Fiori per la primavera, il trend che Miranda Priestley odierebbe
Tra Y2K e Corsagecore, sugli outfit di stagione sbocciano applicazioni in stoffa di rose e altri fiori
17 Aprile 2023
Questa primavera Miranda Priestley si dovrà rassegnare perché i fiori sono tornati a sbocciare su abiti e accessori, ma non solo con le solite stampe. Rose, camelie, peonie e anthurium diventano protagonisti in versioni 3D, applicazioni tridimensionali realizzati in stoffa e posti su top, abiti e gonne per dare un tocco di romanticismo vintage agli outfit. Il trend che ha conquistato celebrità e passerelle SS23 ricorda l’estetica Corsagecore e la tradizione di indossare fiori nelle occasioni speciali. Pare che già gli antichi greci avessero l’usanza di appuntare o infilare mazzi di fiori profumati sui vestiti durante i matrimoni come buon auspicio per allontanare gli spiriti maligni e che nel XIX secolo corsage (braccialetto floreale) e boutonniere erano un elemento decorativo usato anche per mascherare gli odori. Diventata popolare negli anni ’50 come parte del rituale degli appuntamenti, in molti abbiamo imparato a riconoscere la moda nei, quando i ragazzi li portavano in omaggio alle girlfrend per il prom scolastico o grazie a Carrie Bradshaw che l’ha sfoggiata più volte durante Sex and the City. La recente ossessione per lo stile Y2K, di cui la serie con Sarah Jessica Parker è un cult, è in gran parte la ragione del riaffermarsi delle applicazioni floreali.
Le ultime passerelle sono state un vero giardino fiorito. Impossibile non citare le camelie di Chanel o gli anthurium di Loewe, ma a dominare sono state le rose, in ogni colore, forma, dimensione e materiale. Da Dries Van Noten grandi rose di chiffon rendevano speciali le camicie; da Puppets and Puppets, con un approccio più audace, erano roselline rosse erano usate come copricapezzoli; da Acne Studios sbocciano all’altezza del seno su completi Vichy; mentre Philosophy by Lorenzo Serafini le usa per aggiungere una nota di stile a blazer e top. Se addirittura Magda Butrym ha scelto le rose come segno distintivo del suo intero brand, riproponendoli in quasi ogni sua creazione, la maggior parte degli altri brand, come ad esempio Blumarine o Carolina Herrera, ha scelto di introdurle come applicazioni tridimensionali su abiti dalle silhouettes morbide, spesso già declinati con una stampa floreale, elevando così il romanticismo del capo senza però risultare stucchevole. Il fatto che per la SS23 si preferiscano fiori 3D, dà la possibilità di applicare la decorazione nella parte che preferiamo, usandoli come choker o spilla, per ravvivare un outfit un po’ noioso o persino una borsa un po’ troppo minimalista.
Il Corsagecore ha conquistato trendsetter come Bella Hadid e Devon Lee Carlson che, seguendo l’esempio di Carrie Bradshaw, gli hanno dato il loro timbro di approvazione e hanno applicato fiori su corsetti, top, choker e ovunque la loro fantasia suggerisse loro. Se queste it-girl contemporanee sfoggiano il trend anche nei loro look quotidiano, le altre celebrità preferiscono che fiori, e in particolare rose, sboccino sui loro abiti da red carpet. Ricordate Lizzo che ha portato prima del tempo le vibrazioni primaverili ai Grammy Awards 2023, arrivando avvolta in un mantello di mandarino brillante ricoperto di rose, lo stesso fiore che caratterizzava la manicure 3D? Nicole Kidman con un Armani Privè decorato con tre grandi rose agli Oscar 2023 e Zendaya, stupenda, nel suo look rosa con rosette a cascata firmato Valentino sfoggiato ai SAG Awards di quest’anno? Una delle ultime star a sceglier un abito formato da rose in tessuto, mini, nero e by Givenchy, è stata Anne Hathaway miniabito in occasione dell’inaugurazione del Bulgari Hotel di Tokyo, ma sfoggiare fiori come nell’antica Grecia non è un vezzo riservato solo alle donne. Come hanno dimostrato Harry Styles ai BRIT Awards 2023, ma anche Eddie Redmayne e Paul Mescal agli ultimi Academy Awards, le applicazioni floreali sono assolutamente genderless.