews #celebrity #celebrities #celeb #celebs #popculture #celebtea #greenscreen Blade Runner 2049 - Synthwave Goose
Law Roach ha cominciato la sua carriera grazie a Kanye West che lo ha "scoperto" nel 2009 quando lavorava presso la boutique Deliciously Vintage frequentata dal rapper, ma è l’incontro con Zendaya, avvenuto nel 2011, il vero punto di svolta. All’epoca l’attrice aveva solo 14 anni e Roach ha iniziato a collaborare con lei come personal shopper, passando poi a personal stylist. È suo il merito di aver trasformato un’acerba stellina Disney in una fashion icon dagli outfit glamour e innovativi, trovati tra gli archivi dei brand e le novità delle fashion week, gli ultimi sfoggiati in occasione dei SAG Awards 2023. Oltre Zendaya, nel corso degli anni Roach ha vestito molte altre celebrità come Anya Taylor-Joy, Kerry Washington, Megan Thee Stallion, Pryanka Chopra, Bella Hadid, Celine Dion, Ariana Grande e Hunter Schafer, sua, ad esempio è la scelta di far vestire la Jules di Euphoria in un two-piece by Ann Demeulemeester al party after Oscar di Vanity Fair.
Se fosse il motivo del ritiro di Law fosse legato solo all’episodio avvenuto allo show di Louis Vuitton, sembrerebbe sciocco, lo specchio, come sottolinea con sagacia la giornalista Giuliana Matarrese, di "una bolla sociale che vede in una seconda fila un caso di stato, perché da dove ti siedono dipende qual è il tuo posto nell’universo". È evidente che l’amarezza di Law sia il frutto di anni vissuti in ambiente notoriamente conosciuto per essere elitario, razzista, grassofobico e per alimentare comportamenti tossici e disfunzionali, incurante della saluta mentale di chi ci lavora. In un'intervista recentemente riemersa, infatti lo stylist aveva già dichiarato:
"Non potete parlarmi in qualsiasi modo e non potete trattarmi come volete. Esigo un certo tipo di rispetto e se non me lo date, avremo un problema. Non ho paura di questa industria perché sono nero, vengo dal quartiere, posso sempre tornare indietro. Posso sempre fare soldi, posso sempre avere successo. Mi allontanerò da tutta quella merda perché sono solo un imbroglione nato".
La domanda è se anche Law che famoso e stimato rimane vittima di questi meccanismi tanto da voler gettare la spugna, come sono trattati e come fanno a sopravvivere tutti gli altri con uno status percepito come inferiore?