Bianca Beltramello: "Voglio concentrarmi sul mio percorso artistico"

Chi vive a Milano lo sa. La città a volte disunisce e isola e il famigerato networking non basta e non può bastare. Per questo, incontrare professioniste appassionate che hanno tanto da raccontare è sempre un regalo, e per questo ha senso dargli uno spazio per raccontare e raccontarsi. Lo abbiamo fatto con Bianca Beltramello, che dedica la sua carriera alle immagini e alla moda nel senso più ampio del termine, che si occupa di stampa and grafica ma anche di illustrazione e fotografia.

"La mia passione è la creazione di immagini" ci racconta. "Sia attraverso l’illustrazione che la fotografia. Questo percorso mi ha portato a lavorare nella moda, specializzandomi nella stampa e ampliando il mio raggio d’azione a ogni tipo di contenuto visivo. Mi considero una consulente creativa, occupandomi di illustrazioni, grafiche e fotografie in modo trasversale." Tutto, ma con un punto di partenza chiaro e fortissimo: "Tutto è nato dalla mia passione per il disegno, che rimane il mio primo e vero amore. La fotografia è per me un mezzo complementare, un altro linguaggio espressivo, mentre la consulenza creativa nella moda rappresenta il mio lavoro quotidiano". 

Intervista a Bianca Beltramello

Malgrado la varietà, non c'è difficolta nel conciliare tutto in una visione artistica coerente: "Esprimo gli stessi concetti utilizzando linguaggi diversi, sempre dal mio punto di vista personale. Questo, secondo me, rende tutto ciò che faccio automaticamente connesso. Detto ciò, sento di dover ancora affinare e indirizzare meglio il mio lavoro per raggiungere uno stile veramente definito e riconoscibile". E i riferimenti? Matti e vari, come solo quelli di una creativa potrebbero essere: "Assurdamente, trovo ispirazione in tutto ciò che non ha apparentemente nulla a che fare con il mio lavoro, oppure in concetti estremamente astratti. Ad esempio, mi appassionano la glottologia e l’antropologia culturale. Amo studiare la ramificazione delle lingue nel medioevo e confrontare l strutture linguistiche occidentali e orientali. Mi interessa molto anche il significato e la storia di costumi e travestimenti popolari, così come gli studi di genere e l’organizzazione sociale nella storia. Inoltre, ho passioni molto specifiche, come gli ex voto e i reliquiari antichi, che colleziono con grande dedizione".

Veniamo al sodo, parliamo di carriera. Il suo percorso è eclettico, proprio come le sue fonti di ispirazione: "Per quanto riguarda l’illustrazione, sono completamente autodidatta, e lo stesso vale in gran parte per la fotografia. Ho studiato Fashion Design presso l’Istituto Marangoni e ho frequentato diversi master professionali nel settore moda, anche se non ho mai lavorato come designer di abbigliamento". Di conseguenza, il suo consiglio a una persona interessata a questo ambito è principalmente uno: "Consiglio di fare molta ricerca e di dedicarsi allo studio autonomo per acquisire una solida padronanza tecnica. Questo permette di soddisfare ogni richiesta dei clienti e di sperimentare liberamente le proprie idee. È un vantaggio sia per muoversi professionalmente sia per crescere artisticamente". A proposito di percorso, viene naturale chiederle se ha incontrato difficoltà aggiuntive dovute al fatto di essere una giovane donna. "Assolutamente sì" risponde risoluta. "Per quasi otto anni, in azienda sono stata la più giovane, persino rispetto agli stagisti. Anche in università sono la più giovane docente, e di molto. Spesso ho percepito un pregiudizio iniziale basato sulla mia età, che mi ha costretta a dimostrare il doppio delle mie capacità: una volta per superare il pregiudizio e un’altra per affermare le mie competenze". E non siamo sorprese.

Per lei, stile personale "significa essere a mio agio e naturale, il che ha assunto diversi significati a seconda dei periodi della mia vita. Ho sempre cercato di sentirmi me stessa, concentrandomi di più o di meno sul comunicarlo agli altri. Il mio elemento di stile che sento più personale e sicuramente costante sono le unghie: le ho sempre tenute lunghe, molto curate e decorate. Penso che le mani rappresentino quello che sono veramente, dato che tramite di esse mi posso esprimere, disegnando e creando, e per questo voglio metterle in risalto e renderle protagoniste".

Enfasi sulle unghie, dunque, ma quando si parla di moda e beauty in generale l'approccio è un po' diverso: "Il mio obiettivo è costruire un’identità estetica unitaria, anche se trovo difficile comunicarla attraverso mezzi diversi. Preferisco essere naturale e autentica, piuttosto che attraente o alla moda" confessa Bianca Beltramello. "Non uso make-up, perché mi sento troppo diversa quando lo provo. Mi piace tingere i capelli del mio colore preferito e avere un taglio distintivo. Per l’abbigliamento, dopo anni nell’industria della moda, ho abbracciato un approccio più sostenibile: compro esclusivamente abiti di seconda mano o li faccio realizzare su misura utilizzando i tessuti avanzati dai lavori dei miei clienti. Il mio guardaroba è essenziale, ma ogni capo deve essere esattamente come lo desidero".

In chiusura, le chiediamo del suo futuro: "Ho sempre mille idee e progetti, ma non sempre riesco a realizzarli o farli funzionare. Al momento voglio concentrarmi sul mio percorso artistico, lavorando sul mio stile e su ciò che amo davvero fare. Negli ultimi mesi sto anche pensando di creare un magazine online che unisca articoli accademici e contenuti visivi legati a tematiche culturali".