5 brand sostenibili amati dalle celeb
Da Veja a Stine Goya
20 Aprile 2023
É fondamentale prendersi cura del nostro pianeta. Anche le celebrità se ne sono accorte e, ognuno a modo proprio, cerca di dare un contributo, agendo in prima persona attraverso campagne sociali, impegnandosi nel proprio privato con uno stile di vita più eco-consapevole e rispettoso possibili, ma anche facendo attenzione a cosa indossano, soprattutto sul red carpet. Così si allunga sempre più la lista di star, dalle sorelle Hadid alle Jenner, da Emma Watson a Emrata, che scelgono di orientarsi verso brand sostenibili. Cosa significa? Che queste aziende non si limitano ad avere un approccio green, a realizzare collezioni di qualità con tessuti di recupero o con fibre naturali dalla provenienza certificata, ma implica una dimensione sociale, etica. Nella moda sostenibile vanno presi in considerazione anche il minimizzare gli sprechi, l’inquinamento produttivo di materie prime, packaging, prodotto finale, trasporto e le condizioni in cui lavorano i dipendenti e la paga con cui vengono stipendiati.
Tra i preferiti delle celebrità ci sono brand famosissimi che da sempre si impegnano per lasciare ai posteri un ambiente più sano come Stella McCartney, Gabriela Hearst, Chloé (il primo brand del lusso a ottenere la certificazione B Corp), Reformation e Sezane che da anni propongono pezzi innovativi e ecologici, ma ci sono anche tante realtà più giovani e altrettanto virtuose.
G-Club ne ha scelti 5 amate dalla celeb.
Stine Goya
Ricordate qualche stagione fa quando tutte le influencer e it-girl, da Kendall Jenner a Hailey Bieber, indossavano il maglione Adonis, con la sua caratteristica stampa a quadri verdi e azzurri? Quello era uno dei best seller di Stine Goya, brand di Copenaghen fondato nel 2006 che sta conquistando sempre più popolarità tra le celebrità (e non solo) grazie al suo mix di dopamine dress, molto lontana dalla classica idea di Scandi Style, e etica eco-consapevole. Tra le fan dei suoi capi, che si distinguono per i colori accessi, le stampe e le forme giocose, ci sono Priyanka Chopra, Lily Allen, Kristen Bell, Emili Sindlev e persino Michelle Obama. La ex first lady si è presentata ad una tappa del tour di presentazione del suo libro Becoming con un completo rosa ricoperto di cristalli. Non è solo l’estetica accattivante e solare a fare di Stine Goya un brand interessante, ma anche la sua anima green. La sostenibilità è una priorità assoluta e si traduce come spiega la founde Stine Goya non solo nelle collezioni, ma anche nel modo in cui lavora e opera come azienda: «Il nostro negozio Goya Gallery vende campioni e pezzi di collezioni precedenti per cercare di evitare il più possibile gli sprechi di produzione. Cerchiamo di creare un ambiente sostenibile in ufficio, attraverso piccole iniziative come offrire ogni giorno pranzi vegetariani e di produzione locale e cercando di ridurre al minimo gli sprechi il più possibile». L’obiettivo per il futuro? Utilizzare il 90% di materiale sostenibile e/o riciclato nelle collezioni entro il 2025.
House of Dagmar
Per descrivere House of Dagmar si potrebbero usare tre aggettivi: sofisticato, minimale e sostenibile. Caratteristiche che hanno fatto entrare molti dei capi di questo brand based in Stoccolma nella shopping list di Katie Holmes, Rosie Huntington-Whiteley e molte di quelle influencer, come Maja Weyhe e Caroline Lin, che amano gli outfit essenziali, ma cool. La storia del brand inizia nel 2005 le tre sorelle Karin Söderlind, Kristina Tjäder e Sofia Wallenstam hanno fondato House of Dagmar per portare avanti la tradizione della loro defunta nonna di fare vestiti. Sin dal principio le designer volevano concentrarsi su pezzi sartoriali dal design basico e preciso che ricorda l'era art déco, dai tagli rilassati e i materiali confortevoli. Ed è proprio sulla ricerca dei materiali che si concentra gran parte dell’attenzione green. I capispalla, la maglieria, i blazer ed i pantaloni di House of Dagmar sono realizzati esclusivamente in viscosa certificata LENZING™ (che utilizza sostanze chimiche organiche e sistemi a circuito chiuso dell'acqua), cotone biologico e certificato GOTS, lana merino senza mulesing, poliestere riciclato, pelle senza cromo, fibre di lyocell e cashmere eco-rigenerato. L’obiettivo è prendersi cura dell'ambiente e sostenere il clima diventando climaticamente neutrali entro il 2025, ma anche continuare a concentrarsi su tessuti eco di alta qualità e sul creare un ambiente di lavoro sicuro, sviluppato rapporti con piccole fabbriche.
