La stampa tartan e il suo fascino intramontabile
Origini e designer iconici di una stampa portatrice di storia
09 Ottobre 2023
Il tartan è una delle stampe più amate dalle fashioniste di tutto il mondo. Nata nel dodicesimo secolo, ha una lunga storia che ha raggiunto l’apice negli anni ’70 e ’80. In quel periodo la moda giovanile vedeva protagonisti i new romantic in kilt e i punk rocker con pantaloni simil cargo a stampa scozzese e anfibi altissimi che tornano ciclicamente nei negozi. Anche per questo, forse, è una delle stampe più riconoscibili e amate nel mondo della moda, tratto distintivo di alcuni stilisti e designer. Questo design a quadri, caratterizzato da linee orizzontali e verticali incrociate in vari colori, ha un'importanza storica e culturale che dal passato arriva al contemporaneo, senza mai dimenticare le sue origini.
La storia e le origini del tartan
Questa stampa è nata nelle highland scozzesi nel dodicesimo secolo. Qui, durante l'avvento del feudalesimo, veniva usata per la fabbricazione degli indumenti. Non tutti lo sanno, ma si trattava di una stampa estremamente personale e simbolica: ogni tipologia prendeva il suo nome dal cognome del clan che lo produceva (con tinte naturali ricavate da foglie, fiori e bucce di cipolle) e lo indossava, distinguendosi dagli altri. Ecco perché ne esistono numerose tipologie, che variano a seconda del colore e dei quadri.
I designer che hanno fatto proprio il tartan
Molti designer di moda di fama mondiale hanno abbracciato la stampa tartan nei loro lavori, contribuendo ulteriormente alla sua popolarità, varietà e personalizzazione. Quando si parla di tartan, è impossibile non pensare a questi tre capisaldi del fashion system mondiale, che nella loro visione creativa sono riusciti a rivisitare il check senza snaturarlo della sua essenza e allo stesso tempo rinnovandolo.
Il tartan per Vivienne Westwood
Vivienne Westwood, la regina del punk anni ’70, ha aiutato a definire la moda e l'estetica di quegli anni con la sua cifra ribelle, passando anche dal tartan. I suoi abiti in questa stampa sono diventati dei veri e propri simboli di protesta e sovversione. Con l'aiuto del marito Malcolm McLaren e dei Sex Pistols, giovani britannici affamati di anarchia e cavalcanti influenze come la sottocultura Teddy Boy, Westwood contribuì a sviluppare il punk come espressione di vestiario e non solo. Anni dopo, disse di non essere stata una designer per scelta, ma di aver creato abiti che rispondevano alle necessità degli adolescenti. Anche negli ultimi anni la stilista ha riportato in tendenza il tartan, osando con colorazioni d’effetto accompagnate dallo storico logo, la rappresentazione stilizzata di un cranio, spesso corredato da un copricapo, che si chiama Crown and Orb.
Il tartan per Alexander McQueen
Anche Alexander McQueen ha sperimentato con il tartan in molte delle sue collezioni. La sua abilità nel combinare il tradizionale con l'avanguardista ha reso questa stampa protagonista dell'età contemporanea. Un esempio di utilizzo rivoluzionario e provocatorio del tartan ci è dato dalla collezione di marzo 1995 Highland Rape, che generò aspre critiche a causa dell'uso di modelle apparentemente abusate e angosciate che indossavano abiti stracciati e rivelatori. In combinazione con il titolo della collezione, la presentazione delle modelle portò molti critici a pensare che egli stesse promuovendo la violenza contro le donne. Tuttavia, McQueen intendeva parlare dello stupro delle highlands scozzesi compiuto dagli inglesi nel XIX secolo.
Il suo tocco personale
McQueen aveva una comprensione unica del potenziale evocativo della sartoria, nonché di come il tessuto di un capo d'abbigliamento fosse parte fondamentale del suo impatto storico, culturale e psicologico. L'utilizzo, in molte delle sue collezioni, di un tessuto tartan creato da lui è significativo per le molte associazioni culturali e storiche che il tessuto porta con sé. Per McQueen, il tartan - il segno visivo della clanship nell'intera storia scozzese - era un riferimento alla sua stessa eredità e alla tumultuosa storia politica della Scozia.
Lo chic britannico
Infine, un ulteriore interpretazione del tartan è quella di Burberry. La casa di moda britannica è famosa in tutto il mondo e nell’iconografia del fashion per il suo classico trench coat con fodera in tessuto tartan attribuibile a Roberto Menichetti, direttore creativo del marchio dal 1998 ai primi anni del 2000. Questo capo d'abbigliamento è diventato un simbolo di eleganza e chic britannico, cosa che non ha reso molto felici i punk.
La celebrazione della stampa
Per chi volesse approfondire ulteriormente la storia di questo tessuto e di questa stampa che porta con sé così tanti significati e declinazioni, nella sede scozzese del Victoria & Albert è aperta fino a gennaio 2024 una mostra dedicata, che ne esplora origini e declinazioni.