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Underconsumption: acquistare meno e meglio è cool

Un movimento sostenibile conquista TikTok e non esclude il luxury

Underconsumption: acquistare meno e meglio è cool Un movimento sostenibile conquista TikTok e non esclude il luxury

Il 2024 sembra essere un anno divisivo per le tendenze in ambito fashion e beauty. Se da una parte abbiamo le influencer con i loro maxi-haul su TikTok dall'altra abbiamo la tendenza dell'underconsumption, senza dubbio più equilibrata. L'underconsumption core, infatti, è più di un trend e si sta trasformando sotto i nostri occhi in uno stile di vita che ci invita a reclamare il nostro potere di consumatori e di follower e contribuire a una cultura del consumo, della bellezza e dello shopping che valorizza la qualità rispetto alla quantità e la consapevolezza rispetto all'impulso.

Gli haul delle influencer e dei loro prodotti #gifted

Non molto tempo fa il popolo dei social si è scagliato contro alcune influencer per la mole di prodotti che viene inviata loro dai brand. Solo invidia? In realtà la situazione è più complicata e sfumata di così. Proviamo a fare un'analisi più profonda del fenomeno e della sua portata per capirne i risvolti. Oltre alla discussione infinita sull'ostentazione (c'è chi la odia e chi la ama, ma è impossibile non registrare come sia parte integrante del mestiere di lifestyle influencer) è necessario chiarire che queste persone sono all'interno di PR list curate dai brand. I prodotti non sono dunque acquistati dalle stesse. Ciò non toglie, solo per fare un esempio, che non sarà mai possibile utilizzare a dovere quaranta tipi diversi di fondotinta, che spesso non risultano nemmeno compatibili con l'incarnato di chi li mostra. E allora, perché li ricevono? Cosa se ne fanno? Dove finiscono?

@carlottafiasella Il più grande unboxing della storia

L'overconsumption, o il consumismo sfrenato 

Secondo alcune persone questo sfoggio di abbondanza da parte di alcune influencer spingerebbe all'overconsumption. Questo termine, in larga scala, si traduce con il consumo di più risorse di quelle che il pianeta possa produrre. In questo caso specifico, però, risulta una decisione più o meno consapevole di acquistare o ricevere molti più prodotti di quelli che poi vengono effettivamente utilizzati. Quello che speriamo accada è una maggior consapevolezza da parte di tutte le parti coinvolte: il mercato degli influencer maturerà? I loro follower pure? Potrebbe succedere, in un futuro prossimo ma non troppo, che i marchi inizieranno a concentrarsi sulla brand awareness e a dare priorità alla nicchia, con creator e prodotti selezionati in modo più preciso. Staremo a vedere.

@vanilla_swirlxx overconsumption is EASY for influencers when they dont PAY for any of it…. #unpopularopinion #controversial #beautyinfluencer #overconsumptionculture #influencermarketing original sound - vanilla swirl

E se consumassimo di meno? È l'underconsumption

Un nuovo topic che circola sul web e che sembra aver raggiunto una certa popolarità, in particolare su Tiktok, si chiama underconsumption core. È una provocazione o semplicemente un modo per mostrare che un'alternativa esiste. Come funziona? Le persone postano con orgoglio le loro case normali, i loro armadi normali, il loro beauty case normali. In sostanza, rifiutano il consumo eccessivo, che sui social è ormai la norma, e l'ostentazione. Un inno non al minimalismo, come si potrebbe pensare, ma alla normalità, anche quando è noiosa e poco glamour.

@martinapisula Prodotti finiti #empties #empty suono originale - Martina Pisula

Martina Pisula è una delle prime creator che ha portato in Italia, per lo meno su TikTok, la volontà di mostrare che un prodotto - udite udite! - si può anche finire prima di essere sostituito. Non mancano video da tutto il mondo in cui le ragazze iniziano vere e proprie challenge con il nobilissimo scopo di stare almeno un anno senza acquistare nuovi vestiti, oppure fare a meno del bellissimo e nuovissimo lip-gloss glitterato, o perlomeno invitano a non comprarlo prima di aver terminato quelli già posseduti. 

@thejuliegeorge Replying to @Bye Buy it nice and dont buy twice

L'underconsumption può anche essere luxury

Non dobbiamo confondere un acquisto consapevole con un acquisto di scarsa qualità, tutt'altro! Spesso, riuscendo a dominare la compulsione di un acquisto poco ragionato si riescono a mettere da parte più soldi per investire in capi di lusso, più durevoli. In uno dei tanti video sul tema viene mostrato come tre paia di tacchi - nude, bianchi e neri - e cinque borse, adatte all'occasione più mondana fino a quella di routine lavorativa, possano formare un guardaroba semplice e per nulla low profile, ma senza dubbio d'impatto e di qualità. Su TikTok, l'underconsumption core non è solo una questione di frugalità o di budgeting, ma è una chiara dichiarazione contro l'incessante consumismo. Ci incoraggia a usare le nostre risorse in modo pensato, a utilizzare ogni grammo di valore dai prodotti che già possediamo prima di cedere alla tentazione di acquistare la prossima novità che ci viene proposta ovunque. Per questo è difficile, ma anche fondamentale. Proviamoci tutti insieme.