Chi sono i collezionisti di moda vintage più famosi al mondo?
Qualche indizio: sono compulsivi, farebbero di tutto per il loro pezzo del desiderio e hanno un alto budget da investire
02 Novembre 2023
I collezionisti vivono di passioni, di ossessioni. Sono persone caparbie, tenaci, compulsive, devote ai loro oggetti del desiderio. Soprattutto quelli di moda. Alcuni si specializzano sulle creazioni di un solo stilista, altri, guidati dal loro gusto personale, spaziano tra i brand, ma tutti farebbero follie per ottenere il pezzo che sognano da sempre, che sia la prima giacca mai creata da Coco Chanel o il famoso completo in velluto disegnato da Tom Ford per Gucci. Sono disposti a passare ore a cercare possibili tesori in mercatini delle pulci, thrift store, siti specializzati o da altri collezionisti e ad investire tutti i loro risparmi. E, per poter vantarsi di avere una selezione di haut couture un alto budget è un requisito indispensabile. Perché? Nostalgia, status symbol, smania di possesso, amore per la moda. I motivi sono tanti e diversi per ognuno. Hanno iniziato a collezionare per rivivere un ricordo? Per essere circondati da bellezza e creatività? Quali sono i loro tesori più preziosi? Per scoprire alcuni di questi “misteri” G-Club ha indagato su chi sono i collezionisti di moda vintage più famosi al mondo.
Gabriel Held
Nato e cresciuto a Brooklyn, New York, Gabriel Held ha iniziato a collezionare vestiti quando ancora andava al liceo (lo stesso che ha ispirato Gossip Girl), ispirato dalle grandi icone hip-hop della sua generazione come Lil’ Kim e le Destiny’s Child. Dopo anni di attività commerciali e lavori come nella vendita al dettaglio infruttuosi, ha realizzato che la sua passione poteva diventare altro. Così è nato di Gabriel Held Vintage, un piccolo “impero” di oltre 2.000 pezzi che ha reso Held è uno dei più famosi collezionisti di abiti e accessori vintage al mondo, soprannominato “Instagram’s foremost fashion historian”. La collezione dello stylist newyorkese comprende capi di Franco Moschino, Jean Paul Gaultier, Christian Lacroix, Todd Oldham, Chanel, Dior, Cavalli, Versace, Mugler e Westwood, ma anche Juicy e Baby Phat. I suoi “tesori” più amati? Tutto il campionario dalle sfilate di Todd Oldham degli anni '90, regalato a Held direttamente dallo stilista; i sandali chandelier di Prada del 2010; l’abito Dolce and Gabbana Birth of Venus della fine degli anni ’90; e un set di Emilio Pucci che include stivali, gonna, dolcevita, cappotto a vento e casco dei primi anni ’00.
Sandy Schreier
Sandy Schreier ha iniziato a collezionare moda da bambina a Detroit alla fine degli anni '30 e, a differenza di molti collezionisti, non ha mai indossato pezzi della sua collezione, considerandoli opere d'arte da rispettare, ammirare e conservare. Così ha accumulato un tesoro di alta moda francese e americana e di prêt-à-porter del XX secolo che oggi conta oltre 15mila pezzi ed è la più vasta collezione di moda vintage al mondo posseduta da un privato. Tanti anni fa, quando era appena arrivata a New York dalla nativa Detroit, pare che Sandy Schreier, aggirandosi per le sale del Metropolitan Museum of Art, pare abbia detto suo marito Sherwin: “un giorno i miei pezzi di moda saranno qui con tutti questi splendidi dipinti e sculture”. E così è stato. Perché nel 2019 il Met ha ospitato Pursuit of Fashion: The Sandy Schreier Collection, un vero viaggio nella storia moda attraverso circa 80 dei 165 pezzi che Schreier ha donato al museo, una minuscola parte della sua colossale collezione. In quell’occasione, si potevano ammirare creazioni di Cristóbal Balenciaga, Paul Poiret, Gilbert Adrian e Charles James; capispalla di Georges Lepape per Poiret, Mariano Fortuny, Zandra Rhodes, Karl Kagerfeld e accessori di Stephen Jones e Phillip Treacy. Vi state chiedendo quali siano i pezzi più preziosi di Schreier? Tre abiti di Valentino posseduti da Jackie Kennedy e il completo di Saint Laurent indossato da Claudia Cardinale in La Pantera Rosa.
