10 Little black dress iconici apparsi sullo schermo
Da Colazione da Tiffany a Il Diavolo veste Prada
21 Giugno 2023
Ogni mamma lo ripete sempre alle figlie: tra gli essentials da avere nell’armadio c’è un abitino nero. Versatile, chic, può trasformarsi cambiando solo gli accessori, la pettinatura o il trucco, rendendoci perfette per ogni occasione. Lo sanno bene anche le tante dive del cinema che, da Clara Bow nel film muto It in poi, lo hanno indossato sullo schermo. Audrey Hepburn, Anita Ekberg, Demi Moore, Angelina Jolie, … la lista dei nomi è lunghissima, simbolo dell’eterno fascino di questo capo, capace di dare carattere e rendere ancora più indimenticabile le scene di una pellicola. D’altronde cosa sarebbe stato Colazione da Tiffany senza i tubini neri di Holly Golightly?
G-Club ne ha scelto 10 modelli, tra i più iconici LBD del cinema.
Grace Kelly in La finestra sul cortile, 1954
A rendere Grace Kelly un’icona di stile non sono state solo la bellezza, il fascino e gli outfit che sfoggiava nella vita privata, ma i tanti look dei suoi personaggi, donne algide e sofisticate come Lisa Carol Fremont in La finestra sul cortile. Nel capolavoro di Alfred Hitchcock l’attrice interpreta l'elegante socialite e interesse amoroso di LB "Jeff" Jefferies (che ha il volto di James Stewart) e cambia sei abiti, uno più raffinato dell’altro e tutti realizzati dalla famosa costumista Edith Head. Quando compare per la seconda volta sullo schermo, Grace/Lisa indossa un abito nero midi in organza di seta plissettata con maniche ad aletta traslucide ed una piccola cintura in vita che ne metteva in risalto il vitino da vespa. Al collo ha una collana di perle a tre fili, abbinati ad orecchini coordinati, mentre i capelli biondi perfettamente ondulati e il rossetto rosso sulle labbra completano l’effetto che Hitchcock voleva dai look del personaggio e cioè che "sembrasse un pezzo di porcellana di Dresda, quasi intoccabile".
Anita Ekberg in La Dolce Vita, 1960
"Marcello, come here! Hurry up!". Una frase e una scena, quella in cui Anita Ekberg invita Marcello Mastroianni a ballare con lei nella Fontana di Trevi, diventate iconiche, come anche l’abito in raso nero con lo scollo a cuore e uno spacco laterale profondo indossato dall’attrice. Il film vinse l’Oscar per i migliori costumi nel 1962 anche per quella creazione che rese l’attrice un’indimenticabile sirena. Una curiosità: l’ispirazione per l’abito della Ekberg fu il modello firmato da Jean Louis per Rita Hayworth in Gilda che, a sua volta, era un omaggio a quello che si vede in Ritratto di Madam X di John Singer Sargent.
Audrey Hepburn in Colazione da Tiffany, 1961
È un meccanismo quasi immediato associare l’immagine di un tubino nero ad Audrey Hepburn. In Colazione da Tiffany l’attrice, nel ruolo di Holly Golightly, ne indossa diversi compreso il leggendario abito creato da Hubert de Givenchy mentre magia un croissant davanti alla gioielleria della Fifth Avenue. Altrettanto indimenticabili e chic sono il modello con le piume e l’abito midi che abbina a un cappello a tesa larga.
Catherine Deneuve in Bella di giorno, 1967
I costumi del film diretto da Luis Buñuel furono realizzati da Hélène Nourry, eccetto quelli indossati da Catherine Deneuve che volle fosse Yves Saint Laurent ad occuparsi del guardaroba per il personaggio di Séverine Serizy. Il risultato fu una strepitosa serie di trench coat di vernice, cappotti corti a doppio petto, maglioncini, tailleur eleganti ed abitini ad A in toni neutri. Tra tutti questi look spicca il tubino nero con colletto e polsini di satin bianco a contrasto che rimane uno degli abiti più di culto nella storia del cinema e anche uno dei più replicati dalla moda. Forse senza quella creazione elegante e allo stesso tempo dotata di una sottile vena erotica, la sua Séverine non sarebbe stata la stessa e non avrebbe contribuito ad ispirare lo stile borghese e super chic per generazioni a seguire.
