Guanti made in Italy, i brand che forse non conosci

I guanti sono un accessorio fondamentale per superare i gelidi inverni, ma, soprattutto se lunghi come quelle delle dive d’antan o dal design particolare, possono anche essere l’accessorio che completa o da un twist interessante ai nostri look. C’è chi li preferisce in lana, a forma di muffole, come quelli che si indossavano da bambini e, quasi inevitabilmente, si perdevano per strada; chi li predilige in pelle; e chi sfoggerebbe preziosissimi opera gloves ad ogni ora del giorno e della notta. Probabilmente ne possediamo tutti una collezione che cambiamo a seconda del nostro mood del momento, qualche paio è stato fatto a maglia per noi da nonne, mamme e amiche, altri li abbiamo acquistati in qualche negozio durante le nostre session di shopping e altri li regaleremo il prossimo Natale ad amici e colleghi. Ma sappiamo che in Italia, soprattutto, in Campania c’è una lunga tradizione di maestri guantai?

G-Club ha selezionati alcune delle realtà specializzate in guanti, tradizionali e emergenti, più interessanti.

Aknitè

Dalla passione di Anita Spuri per l'intreccio di fili e per la moda sostenibile, duratura, è nato Aknitè, un brand di guanti, sciarpe, borse, cappelli, balaclava e altri capi che mescolano tricot e knitting. Ogni pezzo è realizzato a mano, da Anita e sua madre, con l'utilizzo di filati sostenibili, rispettosi per l'ambiente e per gli animali. In particolare, quelli della nuova collezione di Aknitè sono interamente realizzati con utilizzo di lana certificata mulesing free, una tecnica di allevamento che genera sofferenza per l'animale (prevede l'asportazione della coda e di una parte di tessuto anale e perianale) allo scopo di ricavare la maggiore quantità di lana nei tempi più rapidi possibili. Così, le creazioni di Aknitè, come le muffole, non sono solo carine e pensate per tenerci al caldo durante tutto l’inverno, ma hanno lo scopo di sensibilizzare le persone a una vita un po' più green.

SQUILLACE 1923

Napoli è la Capitale riconosciuta del Guanto fin dal XVII secolo quando la dinastia dei Borbone incentivò la produzione artigianale nel Regno delle Due Sicilie. È qui che Gennaro Squillace fonda nel 1923 l'Azienda OMEGA, l'unica guanteria tradizionale, oggi guidata da Alberto Squillace, operante nel quartiere Sanità da quasi oltre un secolo. Cinque generazioni dopo, la Maison OMEGA continua a sperimentare nel settore con SQUILLACE 1923, il brand haute couture guidato da Martina Squillace, pronipote di Gennaro Squillace e sorella di Alberto. Le sue sono creazioni in edizione limitata realizzate con i pellami più pregiati e foderate con pura seta e cashmere biellese. Difficile scegliere tra gli opera gloves in denim e quelli in tulle, impreziositi da una cascata di scaglie in pvc realizzate a mano e ricamate sulla parte superiore con perle di vetro di Murano. Tres chic!

Reppucci

Reppucci è un laboratorio creativo interamente made in Italy nel cuore delle Dolomiti. Le creazioni di Alessandra e del suo team? Sono guanti da montagna fatti a mano in materiali ricercati, resi speciali e perfetti per essere indossati anche fuori dalle piste da sci grazie ai ricami, rigorosamente fatti a mano, che si ispirano alla Tailandia. La collezione spazia da guanti in suede con le frange dallo stile country alle manopole in pelle con interno in lana merinos.

Simeone

Come OMEGA, anche Simeone ha una lunga tradizione alle spalle. La storia è iniziata a Napoli nel 1927 dal maestro guantaio Luigi Simeone ed è continuata fino ad ora con la produzione di guanti in pelle, realizzati a mano secondo la tradizione artigianale di Napoli. Ora sono i fratelli Simeone che hanno ereditato dal nonno Luigi e dal padre Antonio la maestria, l'eleganza e la raffinatezza dei maestri guantai del vecchio mondo. Le loro proposte? Guanti in pelle, morbidissimi, glamour e versatili, perfetti per completare qualsiasi look invernale, dal parka a l cappotto, dal bomber al piumino.

Durazzi Milano

I guanti sono solo uno dei tanti accessori e capi di abbigliamento offerti da Durazzi Milano, brand emergente fondato da Ilenia Durazzi insieme all'artista Maurizio Cattelan. Arte, moda e mondo dell’equitazione rappresentano le ispirazioni da cui nascono le creazioni del progetto che, insieme, formano un guardaroba cool, contemporaneo ed estremamente glam. 

Rifò

Rifò è un'inflessione toscana del verbo "rifare", ma è anche il nome di un marchio di abbigliamento e di accessori di qualità, fatti per durare e prodotti interamente a Prato e d'intorni con fibre 100% rigenerate e rigenerabili. È nato dall’esperienza lavorativa del founder Niccolò Cipriani in Vietnam, all’interno di un programma dell’ONU, dove ha potuto vedere gli impatti negativi sull’ambiente del fast fashion e della sovrapproduzione. Così, cashmere, jeans e cotone rigenerati sono diventati la materia prima da cui nascono guanti, sciarpe, maglioni, t-shirt, cappotti e tanti altri capi.