Lauren Lepire
Lauren Lepire ama l’arte e la moda e ha trovato il modo di unirle nel profilo Instagram del suo store, Timeless Vixen, dove, insieme al marito, il fotografo Douglas Walker, ricrea fotografie storiche che alterna a fotografie recenti nelle quali lei stessa indossa lo stesso look. Nata e cresciuta a Los Angeles, è qui che conserva la sua grande collezione di haute couture degli anni ’20, abiti vittoriani e oltre 200 creazioni di Ossie Clark. Il suo piccolo museo personale include anche pezzi più moderni dei designer preferiti da Lepire. Quali sono? Alexander McQueen, Thea Porter, Christian Dior, Yves Saint Laurent, Pierre Cardin, Halston e Gilbert Adrian.
Stephanie Seymour
Stephanie Seymour. Sì, proprio la supertop che negli ’80 e ’90 dominava le passerelle con Naomi Campbell e Cindy Crawford, oggi è una delle maggiori collezioniste di vintage. Ha iniziato a collezionare pezzi di alta moda vintage di Christian Dior, Balenciaga, Yves Saint Laurent, Paco Rabanne e Madam Gres quando ancora era una modella, perché non voleva indossare le stesse cose di tutti gli altri. Ora il suo archivio fashion personale è molto grande e ricco di pezzi preziosi, speciali, anche se i suoi preferiti rimangono quelli firmati Alaïa. Il suo rapporto con lo stilista era così stretto che lo chiamava “papà”. Parlando di lui ha detto: “Ho iniziato a collezionare i suoi lavori nel 1984 e ho costruito due piani di armadi nella mia casa nel Connecticut appositamente per conservare tutta quella couture. Lavoro costantemente per catalogarlo e indosso tutto. I miei pezzi più pregiati sono, ovviamente, gli abiti che Azzedine ha realizzato per il mio matrimonio: uno per la cerimonia e un altro per la festa, ognuno rifinito completamente a mano pochi istanti prima. Naomi [Campbell] è stata la mia damigella d'onore e Azzedine ha realizzato anche i suoi due vestiti. Lei era vestita di nero, io ero in bianco.”
Adrian Appiolaza
Adrian Appiolaza ha scoperto Comme des Garçons in Argentina da adolescente nel 1988 e ora custodisce come un tesoro alcuni degli item più rilevanti mai creati dal marchio, dal "Body Meets Dress, Dress Meets Body" di Rei Kawakubo all’"Hiroshima chic" dei primi anni '80. Nel vasto appartamento parigino a due passi dalla Gare du Nord che condivide con il compagno Ryan Benacer e con i loro bulldog, Bimbo, Nena e Panchita conserva una collezione vintage piena di abiti giapponesi all'avanguardia firmati Yohji Yamamoto, Junya Watanabe, Issey Miyake e Comme des Garçons, ma anche molti straordinari pezzi di Jean Paul Gaultier (circa 2.000 articoli), Vivienne Westwood, Ann Demeulemeester, Phoebe Philo-era Chloé e introvabili Martin Margiela.
Daphne Guinness
Icona di stile, modella e musa di stilisti. Daphne Guinness è un personaggio eclettico, eccentrico, complesso, ma è, soprattutto, una grande appassionata di moda. L’ereditiera di una delle marche di birra più famose al mondo colleziona capi nuovi e vintage, soprattutto firmati McQueen. “Mi sono imbattuto nel suo lavoro prima di incontrarlo, vedendolo indossato da [la defunta redattrice di moda] Isabella Blow. È raro vedere un nuovo talento che ti parla in modo così diretto: ho subito desiderato incontrare il creatore di quegli abiti. Un kimono che indossavo di una delle sue prime collezioni è stato il catalizzatore della nostra presentazione. L'ha riconosciuto sulla mia schiena mentre camminavo per strada ed è venuto a salutarmi. Lee [McQueen] capiva la forma, la afferrava davvero e amava le donne. I suoi vestiti ci incoraggiano: fanno sentire le donne forti e belle, audaci ed eleganti. Il suo senso dell'equilibrio era impareggiabile e lo è ancora.” Ha detto parlando del suo amore per le creazioni dello stilista. Qualche anno fa Guinness, dopo la scomparsa della giornalista, ha acquistato anche la collezione di abiti haute couture di Isabella Blow per evitare che venisse dispersa.