Mireille Darc in Alto, biondo e... con una scarpa nera, 1972
Eccezion fatta pe i cinefili più accaniti, probabilmente non sono moltissimi a ricordare che Alto, biondo e... con una scarpa nera ruota attorno a François Perrin, uno sfortunato musicista mascherato da spia, ma molti ricordano Christine, la femme fatale del film, interpretata da Mireille Darc. Il motivo è forse uno degli abiti più sensuali apparsi sullo schermo: un magnifico vestito di velluto nero disegnato da Guy LaRoche dall’apparenza austera che in realtà nasconde una profondissima scollatura sulla schiena che sfiora i glutei mostrando l'arco delle natiche. L'abito è oggi conservato al Musée des Arts Décoratifs di Parigi e rimane uno dei più iconici LBD della storia del cinema, ma anche uno di quelli più replicati da brand e stilisti. Ricordate il modello di Givenchy indossato qualche stagione fa da Kim Kardashian?
Julia Roberts in Mystic Pizza, 1988
L’abito col fiocco è tornato di gran moda. Lo era anche negli anni ’80 quando una giovanissima Julia Roberts esordì nel suo primo ruolo da protagonista in Mystic Pizza. La star interpreta la cameriera di una pizzeria, una ragazza acqua e sapone in cerca dell’amore, dai lunghi capelli ricci che veste sempre in mom jeans e t-shirt. Il suo momento più stiloso è proprio rappresentato dal quel LBD, indossato per un appuntamento romantico con la sua crush.
Demi Moore in Proposta Indecente, 1993
Demi Moore negli anni ’90 era favolosa, così erano anche molti dei suoi outfit sullo schermo che, anche se spesso sottovalutati, sono ancora cool. Uno dei suoi best fashion moments risale al 1993 e al film Proposta indecente, grazie un LBD molto speciale. Ad un certo punto della pellicola si vede Diana Murphy, il personaggio interpretato dalla star, curiosare in una boutique di lusso e sognare di indossare un modello con dettagli cut-out firmato da Thierry Mugler del valore di 5.000 dollari e parte della collezione Cowboys, presentata sulla passerella SS 1992. Sarà poi il ricco magnate interpretato da Robert Redford a regalarglielo nel tentativo di ulteriore di sedurla, dopo che aveva già proposto a lei ed al marito un milione di dollari in cambio di una notte di sesso con la bella Diana. Nel 2012 la rivista Time l’ha incluso nella lista degli 11 più iconici little black dress della storia. Cosa lo rende unico? Il corpetto con i tagli cut-out sulle coppe del seno dalla forma ogivale e le due larghe spalline incrociate, un gioco di pieni e vuoti tra il tessuto che lo ha fatto diventare un simbolo glamour degli anni ’90 e non solo.
Jamie Lee Curtis in True Lies, 1994
In True Lies, Jamie Lee Curtis è Helen Tasker, moglie della spia internazionale Harry Tasker (Arnold Schwarzenegger), un’assistente legale annoiata a morte dalla vita quotidiana che, in cerca di avventura, in un piano architettato dal marito, si ritrova a dover sedurre uno sconosciuto in una camera d’albergo. L’abito che indossa in versione escort è un little black dress stretch con lo scollo quadrato e dallo stile ultra minimale che risulta ancora attualissimo.
Angelina Jolie in Mr & Mrs Smith, 2005
Mr & Mrs Smith è il film che ha fatto innamorare Brad Pitt e Angelina Jolie. Chissà se ha far scattare la scintilla tra i due hanno avuto un ruolo anche gli abiti indossati dall’attrice in versione spia. Tra i fashion moments più memorabili del film ci sono la camicia bianca da uomo, l’abitino in latex senza spalline dallo stile fetish e l’elegante abito da sera nero dal profondo spacco da cui spicca una pistola attaccata alla giarrettiera. Una serie di look letali che hanno colpito al cuore Brad Pitt e non solo.
Anne Hathaway in Il diavolo veste Prada, 2006
Dietro i costumi di Il diavolo veste Prada e la trasformazione di Andy Sachs in una ragazza alla moda c’è Patricia Field. Durante il film sono tanti gli outfit sfoggiati dal personaggio di Anne Hathaway, ma il suo vero momento di Cenerentola si verifica durante il gala di beneficenza di Runway, dove indossa uno scultoreo abito a colonna con maniche rifinite in pizzo. Noon è un caso che il fidanzato Nate, anche se è deluso che lei si sisa perso il suo compleanno, le dica "Sei davvero carina".