Come riconoscere se un capo è originale o è fake
Piccoli dettagli da controllare per evitare di acquistare un'imitazione
24 Ottobre 2023
State passeggiando in un uggioso pomeriggio autunnale quando incrociate un mercatino delle pulci. E lì, in un banco all’angolo, mal ripiegato su una pila di capi ammassati alla rinfusa scorgete un cardigan della collezione SS2000 di Prada. Oppure lo avete scovato su Vinted, pagandolo un’inezia. Ora lo stringete tra le mani. Il cuore batte forte, la mente sta già iniziando ad immaginare possibili outfit e vi state congratulando con voi stessə per l’affare appena fatto. Ma come fate ad essere veramente sicurə di aver acquistato un pezzo originale e non un fake? Ricordate che la conoscenza è potere. Quindi, se volete fare affari e trovare un vero pezzo importante vintage o second hand, non guasterà studiare un po’ di storia della moda perché un occhio allenato può essere decisamente d’aiuto per evitare di acquistare delle imitazioni. Sebbene i metodi di verifica specifici possano differire da marchio a marchio, esistono alcune strategie universali che possono essere applicate alla maggior parte degli articoli vintage per capire se ci trova di fronte ad un articolo autentico o ad un falso. Prima di tutto, va ricordato che l'artigianato di alta qualità è un segno distintivo di molti pezzi vintage. Le etichette danno un'idea approssimativa del decennio da cui proviene l'articolo, così come le forme, i tessuti, le combinazioni di colori, i materiali e i dettagli come le cuciture.
@jen_wonders How to spot the fake Vintage designers pieces! A few recommendations #vintage #vintageclotheshaul #beaware #fyp original sound - Jen Wonders
Controllate l'etichetta
La prima cosa da cercare quando si cerca di identificare un capo d'abbigliamento vintage è l'etichetta. Non solo quella dove è indicato il nome del marchio, ma anche quelle di manutenzione delle taglie possono fornire indizi importanti sull'autenticità di un articolo come dove è stato realizzato, da chi e in quale anno. Persino la consistenza può confermarne il valore. Quando si parla di vintage, infatti, più spessa è meglio è. Un altro consiglio? Diffidiate della dicitura "taglia unica" che erano comuni negli anni ’80 e oggigiorno, ma non nelle epoche precedenti.
Fate attenzione a come è scritto il marchio e alla tipografia
Sembra banale, ma è importante controllare che il nome del marchio (nel caso lo conosciate) sia scritto in modo corretto. Senza dimenticare che molti brand di abbigliamento avevano etichette specifiche che utilizzavano in determinati periodi di tempo e usavano diversi caratteri tipografici. Ad esempio ora Celine si non ha più l’accento, ma anche negli anni '60 veniva usato di rado, mentre nel periodo da direttrice creativa di Phoebe Philo c’era. Così come cambiano spesso anche i font che possono rivelarsi utili per capire l’anno del capo. Ad esempio, i caratteri art déco erano estremamente popolari negli anni '40 e '50, tuttavia, alcuni decenni dopo, i produttori iniziarono a utilizzare caratteri in grassetto e rotondi.
Se sembra vintage, ma recita "Made in China", lasciate stare
Anche se oggi siamo abituati trovare indicata la provenienza del capo, per i pezzi realmente vintage (soprattutto di qualche grande Maison) è più comune trovare scritte come "Paris", "Milan", "London" perché veniva specificata l’origine del marchio e non dove veniva prodotto la maglietta o la gonna. Quindi, se leggete "Made in China", pensateci bene prima di acquistare.
Valutate la qualità dei materiali
L’abbigliamento vintage autentico era spesso realizzato con materiali di alta qualità, come seta o lana, ed era cucito con attenzione ai dettagli maggiore rispetto a molti equivalenti moderni. E quasi sempre i materiali utilizzati per realizzare gli abiti erano puri al 100%. Ad esempio, se si trattava di lana, il capo era al 100% di lana. Inoltre bisogna ricordare che i materiali sintetici come il poliestere non furono comunemente usati fino alla metà del XX secolo.
L’importanza delle cuciture
Se la qualità del tessuto o delle cuciture è inferiore, potrebbe essere un segno che il capo è falso. Al contrario, tecniche di costruzione uniche, realizzate con molti dettagli e lavori di cucito fatti a mano sono segnale di autenticità. Questo vale spesso anche per le borse, nelle quali le cuciture dovrebbero essere uniformi (ma non identiche perché fatte a mano e non in maniera seriale) e strette. Ad esempio, la pelletteria di Hermès è dotata di doppia cucitura (con due pezzi di filo) e la cucitura attraversa tutta la pelle.
Controllate la presenza di bottoni e cerniera in metallo
È importante fare attenzione ad ogni dettaglio in modo che siano tutti coerenti con l'età presunta dell'articolo. Compresi timbri del logo economici, bottoni a pressione, bottoni e cerniere che per un prodotto di qualità devono essere, non solo saldamente fissate e funzionali, ma anche del giusto materiale. Ad esempio, le cerniere in plastica non erano comunemente usate fino agli anni '60 (prima del dopoguerra si usavano quelle in metallo), quindi la loro presenza su un indumento che pretende di risalire agli anni '50 è un campanello d'allarme. Inoltre, nel caso siamo in metallo, i bottoni vintage del passato non sembravano di una lega economica, né erano vuoti.
Non fatevi ingannare dal prezzo
Se sembra troppo bello per essere vero, probabilmente significa che non lo è. Certo, può capitare che siate baciatə dalla fortuna e portiate a casa una borsa Chanel autentica per 100 euro, ma, ahimè, è più probabile che quello che potrebbe apparire come un clamoroso affare in realtà riveli un'amara sorpresa. Allo stesso tempo, però, bisogna diffidare anche da quei prodotti che hanno un prezzo di vendita leggermente inferiore o di molto superiore a quello disponibile sui canali ufficiali del brand a cui si è interessati. È un trucco che chi rivende merce contraffatta, ha imparato ad usare per illudere i compratori e dare loro una parvenza di autenticità.
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