Brigitte Bardot e i suoi 89 anni di stile
Ecco quello che ancora oggi dobbiamo e vogliamo riconoscerle
26 Giugno 2024
Quando ti chiamano con un acronimo, senza dubbio non sei indifferente: B.B. nasce a Parigi il 28 Settembre del 1934. Dopo gli esordi come danzatrice classica, diventa all’inizio modella, posando per le copertine delle riviste di moda in voga in quegli anni, poi prosegue come attrice e infine, dal 1962, debutta anche come cantante. Il suo background familiare emerge come un ambiente consacrato all’arte: suo padre era un grande appassionato di cinema e realizzava molti filmati amatoriali con protagonista la figlia, dall’altro lato Bardot cresceva anche con la propensione per moda e danza trasmessale dalla madre. Da qui in poi viene ingaggiata per numerosi servizi fotografici da Hélène Lazareff, direttrice della rivista Elle, nonché amica della mamma. Il resto è storia.
Lo stile di Brigitte Bardot
Ha inventato il trend delle pouty lips prima che andasse virale su TikTok, il suo viso particolare e perennemente imbronciato era un perfetto contrasto con la frangetta sbarazzina e lo stile sensuale. Se circa 60 anni dopo B.B. è ancora la musa di milioni di ragazze, è perché ha lasciato il segno nel settore della moda per più di un motivo. Il suo stile era audace e sexy ma mai volgare, smorzato da un tocco femminile e soft come poteva essere la fascia per capelli che indossava spesso.
Nonostante non passasse mai inosservata, Bardot indossava spesso jeans semplici abbinati ad una t-shirt. Da sempre una vera trendsetter, è stata la pioniera di numerose tendenze di stile che persistono ancora oggi e anzi, stanno tornando più forti che mai.
Prima fra tutte: lo scollo Bardot. Prende infatti il suo nome lo scollo che lascia parte del décolleté e spalle scoperte; Brigitte era infatti famosa per indossare top e camicie che lasciavano la parte delle clavicole e delle spalle scoperta. In accordo con il suo look insieme sexy e sbarazzino, questo escamotage crea un look “sfacciato” ma seducente senza rivelare troppo.
I luoghi del cuore di Brigitte Bardot
In termini di eredità stilistica non possiamo di certo fermarci qui perché B.B. ci ha insegnato ancora molto. Prima che contribuisse a trasformarlo in uno dei luoghi di vacanza più alla moda del jet set internazionale, Saint-Tropez, era un accogliente villaggio di pescatori che aveva visitato fin da quando era giovane. Grazie al suo ruolo da protagonista nel film “Et Dieu... Créa la Femme” (1956) aveva già molte giovani donne che la ammiravano.
Sia sullo schermo che nella vita personale, le piaceva indossare le righe, anche su classiche camicie in stile marinaio e pantaloni capri che rappresentavano la città di pescatori. Nasce così il cosiddetto stile Riviera, che diventa una vera ossessione da copiare. Una tendenza che non era popolare solo negli anni ’60, ma che ha resistito alla prova del tempo anche grazie a Jacquemus e alla loro cifra stilistica basata su un mix di questi capisaldi e sulla loro rivoluzione.
La collaborazione di Brigitte Bardot con Repetto
Potremmo elencare tanto altro, ma approfittiamo di una tendenza dell’ultimo periodo e per la quale non possiamo non ringraziare la nostra iconica bionda parigina: le ballerine. Nel 1956 collaborò con la marca francese Repetto - che è recentemente tornata ad essere un punto di riferimento insieme a Carel per quanto riguarda questo genere di calzatura - di cui era una grande fan.
Da lì le ballerine si fanno strada nel corso degli anni, fino a uscire dal mondo dei teatri e diventare una calzatura popolare durante gli anni ’50 quando le dive cinematografiche del tempo, come del resto anche Audrey Hepburn, iniziano a indossarle nei film. È proprio durante questi anni che la ballerina diventa un’icona di eleganza e praticità e simbolo di una nuova femminilità, emancipata e indipendente. Brigitte è riuscita a completare quasi ogni look con queste scarpe basse e a esprimere alla perfezione quel tipico look francese con quel "Je ne sais quoi".
Il triangolo Brigitte Bardot, Jane Birkin e Serge Gainsbourg
Nella cultura pop, quando parliamo di Brigitte Bardot non possiamo non associarla ad un’altra icona venuta a mancare pochi mesi fa: Jane Birkin e la rivalità amorosa per Serge Gainsbourg. In quegli anni, Jane rappresenta un tipo di bellezza opposto a quello a cui è abituato Serge, una bellezza fresca e androgina, decisamente il contrario di quello charme femminile e procace di B.B. Parlando proprio di “Je t’aime…moi non plus” - la cui versione resa pubblica sarà alla fine registrata con Birkin - ha una storia che forse è poco nota al pubblico. All’inizio il brano era stato scritto e registrato con Brigitte Bardot, la quale essendo sposata non aveva permesso di rilasciarla poiché intima e controversa.
Il brano “Bonnie & Clyde” invece ha conquistato anche le generazioni più giovani grazie a Gossip Girl, che lo utilizzerà come soundtrack per una scena cult in cui la coppia più amata delle serie tv, Chuck e Blair, fugge in auto.
L'amore di Brigitte Bardot per gli animali
Dopo l’abbandono del cinema, Brigitte diventa una grande attivista per i diritti degli animali e partecipa anche a trasmissioni tv per denunciare i maltrattamenti e gli orrori che subiscono rendendo pubblico di essere vegetariana. Nel 1986 nasce la Fondazione Brigitte Bardot per il Benessere e la Protezione degli Animali e per finanziarla vende parte dei suoi gioielli e degli effetti personali. Oltre a questo enorme impegno, sostiene anche la protezione di Sea Shepherd che si occupa di proteggere gli animali marini e ha un’imbarcazione con il suo nome, continuando poi con le elezioni europee del 2019 dove ha supportato il Partito Animalista.
Brigitte Bardot rimane senza dubbio una figura che non verrà mai dimenticata e che ancora dopo tanti anni porta il suo contributo al mondo. B.B. ha portato moda, gossip e tendenze ma è giusto riconoscere il suo grande impegno attivista che la tiene tuttora impegnata. Quindi tanti auguri, Brigitte!