Polly Pocket sarà il prossimo trend virale?
Attenta Barbie, c'è una nuova bambola in città
27 Luglio 2023
C’è una guerra tra bambole all’orizzonte. Se fino ad ora, complice il ritorno del rosa, l’imminente live-action con Margot Robbie e l’estetica Barbiecore, a dettare i trend è stata Barbie, il suo regno potrebbe presto venire intaccato da un’altra eroina di plastica della nostra infanzia: Polly Pocket.
Torniamo indietro al 1983 quando un certo Chris Wiggs, cercando di creare un nuovo giocattolo per sua figlia Kate, ebbe l’idea di realizzare una bambola abbastanza piccola da stare in tasca con tanto di micro casa, ricavata da un vecchio portacipria. I giocattoli originali Polly Pocket sono arrivati sugli scaffali nel 1989, con custodie in plastica di diverse forme come un cuore, una conchiglia o un diamante. Ogni custodia si apriva per rivelare uno spazio interno nascosto e abbagliante con parti mobili. Intuendone la commerciabilità, l’azienda inglese Bluebird Toys ne acquistò la licenza e nel 1989 le prime Polly Pocket arrivarono sugli scaffali, conquistando milioni di ragazzine che volevano collezionare la microscopica bambolina e tutte le sue case, da quella a forma di cuore alle evoluzioni più fantasiose. Verso la fine degli anni ’90 il marchio fu venduto alla Mattel che ridisegnò la Polly Pocket iniziale, aumentandone le dimensioni fino a circa tre centimetri e lanciando una serie di nuovi gadget che la rendevano più simile alla Barbie e ad altre fashion dolls con tanto serie tv cartoon dedicata.
Nonostante siano passati molti decenni dal suo periodo d’oro, Polly è rimasta nel cuore e nella memoria collettiva di molti che la celebrano su Instagram e TikTok con video in cui giocano a ricreare look a lei ispirati o mostrano tutte le sue versioni vintage come fa @polly_pick_pocket. Qualche anno fa sembrava che questo effetto nostalgia fosse destinato a moltiplicarsi quando venne annunciato un film dedicato alla mini bambola scritto e diretto da Lena Dunham con protagonista Lily Collins. Dai primi rumors, confermati dalla stessa star di Emily in Paris, sono passati circa quattro anni, ma della pellicola non si sono più avute notizie, deludendo i fan che già si illudevano di vedere la loro eroina d’infanzia sul grande schermo. Il progetto, arenato chissà per quale motivo, è stato sorpassato da quello dedicato a Barbie che ha contribuito all’esplosione del fenomeno Barbiecore.
Nonostante il cinema abbia rivolto il suo sguardo verso un altro prodotto Mattel, il mondo della moda sembra non aver dimenticato che anche Polly Pocket era una fashion doll dal guardaroba interessante e invidiabile, solo molto più “plasticoso”, colorato, cartoonesco e mignon di quello di Barbie. Tra i bambini cresciuti con Polly ci deve essere stato anche Jonathan Anderson che nella collezione FW23 di Loewe ha proposto alcuni look che sembrava rubati dalla collezione di top, abitini, scarpe e accessori di Miss Pocket. A far gridare “Polly Pocketcore” sono stati gli abiti peplum strutturati, le decolleté e gli occhiali da sole dalla silhouette rigonfia, ma, soprattutto, l’outfit composto da gonna plissettata verde lime e crop top rosa pepto bismol. Miuccia Prada, invece, con la sfilata FW23 di Miu Miu e la serie di mini abiti in pelle dal finish glossy sembra aver vestito il lato più maturo della personalità di Polly.
Cosa c’è nella shopping list di una moderna Polly Pocket? Pantaloni funky, crop top, t-shirt divertenti, abitini, capi dai colori brillanti e il finish “glossato”, che uniscono l’estetica coquette con tanti pezzi vintage Y2K. E gli accessori? Sono funny, juicy, cartooneschi come la mini borsa Jacquemus Le Chiquito, la Coach Pillow Tabby shoulder bag, i Bubble Jelly slides di Tory Burch e i modelli in PVC di Melissa, i colorati modelli di Poppy Lissiman, le borsette col fiocco di Forbitches e i gioielli di Bea Bongiasca.