Tutto quello che è successo alla Milano Fashion Week
Un recap di sette giorni intensi, tra sfilate, celebrità e tanta moda
25 Settembre 2023
Dopo New York e Londra, anche Milano ha salutato il circo della moda, arrivato in città per presentare le collezioni SS24. A differenza delle altre due fashion week che l’hanno preceduta, la MFW è stata piena di avvenimenti, tra debutti importanti, come quello di Sabato De Sarno alla direzione creativa di Gucci, sfilate-evento come quella di Diesel e una folla di celebrità che hanno lasciato Hollywood per l’Italia. Sono stati sette giorni intensi nei quali l’hype e la FOMO erano alle stelle. Vi sieti persi qualcosa? Non preoccupativi, G-Club vi fa un recap di tutto quello (degno di nota) che è successo durante questa MFW.
Le prime volte
Questa MFW è stata segnata da tanti debutti. Peter Hawkings, braccio destro e successore di Tom Ford, ha presentato la sua prima collezione come direttore creativo del marchio, scegliendo di rimanere fedele ai codici e al glamour sensuale di Ford. La collezione SS24 di Bally realizzata dal nuovo direttore creativo Simone Bellotti, era in perfetta linea con l’estetica quiet luxury, una reinterpretazione razionale e rigorosa dell’uniforme scolastica. Tutti gli occhi erano, però, puntati su Sabato De Sarno. Lo stilista campano ha debuttano da Gucci sulle note di Ancora di Mina, ripartendo dalle basi del brand con una essenziale e raffinatissima. Le linee erano asciutte, pulite, minimali, precise, come i look, tra cristalli, accenni di rosso porpora e verde, zeppe vertiginose e nuove iterazioni della classica borsa Jackie. Debutto anche per The Attico. Il brand fondato e diretto da Gilda Ambrosio e Giorgia Tordini è arrivato al suo primo défilé. Il set era all’aperto, in via Guerrazzi, in zona Corso Sempione - Arco della Pace, tra due file di divani su cui erano seduti addetti ai lavori, colleghi designer, amici e it girl. Il look che ha dato via allo show? Un abito lungo in cristalli con code di pelliccia bianca, mentre a chiudere c’era Vittoria Ceretti in abito black di piume.
Da Hollywood a Milano
Il front row della MFW meglio del red carpet della Mostra del Cinema di Venezia. Nell'epoca dello sciopero degli sceneggiatori e degli attori, Hollywood sbarca a Milano e si siede davanti ai flash dei fotografi per assistere alle sfilate. Una schiera di modelle e star del cinema si è riunita per quella che si mormora potrebbe essere stata l’ultima collezione di Kim Jones per Fendi (sarà Alessandro Michele a prendere il suo posto?). Ad applaudire i look a blocchi di colore della maison romana c’erano Linda Evangelista, Naomi Campbell, Kate Moss, Amber Valletta, Cara Delevingne, Demi Moore, Gwendoline Christie, Christina Ricci e Naomi Watts. I testimonial e i fan di Prada si sono riuniti nel secondo giorno della MFW per scoprire la nuova collezione disegnata da Raf Simons e Miuccia Prada: Scarlett Johansson, Vincent Cassel, Emma Watson, Benedict Cumberbatch, Wes Anderson, la band K-Pop degli Enhypen, Rosalia e Kylie Jenner. Kylie Jenner era anche tra le gest della sfilata di Dolce & Gabbana, insieme a Rosie Huntington, Alessandra Ambrosio, Bianca Balti, lady Kitty Spencer, Lucy Hale e Blanco. Nel front row di Bottega Veneta si riconoscevano i volti di Peggy Gou, Yara Shahidi, Ilona Staller, Erykah Badu e Julianne Moore. Tante anche le celebrità venute a sostenere Sabato De Sarno da Gucci. Qualche nome? Ryan Gosling, Julia Roberts, Julia Garner, Paul Mescal, Jessica Chastain, Jeremy Strong, Jodie Turner Smith, Mark Ronson, Halle Bailey, Kendall Jenner col boyfriend Bad Bunny, Anna Wintour, Vittoria Ceretti, Mariacarla Boscono, Sabrina Impacciatore e molti altri. Per Jessica Chastain, l’entusiasmo del debutto di De Sarno da Gucci è sfociato in una sorta di private party nella sua camera d’albergo dove l’attrice e Jeremy Strong hanno cantato e ballato Like a Prayer di Madonna.
Le modelle
Le modelle che hanno dominato le passerelle della MFW? Vittoria Ceretti, Mariacarla Boscono e Irina Shayk. Le tre top hanno indossato, tra le altre, le collezioni di SS24 di Roberto Cavalli, Max Mara, Fendi, The Attico, Missoni, Ferrari, Alberta Ferretti. Invece, il premio per i brand che hanno riunito insieme il maggior numero di top famose va a Dolce & Gabbana e Versace. Oltre a Vittoria, Irina e Mariacarla, il duo lombardo-siciliano ha scelto per rendere ancora più speciali i suoi sensuali ed eleganti outfit Ashley Graham, Mona Tougaard, Anok Yai, Natasha Poly e la leggendaria Naomi Campbell. Un’altra super top ha catturato l’attenzione della sfilata di Versace: Claudia Schiffer, che ha fatto la sua prima apparizione sulla passerella del brand dal 2018. Insieme a lei, a presentare la collezione dal mood bon ton anni ’90 c’erano anche Kendall Jenner, Precious Lee, Gigi Hadid, Amelia Gray, Iris Law e la debuttante Natalia Bryant, figlia di Kobe Bryant. Un altro debutto di questa MFW? Madame, che ha sfilato per Cormio.
I format alternativi
Sfilata è ormai un termine riduttivo. Sempre più brand preferiscono al semplice alternarsi di modelle lungo una passerella format alternati, più simili a installazioni artistiche o a veri propri happening. Diesel e Glenn Martens hanno dato vita a un mega rave che ha radunato all’ex scalo ferroviario Farini 7 mila persone, tra studenti, addetti ai lavori e appassionati di moda. L’entusiasmo era così grande che nemmeno la pioggia battente ha interrotto la festa, andata avanti sul dj set di Nts anche dopo la presentazione della collezione. Sunnei, invece, ha optato per una riedizione funny e cool di Ballando con le stelle con i modelli e le modelle su una pedana di fronte al pubblico, che era invitato a esprimere tramite delle palette date in dotazione il proprio apprezzamento con il voto da 1 a 10. Pazza anche la sfilata di Avavav con i modelli che si vestivano mentre camminavano, si affacciavano in pedana per poi tornare di corsa nel backstage e si fermavano a metà passerella.
Le location più suggestive
Ermanno Scervino ha sfilato sotto il porticato del cortile centrale dell’Università Statale. Missoni ha scelto l’’ex campo da gioco della Pelota, nel cuore di Brera, con un set reso speciale da monumentali sfere metallizzate realizzate dall’artista Shawn Kolodny. Tod’s ha optato per i laboratori del Teatro alla Scala dove sono in preparazione le scenografie del Don Carlos; mentre Marco Rambaldi il verde della Floricoltura Radaelli, tra serre e piante. Alberta Ferretti ha ambientato la sua sfilata in una corte quattrocentesca del Castello sforzesco e Giada ha allestito la sua passerella all’interno della Biblioteca Braidense.