Alexander Fury
Alexander Fury è un compratore compulsivo di capi firmati John Galliano. Il giornalista è cresciuto in una piccola città nel nord dell'Inghilterra e per lui la moda era “il modo in cui un normale ragazzo etero si sarebbe rapportato allo sport. Allo stesso modo in cui qualcuno ha la sua squadra di calcio o di basket, io ero la squadra Galliano”. Si è innamorato del lavoro dello stilista quando era ancora bambino, sfogliando un numero di Marie Claire del 1995 in cui c'era una foto di Carla Bruni che, in piedi su un tetto coperto di neve, indossava un abito bianco di John Galliano con un fiore nero. Così ha iniziato ad accumulare capi iconici di moda, arrivando ad una collezione che comprende oltre 3.000 pezzi, tra Nicholas Ghesquiere-era Balenciaga, Vivienne Westwood, Azzedine Alaïa, Alexander McQueen, Christian Lacroix Haute Couture e Anthony Price. Ha il perizoma doppia G di Tom Ford Gucci e l'abito Galliano a maniche corte che Madonna indossava nel video Take A Bow. Cosa accumuna la sua collezione? Si tratta di pezzi complessi, stravaganti e davvero appassionati.
Michael Kardamakis
Michael Kardamakis è il fondatore di ENDYMA, un archivio di moda che comprende capi degli anni ’90 e 2000 di designer del calibro di Raf Simons, Rick Owens, Junya Watanabe. Ma il giovane greco, che da qualche anno è based in Berlin, è famoso soprattutto per essere il possessore della più estesa collezione di abiti Helmut Lang (oltre 1600 capi). Ha iniziato il suo progetto alla fine dell’adolescenza, mentre studiava in Gran Bretagna e ha visto una giacca con una sola tasca della collezione SS03 di Helmut Lang, rimanendo conquistato dalla sua estetica trasgressiva e anticonvenzionale, allo stesso tempo seria e formale. I suoi capi Helmut Lang preferiti in assoluto? I grandi classici come il cappotto Chesterfield, ma anche quelli degli anni 2000 come le giacche di jeans.
David Casavant
David Casavant colleziona vestiti da quando aveva 14 anni, soprattutto capi di Helmut Lang e Raf Simons. Cresciuto in Tennessee, la sua attrazione per la moda è iniziata su Internet, dove passava ore a scorrere Style.com e, una volta cresciuto, a comprare pezzi vintage su eBay. Ha studiato alla Central Saint Martins, scoprendo un talento per lo styling. Poi, si è trasferito a New York City e si è fatto le ossa lavorando con Carine Roitfeld, Katie Grand e Mel Ottenberg. Oggi la sua occupazione principale si trova nel suo appartamento nel centro di New York con vista sul porto e si chiama David Casavant Archive. La collezione privata raccoglie al suo interno alcune delle più innovative creazioni di abbigliamento ideate sul finire degli anni '90 e negli anni 2000, che Casavant affitta a celebrità come Solange, Lorde, Kim Kardashian e Travis Scott.
Cecilia Matteucci
Cecilia Matteucci Lavarini vive da anni a Bologna ma è di origine toscana. La sua famiglia possedeva i Grandi Magazzini Fratelli Lavarini di Montecatini Terme ed è nel reparto abbigliamento che inizia la sua passione per gli abiti e per la moda. Negli anni è arrivata a raccogliere più di 3000 pezzi, con l’intenzione di creare un museo. “La mia collezione”, dice, “è il mio autoritratto. Non l’avere, ma l’essere. E’ un lavoro solitario a tempo pieno.” I suoi tesori più importanti? Il cappotto di Valentino in cashmere rosso bordato di zibellino del 1963; l’abito da sera di Dior del 1954 appartenuto a Lilian De Réthy; i quattro modelli couture firmati Biki provenienti dal guardaroba di Maria Callas. Ma anche kimono giapponesi, completi ottomani da cerimonia dell’Ottocento, gli Chanel, i Balenciaga, i Dior da monsieur Christian fino alla Chiuri, i Saint Laurent, i Prada, i Versace, i McQueen, i Capucci, i Balmain, i Valentino da Garavani fino a Piccioli, una mantella di Beer, un Worth.
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