La strana ossessione dei designer per i capelli diventa un trend
Il labile confine tra moda e fetish, la creatività impazzisce
21 Luglio 2023
Paillettes, ricami, applicazioni di strass o, per chi si sente più eccentrico, piume. Avreste mai pensato, invece, di utilizzare i capelli come decorazione per un abito? Non è uno scherzo, è una forma di espressione della creatività e sui social ha tutti i presupposti per diventare tendenza.
Passiamo ore e ore davanti allo specchio, impiegando il nostro tempo a prenderci cura dei capelli, componente essenziale della nostra autostima, ma quando li vediamo fuori dal loro naturale contesto ci fanno istintivamente impressione. Non c’è bisogno di commentare: vogliamo analizzare il fenomeno dell’hair mania per capire come i capelli hanno ispirato i designer, facendo un giro tra gli archivi delle maison per scoprire le forme più crazy della creatività.
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I capelli nella moda tra horror e genialità
Che possa piacere o disgustare, sicuramente cattura la nostra attenzione in modo morboso. L’hair mania ha appassionato prima i designer più avant-garde, per poi arrivare ad un pubblico di fashion addicts. La moda flirta con il fetish, dando vita a oggetti che, per sopravvivere, devono essere considerati “pezzi di design” piuttosto che effettivi prodotti indossabili.
Non solo assurdità fine a se stessa o mera provocazione, utilizzare i capelli nelle proprie collezioni significa giocare con le norme sociali, per evocare delle sensazioni o, più semplicemente, materializzare un’ispirazione estetica coerente con il brand.
La hair mania nella storia della moda
Unconventional, emergenti e persino conformisti. Il fascino controverso dei capelli-accessori ha conquistato diversi designer, più di quelli che possiamo immaginare. L’hair mania è un fenomeno verificatosi principalmente a cavallo tra gli anni ’90 e i primi ‘2000, decadi della moda avant-garde e sperimentale. Ecco gli esempi più interessanti.
Maison Margiela- dagli accessori alla collezione a tema
Pioniere dell’utilizzo dei capelli, Martin Margiela li ha introdotti nelle sue collezioni negli anni ’90. Esempio emblematico è la collana con ciocca pendente, apparsa per la prima volta in passerella nella FW 1994. Fino ad arrivare alla SS 2009, ventesimo anniversario della maison, in cui le modelle sfilano con il volto coperto da una chioma al contrario. Il pezzo forte è il maestoso cappotto in “total hair”, realizzato con parrucche teatrali riciclate, entrato nella collezione permanente del MET.
Helmut Lang e la FW 2004
Ecco la penultima collezione di Lang, designer che sapeva ben dialogare con il potere del fetish. L’elemento della chioma, in questo caso proveniente dalla criniera dei cavalli, è declinato come frange per sandali, applicazione per abiti e guardate le code che spuntano dalle scarpe!
I capelli come firma di Alexander McQueen
Nelle sue prime collezioni, McQueen era solito a cucire all’interno dei vestiti delle etichette realizzate con un involucro di plastica contenente una ciocca, talvolta sua, di capelli. Certamente un modo per firmare una creazione con il proprio DNA.
La SS 2005 di Undercover
Jun Takahashi sviluppa una tematica folk e inserisce negli abiti diversi riferimenti al corpo umano, più o meno visibili. I capelli diventano cinture, collane o “semplici” decorazioni che sbucano dagli abiti.
La SS 2009 di Sonia Rykiel
“Un compleanno senza una sorpresa non è un compleanno”. Così, Nathalie, figlia di Sonia Rykiel, ha annunciato l’ingresso in passerella di 30 creazioni realizzate da guest designer in occasione del 40esimo anniversario della maison. Indovinate di chi è il cappotto che riprende la criniera rossa della designer? Proprio di Martin Margiela.
Gli orecchini-capelli di Chalayan
Per la FW 2016, Hussein Chalayan abbina ai suoi look degli orecchini con maxi ciocche di capelli, ovviamente nella stessa identica tinta delle chiome delle modelle.
Le code di Missoni
La acconciature delle modelle sono impreziosite da mollette con una ciocca variopinta di capelli, elemento caratteristico della collezione SS 2014.
Gli hairstyles di Dior
Code alte che sembrano interrotte da anelli metallici o in resina. La SS 2015 Couture di Dior, disegnata da Raf Simons, gioca con l’hair mania proponendo una sorta di illusione ottica. Très chic!
I capelli nelle collezioni dei designer emergenti
Il designer che è stato recentemente conquistato dall’hair mania è KIMHĒKIM, che dedica la sua quarta collezione a questa tematica.
Questa tendenza non è ancora pronta per arrivare al pubblico mainstream, rimarrà, ancora per un po’, legata ad una nicchia che sappia comprenderla e apprezzarla. Potrebbe essere l’occasione per osare con un accessorio made with hair, prima che ce l’abbiano tutti. Attenzione all’etica! Sui vestiti prediligiamo i capelli finti.
Gli accessori con capelli da acquistare
Eccovi, come sempre, una mini shopping guide che possa ispirare i vostri acquisti o confermare che- sì, veramente i designers usano i capelli per le loro creazioni.