Alla Gen Z interessa ancora la Couture?
La meraviglia e il glamour inarrivabile catturano l'attenzione sui social
06 Luglio 2023
La Haute Couture è un mondo meraviglioso ed estremamente esclusivo: cattura l'attenzione sui social perché propone un lifestyle glamour inarrivabile, in cui regna l'eleganza e la creatività.
Però, oltre a scorrere i look sul feed di instagram, la Gen Z non ha ben chiaro il significato di “Alta Moda”, spesso percepito come sinonimo di prêt-à-porter di lusso. Le due categorie differiscono per quanto riguarda la realizzazione del prodotto e, di conseguenza, l’approccio alla progettazione: la Haute Couture si fa in sartoria ed ogni capo viene cucito e personalizzato in base alle misure del singolo cliente, mentre nella produzione industriale (le collezioni che troviamo nei negozi dei brand di lusso), l’abito è realizzato secondo un sistema standard di taglie, mediante un processo più o meno meccanizzato. Inoltre, la Gen Z è interessata dall'impatto visivo della Couture piuttosto che alla tradizione sartoriale e di altissimo artigianato che ci sta dietro.
Privilegio e sperimentazione
La Couture è accessibile solamente a poche migliaia di fortunati ed è abbastanza difficile vederla indossata da qualcuno nelle strade delle nostre città. Quindi, perché è così importante per il sistema della moda? È un’occasione preziosa per implementare l’allure del brand e per esprimere la creatività al 100%: i giovani designer l’hanno capito subito. Sempre più emergenti si stanno dedicando a questo settore elitario, con altissime barriere all’ingresso imposte dalla Fédération de la Haute Couture et de la Mode, ente che gestisce la Couture Week e si occupa della selezione dei brand.
I designer Gen Z che sfilano alla Couture Week di Parigi
Tra le novità del settore ha una posizione rilevante la maison Miss Sohee della designer coreana Sohee Park, laureata alla Central Saint Martins pochi anni fa. Nel giro di qualche collezione ha già vestito le celebrities più famose e ha reso icona la modella Anok Yai, virale sui social per aver indossato una sua creazione allo scorso Met Gala. Inoltre, il suo brand è in linea con le tematiche ambientali tanto a cuore alla Gen Z; sono molti i video di ragazzi che commentano i suoi capolavori ed il suo hashtag conta quasi 20 milioni di visualizzazioni su TikTok.
@tania_shroff Can I hear a little commotion for the dress Love you Miss Sohee #MissSohee #MissSoheeBespoke #weddingtiktok #fyp #SofiaRichieGrainge It's A Wrap - Sped Up - Mariah Carey
L'ultimo arrivato di questa ultima Paris Couture week è stato Charles de Vilmorin, il giovane designer che ha appena lasciato il ruolo di direttore creativo di Rochas. Nella sua prima sfilata si focalizza sull'uso del colore e sul drappeggio.
La Couture virale
Il ruolo dell’Alta Moda è legato alla comunicazione del brand ed è centrale per la creazione di un immaginario. Di conseguenza, la viralità sui vari social è un obiettivo fondamentale e la Gen Z ha un ruolo importante, pur non essendo tipicamente il target degli atelier. Su Tik Tok le views dei contenuti a tema Schiaparelli superano i 900 milioni, a differenza di altri brand, come ad esempio Giambattista Valli, che ne conta 60M. Inoltre, Schiaparelli è il preferito da ripostare nelle stories di Ig, lo troverete specialmente in quelle dei fashion students.
E poi sui social c’è chi si diverte a ricreare i look couture con i materiali reperibili in casa, per un effetto parodia.
@magdalenespice Haute couture week Paris #parisfashionweek #fashion #fashiontok Barbie World (with Aqua) [From Barbie The Album] - Nicki Minaj & Ice Spice & Aqua
Velocità, trend e inclusione, gli elementi che determinano i like della gen Z sono caratteristiche diametralmente opposte a quelle dell'Alta Moda. Questo mondo però interessa la nostra generazione: la Couture è vista come fenomeno da condividere sui social piuttosto che ispirazione per i propri look o spunto per approfondire la storia di un brand ed il suo savoir faire.