Havre Studio
Madeleine Frandsen ha fondato Havre Studio nel 2019 tra Copenhagen e Mexico con la mission di portare a nuova vita vecchi pezzi dimenticati. Oggi, quello che era iniziato come una sorta di hobby, è diventato uno zero-waste brand che offre una varietà di capi di seconda mano rielaborati come camicie button-down, corsetti e completi con gonna oltre a completi oversize, pezzi unici realizzati con abiti da uomo vintage tagliati e rielaborati su misura per adattarsi alla sua clientela che è prevalentemente femminile e comprende molte celebrità. Tra le sue fan ci sono Hailey Bieber, Adwoa Aboah, Florence Pugh, Kendall Jenner, Matilda Djerf e, soprattutto, Elsa Hosk e Emily Ratajkowski che non perdono occasione per sfoggiare i suoi capi basic sartoriali senza tempo com ad esempio un blazer squadrato o un paio di pantaloni baggy tanto che Emrata ha indossato un abito color cammello del marchio per la sua campagna Superga lanciate nella primavera 2022.
Veja
Le celebrità amano le sneaker di Veja. Tra i grandi nomi che sono stati paparazzati con le calzature ai piedi ci sono Meghan Markle, Kate Middleton, Emily Ratajkowski, Katie Holmes, Jennifer Garner, Kourtney Kardashian, Reese Witherspoon. Ma la popolarità tra attrici e royals non è la cosa più importante per il brand francese. Sin da quando è stato fondato nel 2005 da Sébastien Kopp e François-Ghislain Morillion, la priorità è rimasta creare sneaker in modo diverso, mescolando progetti sociali, giustizia economica e materiali ecologici. Per questo Veja utilizza cotone organico brasiliano e peruviano per la tela e i lacci, gomma amazzonica per le suole e vari materiali innovativi concepiti in bottiglie di plastica riciclate o poliestere riciclato che comprano direttamente dai produttori, rendendo così l’intera produzione tracciabile. I due founder credono nel passaparola e hanno fatto una scelta controcorrente: quella di non investire in pubblicità che vedono come uno dei problemi principali del capitalismo. I costi di comunicazione e pubblicità vengono investite nelle materie prime, nella produzione, nei salari di agricoltori e impiegati.
By FAR
Fondato dalle sorelle gemelle, Sabrina e Valentina, e dalla loro migliore amica e cognata Denitsa, By FAR è diventato un cult grazie alle sue borse ed suo tacchi che strizzano l’occhio all’estetica anni ’90 e all’approccio minimalista dell’epoca. La lista delle celebrità che si sono innamorate del marchio bulgaro è lunghissima e comprende Kaia Gerber, Hailey Bieber, Priyanka Chopra, Bella and Gigi Hadid, Kylie and Kendall Jenner, Sophie Turner, Irina Shayk, The Haim. Ora che le tre founder hanno conquistato il loro posto tra le it-girl contemporanee sono sempre più concentrare sul fare del marchio una realtà sostenibile. Con questo obiettivo in mente hanno dichiarato di aver scelto di basare tutta la produzione all'interno dell'Unione Europea, collaborando con piccole fabbriche artigiane da decenni a conduzione familiare. Inoltre, nel 2020 hanno rimosso tutta la plastica vergine dall’imballaggio e l'hanno sostituita con una riciclata, un piccolo cambiamento che ha permesso di riutilizzare oltre 200 kg di rifiuti di plastica provenienti dagli oceani.